Giovanni Rolando: per l’opposizione a Francesco Rucco un punto di riferimento con Ciro Asproso e… poche altre

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Valerio Sorrentino, eletto il 26 giugno presidente del nuovo consiglio comunale prende la parola per la prima volta e, dopo aver assicurato che sarà il garante della maggioranza e dell’opposizione, ringrazia tutti ma si rivolge con una frase che ci fa riflettere a Giovanni Rolando e Ciro Asproso, due consiglieri di esperienza, con il primo che ha svolto quel ruolo anche in Regione Veneto, anche se entrambi sono emozionati come fosse un esordio tanto che presentano ognuno delle domande di attualtià per un question time che non esiste alla prima seduta di consiglio e le devono, quindi, trasformare in interrogazioni.

Sorrentino, che, essendo stato più volte nel tempo consigliere comunale, di maggioranza e di minoranza, ma anche assessore e vice sindaco con Enrico Hüllweck, di esperienza in Sala Bernanda è, forse, quello che ne ha di più, dice, rivolgendosi a Rolando e Asproso, in una fase della discussione: «Non condivido le loro posizioni, ma i loro interventi sono scevri da qualunque retorica e competenti».

Ben, per fare un primo punto dalla parte dell’opposizione, sentiamo allora Giovanni Rolando il più anziano, politicamente e per età, dei due, anche se la sua verve batte ancota tanti sedicenti giovani (nella foto di pochi mesi fa è proprio dietro l’allora consigliere e ora sindaco Francesco Rucco a manifestare testardo per la bretella dell’Albera).

“Art. 2  Costituzione italiana. Restiamo umani” è il richiamo che i 12 neoeletti consiglieri comunali di opposizione hanno indirizzato al Consiglio, dando un messaggio chiaro all’interno alle istituzioni cittadine, provinciali e Venete, esponendo ciascun consigliere un identico cartello dai loro banchi nella prima seduta di insediamento svoltasi nella sede Municipale in corso Palladio a Vicenza. Chiediamo a Rolando il perché di un appello, che può sembrare ridondante visto che proprio giurare sulla Costituzione è stato uno dei primi atti compiuti dai consiglieri, tutti, anche quelli della maggioranza, chiamati in causa dagli “espositori” dei cartelli per la polemica sui post filo fascisti su FB
«Perché l’Art.2 della Costituzione in particolare “riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo,  sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”».  

La seduta, partecipata da tanti cittadini, tra cui l’ex sindaco Enrico Hüllweck e il segretario del Pd Federico Formisano già presidente del consiglio uscente, è stata presieduta dalla consigliera Isabella Sala, che ha ottenuto il maggior numero di preferenze personali al voto del 10 giugno in città dopo il pieno fatto anche nel 2013, mentre Valerio Sorrentino (con 29 voti su 30) e Cristina Balbi sono stati individuati rispettivamente come presidente e vicepresidente del Consiglio. Come si configureranno i gruppi della minoranza?_
«Il Gruppo consiliare Pd, a cui ha aderito il candidato sindaco Otello Dalla Rosa, che ne è stato eletto capogruppo, è ora costituito da 7 componenti sui 12 consiglieri di opposizione che siedono fra i banchi in sala Bernarda. Tre sono le donne di cui due già assessore, Cristina Balbi e Isabella Sala, e l’altra, Alessandra Marobin, già consigliera e poi candidata alla Camera. Gli altri due consiglieri uomini, oltre Dalla Rosa e me, sono Cristiano Spiller e Alessandro Marchetti. Gli altri 5 membri della minoranza sono Raffaele Colombara per la lista Quartieri al centro, il socialista Ennio Tosetto per la lista Vinova, Ciro Asproso per Coalizione civica e Giovanni Selmo con Sandro Pupillo della lista Vicenza capoluogo / Da Adesso in poi. Ognuno di loro sarà capogruppo della propria lista mentre Pupillo è il prescelto della lista con due consiglieri, Da Adesso in poi. Ciò permette di partecipare come capigruppo alla Conferenza dei presidenti di gruppo con presidente del consiglio e suo vice per concordare l’ordine dei lavori d’aula»  

Negli interventi soprattutto delle due ex assessore si è parlato di opposizione responsabile… Anche se a livello comunale la maggioranza è già scelta da chi ha votato per l’una o l’altra coalizione, voi farete a Vicenza come il Pd che ha rinunciato a ogni colloquio col M5S al livello nazionale con l’esito di favorire la formazione di una maggioranza con cui pare ora impossibile mediare a vantaggio della vostra visione di bene comune?

«L’opposizione è il ruolo che ci è attribuito dal voto del 10 giugno. Farò, faremo opposizione di “alternativa di governo”, di rigore, controllo e proposta. Sarà per me “alternativa di popolo” perché non intendo certo limitarmi agli interventi di critica e proposta in sala Bernarda, pur necessari, ma li farò vivere nel confronto anche, ma direi soprattutto, con il popolo. Fuori dal palazzo. Con la gente e i suoi bisogni di una qualità di vita migliore. Per tutti. In tutti i quartieri, senza distinzioni. In periferia come al centro».   

Alcuni (e il giudizio di Sorrentino ne è la cartina di tornasole fra la maggioranza) già vedono in lei e in Ciro Asproso i due veri simboli dell’opposizione, perché i più vicini alla gente della storica sinistra, con meno fronzoli radical chic di altri, anche se magari potrebbero darvi man forte la concreta Cristina Balbi e forse anche Isabella Sala, anche se, pur essendo risultata per ben due volte la più votata dai vicentini, la figlia dell’ex sindaco Sala non si è mai distinta per capacità di imporre se stessa e il mandato cle le è conferito: l’altra volta si fece scavalcare come vice sindaco da Bulgarini, stavolta sarebbe toccato a Possamai…

«Beh, non esageriamo: vi sono due assessore il candidato sindaco già consigliere, una consigliera con 5 anni d’esperienza, due vogliosi, un giovane Giovanni Selmo di Vicenza Capoluogo, Colombara, Ennio Tosetto con 15 anni di consiglio o più…. Dalla Rosa, poi, ha fatto un ottimo intervento e la dichiarazione di voto, io ho attaccato sulla scorrettezza istituzionale dello Zaiatellum, che ha permesso a Ciambetti di superare l’incompatibilità delle due sue cariche e su cui ritorneremo, Spiller ha detto che “li farà arrabbiare”…»

Risposta giusta questa, da… leader dell’opposizione, appunto, di un combattente di lungo corso che, nel mandato del 2008, seppe essere così scomodo anche per Achille Variati, per la sua onestà intellettuale da capogruppo della maggioranza, da essere nominato dall’allora sindaco presidente di Ipab Vicenza col più classico dei “promoveatur ut amoveatur“, in cui l’esperto Rolando, però, cascò, forse per la voglia prevalente di far bene per un ente socialmente fondamentale e allora disastrato.

Il prossimo consiglio comunale, che verrà convocato presumibilmente a metà luglio per la presentazione – per legge – delle linee programmatiche da parte del neosindaco Francesco Rucco, sarà la prima occasione, nell’ambito del dibattito che ne nascerà, in aula e fuori, come ha preannunciato Rolando, per verificare se l’opposizione saprà focalizzarsi sulle necessità e sulle aspettative reali, micro e macroscopiche, dei vicentini e non sulle elucubrazioni ideologiche.

Queste, per quanto storicamente importanti, sono state ora superate dal voto sovrano dei cittadini e dal giuramento di tutti gli eletti sulla Costituzione che è di per sé più antifascista di qualunque proclama di candidati battuti, forse, proprio per l’astrattezza delle loro visioni e per la concretezza di una città impoverita da un centro sinistra di appartenenza troppo collaterale al sistema, che una volta politici di sinistra reale come Rolando e Asproso etichettavano e combattevano come “di destra”.