Assembramenti Napoli, De Luca attacca il “somaro” Salvini e tira in ballo anche Vicenza [VIDEO]

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Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania
Sanità Veneta, Villanova e Brescacin (Lega-LV) contro Vincenzo De Luca

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, ormai vera icona mediatica seguita in tutta italia oltre che figura istituzionale, al pari del collega veneto Zaia (entrambi non a caso imitati e più o meno volontariamente mitizzati da Crozza), è tornato oggi nella consueta conferenza stampa di aggiornamento sull’emergenza Coronavirus a parlare degli assembramenti notturni dei tifosi del Napoli dopo la vittoria in Coppa Italia, con annesse polemiche di Salvini che ha accusato direttamente il governatore campano, e nella sua risposta ficcante De Luca tira in ballo anche Vicenza.

De Luca ha definito Salvini un «somaro politico» accusandolo anche di «razzismo nei confronti del Sud». Il tifo calcistico, sostiene in soldoni De Luca, è uguale dappertutto: «quell’episodio sarebbe accaduto uguale in tutta Italiae in tutto il mondo. A Torino – ha aggiunto – in occasione di una partita della Juve in Champions, ci sono stati morti e feriti in piazza. A Milano, senza aver vinto nulla, abbiamo visto assembramenti scapigliati per l’aperitivo. Mi sono arrivate immagini della movida a Vicenza – incalza ancora il governatore campano – per la quale nessuno ha chiesto al governatore del Veneto che pensasse, che facesse. Siccome l’episodio è capitato a Napoli, il cafone politico ha ritenuto di dover fare commenti, dimostrando di essere tre volte somaro. Primo, perché se uno organizza a Roma il 2 giugno una manifestazione in violazione di tutte le norme anti-assembramento, ed è non un giovane tifoso ma un esponente politico segretario di un partito, se organizza quella manifestazione in totale disprezzo delle norme di sicurezza, e poi si permette di aprire bocca, vuol dire che ha la faccia come il suo fondoschiena, per altro usurato».

«È giusto il caso di ricordare a questo somaro geneticamente puro che l’obbligo di far rispettare le norme nazionali riguarda il Ministero dell’Interno e il prefetto. Il Presidente della Regione non c’entra niente. Se noi avessimo adottato lo stesso criterio di strumentalità avremmo dovuto dire parole di fuoco nei confronti di altre realtà del Nord nelle quali si sono registrati morti a migliaia. Il Veneto ha avuto 5 volte il numero dei deceduti rispetto alla Campania, la Lombardia 40 volte in più. Ma noi, diversamente dal Neanderthal, siamo persone civili e ribadiamo la nostra solidarietà ai nostri concittadini di altre parti d’Italia, ricordando però – conclude De Luca – che la Campania è stata la Regione più rigorosa nel chiudere tutto, prima ancora di altre Regioni dove si continuava a ballare e a bere».

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