Caso Maty Fall Diba, Daniele Beschin si scusa per equivoco ma polemizza con Celebron (“è prevenuto”) e minaccia vie legali contro Variati

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Daniele Beschin, leghista e coordinatore provinciale di Forza Nuova
Daniele Beschin, leghista e coordinatore provinciale di Forza Nuova

Grave mettere in bocca alle persone cose mai dette, scrive nella nota che pubblichiamo a firma Daniele Beschin sul caso Maty Falla Diba, ancor più grave rilasciare dichiarazioni senza documentarsi un minimo. Il titolo riportato da alcune testate è insensato, fuorviante e non riporta quanto io ho affermato, e ancora più insensato è quanto mi viene addebitato

Achille Variati
Achille Variati

da Achille Variati (“solo un bianco può essere italiano” è una cosa che non ho mai detto e mai dirò) ma di questo se ne occuperanno i miei legali.

Sono piuttosto amareggiato invece nel leggere le parole del segretario provinciale della Lega Nord Matteo Celebron, circa i miei commenti sulla bellissima ragazza senegalese di Chiampo. In nessuno di essi infatti ho giudicato la bellissima ragazza per il colore della sua pelle, anzi! Probabilmente Matteo si è lasciato condizionare da qualche esternazione radical chic e non sicuramente dai miei commenti che sono scritti nero su bianco, palesi e leggibili da chiunque.

Maty Fall Diba, bellezza italiana
Maty Fall Diba, bellezza italiana

Ma per onor di cronaca, continua Daniele Beschin, preferisco riportarne il contenuto: “Una gran bella ragazza. Da lì dire che è una bellezza tutta italiana e chiampese ce ne passa. Ormai il politicamente corretto e il terrore di essere razzisti, ci ha portato anche a perdere completamente di vista il buonsenso e la realtà di cose. Una gran bella ragazza dunque, meritevole di una copertina così importante, ma è una bellissima senegalese così come ci sono le bellissime ragazze italiane, svedesi, cinesi e brasiliane. Se una ragazza cinese con cittadinanza italiana è una bella ragazza, credo lei per prima, fiera delle proprie origini, avrebbe piacere di rivendicare la sua terra. Rinnovo i miei complimenti”.

Se domani mattina una bellezza italiana dovesse trasferirsi in Cina ed ottenere la cittadinanza cinese, nessuno si sognerebbe dire che è una bellezza cinese, piuttosto una bellissima ragazza italiana in Cina. Non ci vedo nulla di male in tutto questo sinceramente.

Matteo Celebron, commissario provinciale Lega
Matteo Celebron, commissario provinciale Lega

Celebron mi dovrebbe spiegare dove è il becero razzismo in tutto questo, dove legge beceri commenti volgari sulla razza o peggio ancora sul colore della pelle. Non capisco l’ipocrisia diffusa di tantissime persone che si ergono a paladine dei diritti e ne negano uno di fondamentale: il diritto al rispetto della diversità.
Cercate razzismo dove non c’è, cercate il marcio dove non c’è. La diversità è qualcosa di naturale, di bello, non è qualcosa da cui scappare, bensì da scoprire, conoscere e valorizzare.
E’ essere se stessi, è cercare ed affermare la propria autenticità. Valore che si sta perdendo in un mondo che sta facendo della omologazione a tutti i costi uno dei suoi limiti più grandi.

Capisco che il buon Matteo Celebron ce l’abbia a morte con me, per vicende legate al passato in cui avevo espresso pubblicamente qualche dubbio circa la sua gestione del partito a Vicenza, palesata anche da un risultato elettorale in città abbastanza irrisorio, rispetto agli ottimi risultati ottenuti in altre realtà, tra cui appunto Arzignano.

La cosa grave di tutta questa vicenda è che Matteo Celebron, segretario provinciale della lega nord, ha rilasciato dichiarazioni perché prevenuto nei miei confronti, non perché ha letto i miei commenti che, condivisibili o meno, di razzista non hanno proprio nulla.

Celebron dice che non li rappresento? Preferisco cercare di lavorare per il bene dei cittadini che mi hanno dato fiducia con il loro voto.

Detto questo porgo anche le mie scuse se qualcuno può in qualche modo aver frainteso le mie parole, che ripeto, non avevano  proprio nessun intento razzista.

Daniele Beschin