FOTONOTIZIA – Sopralluogo a Venezia del presidente del Senato Casellati e del ministro dell’Interno Lamorgese dopo l’acqua alta straordinaria di martedì. Il sindaco Brugnaro: “Lo Stato e il Governo si stanno dimostrando dalla parte di Venezia”

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Comune di Venezia
Comune di Venezia

Il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, hanno effettuato un sopralluogo oggi, assieme tra gli altri al sindaco Luigi Brugnaro, al presidente della Regione Veneto Luca Zaia, al prefetto Vittorio Zappalorto, all’onorevole Nicola Pellicani e ai massimi rappresentanti civili e militari cittadini per rendersi conto di persona delle conseguenze del picco straordinario di marea che ha colpito Venezia martedì scorso.

Le due rappresentanti istituzionali hanno dapprima raggiunto palazzo Poerio Papadopoli, sede del Comando della Polizia locale di Venezia, dove hanno visitato anche la sala della Centrale operativa territoriale che sta seguendo minuto dopo minuto l’evoluzione della situazione meteorologica, per poi raggiungere piazza San Marco. Il sopralluogo è proseguito nella Basilica assieme al patriarca, monsignor Francesco Moraglia, per poi, in un secondo momento, visitare la biblioteca del Conservatorio “Benedetto Marcello”, pesantemente danneggiata dall’acqua alta.

“Venezia sente forte la vicinanza di tutto il Paese – ha commentato a margine il sindaco Luigi Brugnaro – sente la solidarietà dello Stato, del Governo e di tutte le forze politiche, di maggioranza e d’opposizione. Dopo la tragedia di martedì stiamo dimostrando che gli italiani ancora una volta sanno unirsi, perché prima dei soldi arrivano la fratellanza e la solidarietà delle persone”. Interpellato sulla questione Mose, il primo cittadino ha sottolineato come “la Città chiede di essere coinvolta per controllare il timing dei lavori, assicurando così la trasparenza che serve. Le grandi opere, specie se di questa importanza, vanno concluse. Venezia – ha continuato – è la prima frontiera di ciò che succederà nel mondo intero per i cambiamenti climatici, per questo motivo se vincerà Venezia vinceranno tutti. E gli unici strumenti che abbiamo a disposizione sono la scienza e la tecnica, oltre che l’agire. Per questo motivo crediamo che a Venezia sarebbe opportuno aprire un’Agenzia internazionale sull’acqua e sui fattori ambientali dove aprire le porte a scienziati di tutto il mondo che vorranno portare il loro concreto contributo”.