Impianto di biometano inaugurato nel Vicentino: è il più grande d’Europa. a Schiavon si crea energia dal letame

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Impianto biometano schiavon

Un impianto di biometano è stato inaugurato oggi a Schiavon, nel Vicentino, dall’azienda Femogas in concomitanza con un festival a tema. Questo, prevedeva “porte aperte” al sito che viene descritto come il più importante d’Europa: ad esso fa riferimento un consorzio di 120 allevatori.

Nell’impianto di biometano inaugurato oggi avviene la conversione agro-ecologica dell’agricoltura mediante utilizzo delle rinnovabili: il piano di alimentazione degli impianti prevede esclusivamente liquami, letami, polline e nessun utilizzo di biomasse vegetali. Con queste materie l’impianto produce biometano per i mezzi di trasporto e anidride carbonica per l’industria alimentare, mentre gli scarti che ne derivano sono utilizzati come compost dalle stesse aziende agricole che li conferiscono.

Il taglio del nastro è stato preceduto da una tavola rotonda con il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e, tra gli altri, Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti, e Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.

All’evento odierno ha partecipato, Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo economico ed energia della Regione del Veneto. “Oggi sono particolarmente felice – ha detto – perché questo è un passo in avanti importante verso un uso etico delle materie prime. Nel 2007, dopo aver visto come in Germania venivano utilizzati e gestiti gli impianti a biomasse, con un uso importante di mais che io considero cibo buono, sono tornato con la convinzione che fosse necessario intraprendere una battaglia etica.

Non si possono sprecare materie prime per produrre energia mentre un miliardo di persone nel mondo soffre la fame. Oggi siamo di fronte alla dimostrazione concreta che si può produrre energia rinnovabile senza sprecare cibo.

Qui si produce biometano senza usare un grammo di mais e credo questa sia una vittoria di civiltà enorme – conclude Marcato -. Per questo mi complimento con l’azienda che è riuscita a raggiungere un obiettivo che inorgoglisce l’intera regione Veneto”.

Il senatore veneto Luca De Carlo, presidente della IX Commissione – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, intervenuto all’inaugurazione dell’impianto di biometano a Schiavon ha lodato l’iniziativa.

“Questo nuovo impianto – ha detto – è il perfetto esempio di economia circolare, di transizione ecologica e di valorizzazione del mondo agricolo. Con questa soluzione si lancia un grande segnale di attenzione alle tematiche energetiche ed ambientali, valorizzando al tempo stesso il lavoro degli agricoltori e degli allevatori, troppo spesso additati tra i principali fattori di inquinamento e oggi invece, ancora una volta, dimostratisi in prima linea nella difesa dell’ambiente”.