Fare il dj? “Una professione sempre più ambita. Anche dalle donne”. Parola del producer Matteo Scapin

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“Voglio fare il dj” dicevano i ragazzi delle scuole negli anni Novanta, quando la musica italo-dance conquistava il pianeta. Oggi, ancor di più, quella del dj sta diventando una professione sempre più ambita e non solo dagli uomini. Ma nel 2019 occorre una marcia in più, ovvero una buona formazione.  Ce lo dice Matteo Scapin, dj, producer, tecnico audio vicentino e docente alla Scuola di Musica “Pantarhei” della nostra città.

Qualche decennio fa bastava “avere orecchio” e acquistare una consolle. Oggi che tipo di formazione deve avere un ragazzo che vuole fare il dj?

“Per fare il dj ci vuole una buona tecnica, sia di mixaggio che di selezione, perché passione e talento personale, ovviamente, dovranno essere necessariamente accompagnate da bravura tecnica e competenza. Un Dj non può sperare di raggiungere alti livelli senza una buona dose di studio alle spalle. Occorre inoltre conoscere la musica di ogni epoca, le tendenze dell’ultimo momento e soprattutto avere la giusta attrezzatura per poter iniziare. Poi ovviamente bisogna avere una base di conoscenza musicale”.

Anche questo settore sta diventando competitivo. Cosa deve avere come surplus un dj per “sfondare”?

“Una cosa molto importante: l’originalità”.

C’è chi non si accontenta dell’Italia e riesce a trovare lavoro, ad esempio, a Ibiza? E come?

“La maggior parte dei Dj che riescono a suonare all’estero sono anche produttori, ovvero artisti a tutto tondo. Con le loro produzioni hanno più possibilità di esibirsi al di fuori dell’Italia. Quindi se qualcuno volesse intraprendere la carriera da Dj e suonare al Pacha di Ibiza deve prima produrre musica!”.

Quante ragazze riescono a diventare dj?

“Molte ragazze riescono ad intraprendere la strada da Dj, con tutti i corsisti che ho avuto finora, le ragazze sono state quelle più intraprendenti, mettendosi più in gioco”.

E lei, Matteo, come ha iniziato? E come è proseguita la sua carriera?

“Ho iniziato nel 2006 con la release del mio primo EP e successivamente con altri progetti rilasciati su varie label. La scelta di focalizzarmi sulla musica elettronica nasce dal poterla accostare a qualsiasi genere musicale: è versatile, contaminata e ricca di suggestioni diverse. Come sound designer ho collaborato con il Gruppo l’Espresso e il Gruppo Magnolia, una società di produzione televisiva leader nella creazione di format di intrattenimento che includono diversi generi.

Nel 2015 ho prodotto il primo album sperimentale in collaborazione con Von Felthen, fashion designer, dal titolo “Call Me By Your Name”. Grazie alla sperimentazione musicale sono stato selezionato da MTV come Best New Generation 2015 aggiudicandomi il titolo agli MTV Digital Days dello stesso anno. Inoltre ho ricevuto il premio “Città di Thiene 2015“.

Nel 2016 sotto l’etichetta INRI ho iniziato a pubblicare alcuni progetti tra cui Maneki Neko, Inside e il remix Tokai di Anti Anti. A settembre sono stato invitato da MTV Italia a Torino per gli MTV Digital Days 2016 dove ho tenuto un workshop su Ableton e la live performance. Lo stesso anno sono diventato “Artist Ambassador” per il Brand Arturia, attualmente uno dei principali marchi a livello mondiale per la realizzazione di software e hardware per la musica.

Nel 2017, con il nome Matthew S ho pubblicato il singolo “Disco Ball” e l’anno successivo ho pubblicato su Inri l’album First con le voci di Leiner Riflessi (ex frontman dei Dear Jack ) e IVYE (voce del Landlord), rispettivamente “Touch” e “Don’t bring me down”.

Il singolo “Touch” è rimasto nella Top 10 di MTV DANCE CHART per tutta l’estate 2018?.

Attualmente Matteo Scapin è docente di produzione in Ableton e Dj presso l’Istituto Musicale Veneto di Thiene e al PantaRhei di Vicenza. Una scuola di musica che si accinge a compiere 15 anni nel 2020. La scuola è attiva a Vicenza e in provincia nelle sedi di Caldogno, Brogliano, Isola Vicentina, Altavilla, Sovizzo, Arsiero e Cavazzale di Monticello Conte Otto. La scuola tiene corsi individuali di strumento, canto, gruppi di musica d’insieme, con insegnanti qualificati e diplomati ed è accreditata per il Metodo Suzuki sia per i corsi collettivi di ritmica da 0 a 5 anni che per quelli individuali.

Per i più piccoli propone il progetto “A gattoni con Mozart”, una rassegna di concerti per bambini da 0 a 3 anni, fratelli e famiglie, per far provare le emozioni d’avvicinamento alla musica formando i futuri spettatori consapevoli, partecipi e amatori anche della “musica dei grandi”.