Clausola antifascista, Caterina Soprana (Idea Vicenza-lista Rucco): “polemiche che ci deludono e offendono”

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Rucco e Soprana
Rucco e Soprana

Le polemiche sulla modifica della “clausola antifascista” – scrive in una nota Caterina Soprana, Presidente di Idea Vicenza Rucco Sindaco – prevista nel regolamento sull’occupazione di spazi e aree pubbliche (COSAP) sollevate dall’ANPI e dai gruppi consiliari di minoranza non ci sorprendono, ma impongono alcune doverose precisazioni.

Anzitutto, si tratta di una proposta di modifica complessiva che riguarda una serie di norme tecniche e procedurali scritte in modo confuso e impreciso, la cui difficoltà di applicazione si traduce in un aggravio dei procedimenti a danno dei richiedenti l’utilizzo di spazi pubblici.

Non è corretto affermare che la proposta di modifica cancella il ripudio del fascismo presente nell’attuale clausola, anzi è vero il contrario: la previsione del ripudio di ogni forma di totalitarismo ne completa il significato democratico, nella misura in cui supera il riferimento esclusivo al fascismo per affermare un principio generale di portata più ampia: il riconoscimento della libertà quale valore assoluto e fondante della democrazia e dello Stato di diritto.

Il fascismo fu solo una delle declinazioni dell’ideale totalitario che nel secolo scorso privò le persone della libertà, perseguitò gli oppositori imprigionandoli e torturandoli, discriminò le differenze e le minoranze, causando morte e sofferenza in tante parti dell’Europa e del mondo.

I totalitarismi e la violenza politica, i regimi autoritari e liberticidi, le persecuzioni e l’uccisione degli oppositori non furono infatti solo di matrice fascista: i milioni di vittime causate dal comunismo, in ogni paese in cui fu sperimentato, lo testimoniano a tutti gli uomini liberi e provvisti di un minimo di onestà intellettuale.

Limitarsi al ripudio del fascismo in nome dei valori e degli ideali democratici in cui noi per primi ci riconosciamo pienamente è un’operazione ideologica mediocre e strumentale che si trasforma in opportunismo politico nel momento in cui diventa norma regolamentare alla vigilia di una tornata elettorale, com’è accaduto con l’introduzione della “clausola antifascista”.

Chi ama la libertà ripudia ogni forma di totalitarismo, senza se e senza ma.

Certi odiosi distinguo e inutili battaglie ideologiche non ci appassionano, così come non ci appartengono atteggiamenti e posizioni che si richiamano al fascismo e alla sua eredità politica.

Al tempo stesso riteniamo che a questa Amministrazione – che ha organizzato fior di iniziative per la Giornata della Memoria e commemorato le vittime del nazifascismo realizzando quelle lapidi che il centrosinistra aveva dimenticato in qualche cassetto – non servano lezioni di antifascismo da parte di quanti si ostinano ad usare due pesi e due misure nella condanna di tutti i totalitarismi.

Un atteggiamento che ci delude e anzi, peggio, ci offende.

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