I consigli di lettura “incisi” da Mauro Maruzzo: “Gli americani a Vicenza” di Goffredo Parise

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Gli americani a Vicenza di Goffredo Parise, il consiglio di lettura
Gli americani a Vicenza di Goffredo Parise, il consiglio di lettura "inciso" da Mauro Maruzzo

Gli americani a Vicenza di Goffredo Parise, il consiglio di lettura "inciso" da Mauro MaruzzoLa possibilità che abbiamo in questo frangente di dedicarci con maggiore tranquillità alla lettura, mi sprona a dare anche il mio contributo nel suggerire qualche testo un po’ fuori dai normali percorsi, che le mode e, di conseguenza, i tracciati di un pensiero a “una dimensione” (per non dimenticare Marcuse!) ci vengono serviti come le migliori pietanze presso il Gran Ristorante della Cultura.

Il mio consiglio di lettura è “Gli americani a Vicenza” di Goffredo Parise, scrittore e giornalista vicentino, ai più noto per “Il prete bello”, da cui il regista Carlo Mazzacurati trasse nel 1989 l’omonima pellicola.
Il filo conduttore de Gli americani a Vicenza si dipana fra una serie di racconti, il primo dei quali dà il titolo al libro.
Sono sempre stato legato e grato a Parise per le immagini della mia città che ha abbondantemente regalato e ancora adesso, pur appartenendo alla categoria semi protetta (ma non dal Coronavirus…) di coloro che hanno varcato la sessantina, riesco a far galoppare la fantasia come un adolescente al cospetto dei suoi scritti.
Io spesso ho la necessità di tradurre in illustrazioni i luoghi e i fatti dove il mio pensiero indugia e in questo caso mi riferisco al giorno in cui gli americani partorirono la trovata di un esperimento atomico nel campo di aviazione. A quanto afferma Parise, l’annuncio di quanto sarebbe accaduto attirò in massa i vicentini sui nostri colli e, in particolare sul Piazzale della Vittoria, accanto al santuario di Monte Berico.
A quanti andranno a cercare il libro per leggere almeno il primo dei racconti,
auguro buon divertimento e regalo queste poche righe tratte fedelmente dal testo del racconto che mi ha ispirato e che vi insuriosirà:
[…]Il giorno seguente avvenne lo scoppio atomico. I giornali avevano dato l’annuncio e la cittadinanza ne parlava impaziente. Una folla di automobili e di gitanti si diresse sulle colline per poter osservare dall’alto il fenomeno. Si ebbero ripetute assicurazioni che il fungo atomico era assolutamente innocuo: doveva levarsi dal campo di aviazione ed innalzarsi oltre le colline, coprendo case, campi e boschi sotto un ombrello di fumo candido.[…]!

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Mauro Maruzzo
Sono nato a Vicenza il 20 aprile 1957, dove vivo attualmente con la mia compagna. Perito industriale, ho frequentato per un breve periodo la facoltà di ingegneria a Padova, staccandomi presto da essa per motivi famigliari. Non ho mai potuto iscrivermi ne’ a un liceo artistico, ne’ a un’Accademia, perché mio padre, pur essendo un raffinato incisore, non ha mai voluto; egli sosteneva che “con l’arte si muore di fame! “. In seguito dovette ricredersi, ma ormai il mio percorso scolastico era terminato. Ho frequentato tuttavia La Soffitta di Otello De Maria per dieci anni e mi è stato utilissimo! Dal 1979 al 1989 sono stato impiegato di concetto all’ufficio Acquisti della Legatoria Olivotto. Dal 1989 al 2003 : titolare di una bottega orafa con nove dipendenti. Dal 2003 al 2009 : titolare di una ditta commerciale che lavorava con la Germania e al tempo stesso agente di commercio per delle aziende meccaniche italiane. Dal 2009 a novembre del 2019 ho lavorato come agente di commercio, prima per Publiepolis (meno di un anno)a Verona) e poi per Publiadige a Vicenza, dove dal 2016 al 2018 ho coordinato la vendita di pubblicità per il settimanale Bis de Il Giornale di Vicenza. Piccolo inciso: Per un anno, nel 2015, ho lavorato per la Elmo & Montegrappa di Bassano come incisore.