Crisi governo, Adinolfi (PdF) contro i costruttori: “venduti”. Furlan (PdF Padova): “vincolo di mandato dovere verso gli elettori”

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“Chi sono i senatori che terranno in piedi il terzo governo di Giuseppe Conte?» Se lo chiede Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia che lo spiega bene in un post social. «Dopo quello con Salvini e quello di natura opposta con Zingaretti il presidente del Consiglio varerà il governo coi trasformisti. Perché hai voglia a dire bugie e ammantare di finta nobiltà l’operazione di palazzo di questa ventina di venduti che vogliono solo sopravvivere fino a marzo 2023: si tratta semplicemente di traditori del mandato ricevuto dagli elettori e se penso che il M5S aveva tra le sue proposte cardine il vincolo di mandato mi viene da ridere. Per la precisione resistere fino a marzo 2023 significa incassare ventisei mensilità da parlamentare e aumentare l’indennità di fine rapporto (una mensilità ogni annualità da deputato o senatore). Ballano insomma cifre importanti». Interviene anche Gianpaolo Furlan, presidente del PdF Padova: «Agli elettori del centrodestra del collegio di Padova ricordiamo che il senatore Antonio De Poli, è stato eletto a Palazzo Madama da montagne di voti leghisti pur avendo origine Udc. Al senatore Antonio De Poli il nostro appello affinché non venga meno al mandato ricevuto dai propri elettori. In campagna elettorale molti nel centrodestra facevano campagna nei collegi contro il voto al Popolo della Famiglia, dicendo che facevamo il gioco del Pd. Ecco quello che hanno prodotto: elettori che potevano votare PdF sono stati convinti a sostenere senatori che ora passeranno direttamente a sostenere il governo del Pd. Direttamente. Ricordatevelo bene quando vi faranno la prossima paternale sul voto utile. L’unico voto utile ormai è per quella alternativa di governo che si chiama Popolo della Famiglia». Conclude Adinolfi «A sostenere il probabile Conter-ter ci sarà Carlo Martelli, il senatore che proponeva a Palazzo Madama i “matrimoni multipli tra quattro, cinque, sei persone”. Mi chiedo come farà De Poli a stare in maggioranza con gente che la pensa così. Questi sono gli effetti della retorica del voto utile. Ora forse può partire un ragionamento compiuto sulla necessità di un soggetto politico autonomo di ispirazione cristiana che abbia il collante dei valori e non del potere a proprio fondamento: il Popolo della Famiglia ha dimostrato in questi anni di essere proprio quel tipo di soggetto. Ora bisogna scegliere: rafforzarlo o continuare a votare per quelli che cambiano raccontandoci che lo fanno perché sono responsabili».

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