Dal collettivo di “Agorà, la filosofia in piazza” i nostri banali auguri al direttore e ai lettori

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Buon 2021 da Agorà. La Filosofia in Piazza
Buon 2021 da Agorà. La Filosofia in Piazza

Caro direttore,

volevamo fare gli auguri a Lei, ai suoi collaboratori e a tutti i lettori di un prospero 2021, in cui si possano realizzare tutti i desideri e le ambizioni, ma ci sembrava troppo “melenso”, come direbbe Lei, e la verità è che a questo punto in cui siamo, noi dobbiamo solo tenere botta.

Gli obiettivi e i sogni li lasciamo agli adolescenti e ai dormiglioni, noi, che siamo vecchi ormai e dormiamo sempre meno, dobbiamo andare solo avanti con tenacia e confermare il carico di responsabilità che abbiamo ogni giorno, Lei come direttore, noi per il ruolo di docenti, formatori e divulgatori di contenuti culturali che costruiscono il senso e il significato delle cose con cui traffichiamo quotidianamente.

Tuttavia, finalmente ci siamo scoperti tutti molto fragili e abbiamo capito che da soli non ci rialziamo più se cadiamo. Le relazioni umane sono importanti, anche a distanza, il calore delle parole sentite e scritte bene si sente ugualmente, ci fa sentire utili, anche se resta importante vedersi e toccarsi ogni tanto, questo ci dà la forza per superare i nostri giorni, che ormai dobbiamo vivere come fossero gli ultimi.

Gramsci scriveva: «Odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date»[1].

Se è vero che la cronologia è l’ossatura della storia, e chi spende la vita nel giornalismo e nell’insegnamento lo sa bene, allora festeggiamolo davvero questo buon principio: ogni 12 dicembre (piazza Fontana), ogni 27 giugno (Ustica), ogni 2 agosto (stazione di Bologna), ogni 23 maggio (Capaci) o 19 luglio (via D’Amelio), e principiamo a ricordarci davvero chi siamo e cosa vogliamo comunicare.

In questi mesi abbiamo imparato a leggere e apprezzare lo sforzo di libertà suo e dei suoi collaboratori. Ovviamente ogni ringraziamento, incoraggiamento o augurio può apparir banale, e, tuttavia, a volte occorre proprio la banalità.

Per cui: grazie per lo spazio che ci ha concesso nel suo quotidiano, davvero non è per nulla usuale trovare una rubrica di filosofia all’interno di un quotidiano (“una goccia nel Web”); grazie per la cura con cui continua ad offrirci suggerimenti e per gli auguri ipotattici che ci ha riservato.

Buon 2021, ma non facciamoci troppe illusioni!

Il collettivo di Agorà. La Filosofia in Piazza

[1] Antonio Gramsci, 1 gennaio 1916, Avanti!, edizione torinese, rubrica Sotto la Mole.


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a cura di Michele Lucivero

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