Coronavirus, AIM offre il test sierologico in forma anonima ai dipendenti. Vivian: “valenza sociale per tutto il territorio”

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Sono iniziati in questi giorni in AIM i prelievi per il test sierologico quantitativo, rigorosamente volontario e anonimo, per scoprire se i dipendenti hanno sviluppato anticorpi nei confronti del virus Sars CoV-2. L’Azienda di San Biagio ha deciso di promuovere questa iniziativa anzitutto a vantaggio della salute dei propri dipendenti, nella consapevolezza che avrà una immediata ricaduta che andrà ben oltre l’interessato.

Si tratta infatti di un’indagine che permetterà di aumentare il livello di consapevolezza e di sicurezza anzitutto nei riguardi della cerchia di conoscenti degli oltre 600 dipendenti, in seconda battuta nei confronti dei numerosi utenti e clienti con cui il personale entrerà in contatto nei prossimi mesi e, in definiva, a beneficio di un’ampia area di territorio.

Il test è finalizzato alla ricerca quantitativa di eventuali anticorpi (IgG e IgM anti-Sars CoV-2) attraverso un prelievo ematico effettuato in sede da un centro specializzato. L’esito sarà comunicato in via riservata all’interessato e solo in forma aggregata all’Azienda tramite il medico competente. Come è risaputo, il test sierologico quantitativo permette di individuare le persone entrate in contatto col virus in maniera silente che potrebbero aver sviluppato la malattia con sintomi blandi o addirittura assenti. Non solo, ma hanno una rilevanza notevole nel processo di valutazione epidemiologica per monitorare lo stato attuale di immunizzazione della popolazione.

«Si tratta di uno sforzo che come Azienda – segnala l’Amministratore unico di AIM Gianfranco Vivian – abbiamo deciso di affrontare ben volentieri, consci della valenza sociale che questo screening ha nei confronti dei nostri collaboratori e di tutto il territorio, perché rappresenta un utile strumento per rendere più sicura, e speriamo celere, la delicata fase di ritorno alla normalità».


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