Ddl Zan, risoluzione Montanariello (PD): “Regione Veneto si schieri a favore in coerenza con Statuto”

188
Gay pride
Gay pride

“La Regione sostenga il Ddl Zan, schierandosi contro ogni forma di discriminazione per motivi di orientamento, sessuale o identità di genere, in coerenza con i principi fondamentali della Costituzione e dello Statuto del Veneto”. È l’appello contenuto in una risoluzione del Partito Democratico, a prima firma Jonatan Montanariello, in favore del Ddl contro l’omotransfobia in occasione della mobilitazione nazionale, con manifestazioni in oltre 50 piazze fino a lunedì prossimo (Giornata internazionale contro l’omofobia) per chiedere la rapida approvazione. “È una norma di civiltà che inserisce un’aggravante per i reati legati a omofobia, sessismo e abilismo, così come accade per quelli con motivazioni razziali, etnici, nazionali o religiosi, modificando due articoli del Codice penale. Sono passati 15 anni dalla risoluzione del Parlamento europeo con cui si sollecitavano gli Stati membri ad adottare azioni per la lotta all’omofobia e alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale e di promuovere e adottare il principio dell’uguaglianza nelle loro società e nei loro ordinamenti giuridici. In Italia siamo indietro, pensiamo alla legge sulle unioni civili e le convivenze arrivata soltanto nel 2016”.

“Chi parla di provvedimento contro la libertà di pensiero o espressione mente sapendo di mentire: è un provvedimento che non toglie o nega diritti a nessuno, a meno che non si voglia considerare un diritto discriminare, insultare o aggredire qualcuno. Perciò invito tutto il Consiglio ad approvare questa risoluzione, avendo bene in mente l’articolo 3 comma 1 della Costituzione ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’ e l’articolo 5 dello Statuto del Veneto, ‘la Regione opera per garantire e rendere effettivi i diritti inviolabili, i doveri e le libertà fondamentali dell’uomo, riconosciuti dalla Costituzione e dalle fonti del diritto europeo e internazionale’ e ancora ‘la Regione, ispirandosi ai principi di civiltà cristiana e alle tradizioni di laicità e di libertà di scienza e pensiero, informa la propria azione ai principi di eguaglianza e di solidarietà nei confronti di ogni persona di qualunque provenienza, cultura e religione; promuove la partecipazione e l’integrazione di ogni persona nei diritti e nei doveri, contrastando pregiudizi e discriminazioni; opera – conclude Montanariello – per la realizzazione di una comunità accogliente e solidale’”.