Coronavirus e dipendenti pubblici, diffida sindacale al Comune di Vicenza. Turetta: “ridurre i servizi essenziali”

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Manifestazione della Rsu del Comune di Vicenza
Manifestazione della Rsu del Comune di Vicenza
Di seguito la lettera inviata da Maria Teresa Turetta della RSU Comune di Vicenza, al Sindaco di Vicenza e al Direttore Generale per l’emergenza coronavirus con la diffida sul rispetto della direttiva 2/2020 del Ministro Funzione Pubblica per i dipendenti pubblici

La Direttiva n. 2/2020 del Ministro della Funzione Pubblica in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica specifica anzitutto che le misure adottate per l’intero territorio nazionale sono finalizzate a ridurre la presenza dei dipendenti pubblici negli uffici e ad evitare il loro spostamento, garantendo comunque lo svolgimento dell’attività indifferibile e avviare in via ordinaria il lavoro agile.

Dobbiamo constatare che in Comune di Vicenza l’anagrafe e lo stato civile lavorano a pieno regime con gravi rischi per la salute degli operatori. Così pure sta accadendo in tanti altri settori, come ad esempio la cultura, che erogano servizi non essenziali.

L’aministrazione Comunale non ha proceduto ad alcuna rotazione del personale e ha avvisato dall’oggi al domani solo una parte di lavoratori di rimanere a casa “in ferie, permesso, congedo” chiedendo quindi anche di utilizzare ferie del 2020. E’ risibile il numero di addetti autorizzati al lavoro agile finora approvato dalla Giunta e pubblicizzato anche sulla stampa.

Alla luce di tutto ciò la RSU chiede che siano ridotti al minimo i servizi essenziali e indifferibili e che, conseguentemente, sia ridotta al minimo la presenza del personale in servizio.

Che sia prevista una massiccia adozione del lavoro agile per le attività ordinarie che coinvolga la gran parte del personale.

Per le attività che, per loro natura, non possono essere oggetto di lavoro agile, si chiede di adottare strumenti alternativi, tra i quali:

– forme di rotazione dei dipendenti per garantire un contingente minimo di personale da porre a presidio dei servizi essenziali assicurando prioritariamente la presenza del personale con qualifica dirigenziale o capi ufficio posizioni organizzative in funzione del proprio ruolo di coordinamento;

– fruizione degli istituti di congedo, della banca ore o istituti analoghi;

– fruizione delle ferie pregresse nel rispetto della disciplina definita dai contratti collettivi nazionali di lavoro. E’ illegittimo ricorrere all’istituto delle ferie di competenza del 2020 per la prevenzione da Coronavirus come sta avvenendo in Comune d i Vicenza.

Ogni assenza correlata a provvedimenti di contenimento epidemiologico, riconducibile alle ipotesi menzionate all’art.1 e 2 del d.l. 6/2020, rientra nell’alveo dell’art. 19 comma 3 del d.l. 9/2020, a prescindere da quale sia l’atto e il soggetto competente nel disporli.

Considerato che codesto Comune impone ai dipendenti l’utilizzo delle ferie di competenza anno 2020, contravvenendo alla direttiva del Ministro n.2/2020 che dispone l’utilizzo delle sole ferie pregresse (anno 2019); con la presente si diffida codesta Amministrazione ad utilizzare quale forma alternativa al lavoro agile il ricorso alle ferie di competenza anno 2020.

Qualora perdurassero tali comportamenti difformi a quanto previsto dal dettato normativo, saremo costretti ad inviare segnalazione agli organi competenti oltre che a conferire mandato all’ufficio legale per l’adozione di tutte le misure necessarie per garantire il rispetto delle norme, non escludendo il ricorso all’autorità giudiziaria.