Non c’è il decreto per gli azzerati dalle banche: i “censurati” e la “due ore” elettorale di Salvini e Di Maio

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Il decreto attuativo del Fondo Indennizzo Risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca e delle altre banche messe in Lca dal 2015 al 2017 non c’è, la colpa è dell’Europa, ma lo faremo presto e bene…“. Questa è la sintesi, per giunta più lunga del necessario, di quello che i due vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno detto (in fondo il video della diretta Facebook del canale di Salvini, ndr), dimostrando di non averlo fatto, nell’incontro privato di oggi a Vicenza riservato a una claque di 1.300 persone tra cui l’ex sindaco Achille Variati (sono 300.000 gli azzerati), tutte invitate con l’obbligo tassativo di non protestare altrimenti “la polizia vi butta fuori“.

Il nulla di fatto per il decreto attuativo, che doveva essere pronto per il 31 gennaio e poi era stato rinviato a ieri, 8 febbraio, dal sottosegretario al Mef Alessio Villarosa (M5S), che ci aveva messo, bisogna dirlo, la faccia, chiama in causa l’incapacità, a questo punto non possiamo non dirlo, di chi ci governa e che ha cassato la legge precedente, la 205, che pure aveva iniziato a liquidare più di 500 risparmiatori, avendo passato l’esame della Commissione Europea.

E lo ha fatto sostituendola con una suggerita da tal avv. Andrea Arman, in combutta con l’Eterno grazie a don Enrico Torta, e col terreno, tramite il capopopolo Luigi Ugone, ma che, errori palesi a parte, il buon premier Giuseppe Conte non ha sostenuto nella trattativa condotta con l’Europa per l’approvazione della manovra di bilancio di cui la legge istitutiva del FIR, glielo ricordiamo, fa parte!

Cosa abbia ceduto (50 miliardi di Iva in più nei prossimi due anni) e cosa abbia dimenticato (il via libera alla legge per dare un misero 30% a chi si è fidato delle banche e dei loro controllori) questo governo per farsi approvare la manovra a debito ora è chiaro.

E oggi dobbiamo dire grazie allo show organizzato sotto gli auspici della trinità divin forconara  don Torta – Arman – Ugone

  • sia per aver evitato a noi e a 15 su 20 associazioni censurate e costantemente da re Luigi (XVI?) Ugone rimproverate di soffrire di quello che propria lui oggi ha messo in atto, un completo servilismo politico di parte) di subire di persona uno spettacolo che quel simpaticone di Macron avrebbe definito “vomitevole”, la mancata disponibilità, non diciamo emanazione, del decreto
  • sia per aver finalmente tolto il velo al governo del cambiamento: dai ladri capaci di prima siamo passati ai semplici incapaci… di fare ogni cosa che non sia quella di speculare sulla povera gente per avere qualche voto in più con cui sotterrare definitivamente questo paese, ormai con la p minuscola come quella dei politici attuali.

In testa potete, infine, vedere, se non lo avete già fatto, il video con le impressioni sul decreto desaparecido dell’avv. prof. Rodolfo Bettiol e dei rappresentanti, tra cui il loro coordinatore Patrizio Miatello. di alcune delle 15 associazioni escluse, che ha detto il prof, è inutile siano invitate a pseudo cabine di regia al Mef se poi a scrivere i provvedimenti sono quelli che, lo ha “ufficializzato” Di Maio, se li fanno bocciare.

In diretta da Vicenza con i risparmiatori truffati dalle banche. Bruxelles o non Bruxelles, occorre fare in fretta. Seguiteci.

Pubblicato da Matteo Salvini su Sabato 9 febbraio 2019