Daniela Sbrollini e le due notti insonni per scegliere in quale partito cercare una nuova… sedia. Quella che non hanno i lavoratori

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La sedia, doppia
La sedia, doppia

Mi appare evidente che il lavoro della Signora sopracitata (Daniele Sbrollini passata dal Pd, con cui è stata eletta tre volte parlamentare, a Italia viva insieme a suoi collaboratori, ndr), deve svolgersi tra pochi alti e bassi (soprattutto bassi), visto che la semplice scelta su quale sedia partitica appoggiarsi per il futuro, le ha fatto passare la bellezza di “due notti insonni”: così ha dichiarato al GdV.

Sbrollini con Renzi
Sbrollini con Renzi

Sia chiaro che escludo che la ragione sia determinata da un qualche tormento morale. Se non altro per certe inesattezze e bugie pubblicamente raccontate: valga una per tutte “L’impegno del mio partito per salvare il lavoro di quei dipendenti è sotto gli occhi di tutti”, infatti a fine comizio elettorale di qualche anno fa, le ho fatto sapere che quei dipendenti erano tutti a casa.

Ora la fabbrica è chiusa e i dipendenti in giro per il mondo, anche in Bolivia.

L’ho sentita dalla loro voce la descrizione delle notti insonni trascorse a pensare al loro futuro e a quello delle loro famiglie: alla semplice, in quanto essenziale ma non banale, domanda di come procurare il cibo ai figli e alla paura che gli venissero tolti proprio per la mancanza di lavoro e di uno stipendio fisso.

A codesti uomini un cambiamento di sedia lavorativa sarebbe parso un sogno: alla nostra Signora politicante invece toglie il sonno! Penoso e disgustoso lo spettacolo che ha dato ai cittadini vicentini.

Ma, come ha detto Conte a Salvini, “non ha nessuno da cui farsi consigliare”? Almeno per decidere con decenza cosa dire pubblicamente.

Non entro nel merito delle varie scissioni partitiche ma in quello della piccolezza umana, politica, morale, ed etica di chi (per botta di fortuna sia chiaro), si è ritrovato ad avere un lavoro che difficilmente perderà; e che difficilmente dovrà pensare al pane per la propria famiglia.

Ma costei si rende conto in quale guscio dorato vive? E ha contezza della presa in giro che ci stà dando in pasto con le sue “due notti insonni” tra il dover rimanere nel Pd o andare con Italia Viva?

E non si vergogna nel raccontarlo come sofferenza?

Il Vicentino e il Veneto non ha mai avuto grandi donne e uomini atti alla politica come “Gestione dei beni comuni per il bene comune”: si eleva Tina Anselmi. Punto.

E non svegliamo Rumor per carità di Patria!

Mi sorge una domanda: come possiamo credere e sperare in un’ Italia più umana e giusta se la distanza tra chi dovrebbe pensare e fare, visto che è stato eletto, è così abissale con i propri concittadini? Come possiamo dare a costoro la fiducia e il voto se sono così fragili da non reggere lo stress di un cambio di sedia? E così meschini da volercelo far sapere?

Se Gaber fosse ancora tra noi, alla sua canzone “Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra” aggiungerebbe:

“Il vecchio moralismo non è più di sinistra, la mancanza di morale è a destra; le due sedie di velluto son di destra, quelle due vecchie con la paglia sanno ancora un pò di sinistra”.

Ma, ahimè, sempre due sono.

In modo che dopo le notti insonni ci sia sempre quella di scorta.

La doppia sedia che alle comuni lavoratrici e lavoratori non è dato di avere!

Irma Lovato Serena