Inchiesta Rsa e Pfas, botta e risposta tra M5S e Bottacin sul paragone tra i due casi in Veneto

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Di seguito il botta e risposta a colpi di comunicati tra M5S e assessore Bottacin

“Il Presidente Luca Zaia ormai è un libro aperto: quando si trova davanti a un tema scivoloso, perde il controllo e pronuncia frasi sconsiderate. In merito alla commissione d’Inchiesta per fare luce sulla strage da Covid all’interno delle Residenze Sanitarie Assistenziali, da noi chiesta con forza, il Governatore si dice d’accordo, ma intima al Movimento 5 Stelle di non ‘creare intralci’”. Le affermazioni sono dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti, Manuel Brusco, Simone Scarabel ed Erika Baldin, per i quali “già la cosa sarebbe ridicola in sé, visto che siamo noi gli unici dell’Opposizione a chiedere la commissione a gran voce, ma Zaia in questo modo si tira la classica zappa sui piedi, citando come esempio la vicenda Pfas.  Il Presidente, la stampa e i veneti sanno infatti benissimo che sull’avvelenamento da Pfas il Movimento 5 Stelle Veneto si è battuto e si batte per la verità assoluta. Insieme ai comitati sul territorio, abbiamo svelato un vero e proprio disastro ambientale e sanitario, altro che intralci!”. “Invece, stiamo ancora aspettando i 7000 carotaggi annunciati con gran clamore proprio da Zaia ormai 3 anni fa e mai effettuati – denunciano i Pentastellati – Se parlando della commissione sulle RSA il paragone deve essere con quella vicenda, i fatti dimostrano che non siamo certo noi ad avere l’abitudine di ‘creare intralci’, non mantenendo gli impegni presi”. “Zaia piuttosto si attivi prontamente affinché si conoscano quanto prima nomi e cognomi dei responsabili della strage di anziani nelle RSA e lasci perdere inutili polemiche”, chiude la nota del Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle.


“Semplicemente incredibili”. Con queste parole, l’Assessore all’Ambiente e Protezione Civile della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, definisce le affermazioni del M5S che polemizza con il Presidente della Regione, Luca Zaia, riguardo al tema della commissione d’inchiesta del Consiglio regionale sulle Rsa.

“In merito – attacca Bottacin – il presidente ha chiaramente detto che ben venga la commissione, a patto, e questo è sacrosanto, che non rallenti il lavoro in atto da parte della Magistratura”.

“Se non fosse che ci troviamo di fronte a una vera e propria tragedia – incalza Bottacin – le affermazioni dei consiglieri regionali pentastellati farebbero ridere. A loro, che goffamente tentano di evidenziare un presunto interessamento alla questione Pfas – aggiunge l’Assessore- ricordo che dopo ben 711 giorni che occupano il Ministero dell’ambiente, non sono ancora riusciti a definire nemmeno i limiti di legge per queste sostanze, cosa che invece ha fatto la Regione che vorrebbero attaccare, esponendosi a 43 ricorsi proprio in virtù del fatto che manca la norma statale”.

“Che dire poi – prosegue Bottacin – dell’affermazione in cui affermano testualmente che sarebbero loro ad aver svelato un vero disastro ambientale. A questi signori va ricordato per l’ennesima volta che la questione, segnalata alle Regioni nel maggio del 2013 dal Governo, ha avuto come esito che solo la Regione Veneto si è mossa immediatamente, individuando la fonte primaria dell’inquinamento e denunciando il fatto alla procura a inizio luglio del 2013. Non i 5 stelle – tiene a precisare Bottacin – ma la Regione Veneto, attraverso il suo braccio operativo Arpav.

“Un bagno di verità – secondo l’Assessore – a questa gente non farebbe male. Sul fatto poi che continuino a citare i 7000 carotaggi proposti dalla Regione, vorrei ricordare che a seguito del fallimento della Miteni è stato un Tribunale della Repubblica ad assegnare con regolare asta pubblica l’area a un soggetto ben preciso, che ha il compito di procedere con la bonifica. Vorrebbero che la Regione passasse sopra alle disposizioni dei Tribunali? Noi rispettiamo il lavoro della magistratura e collaboriamo con essa. Noi”.


“Prendiamo atto dell’interpretazione che l’Assessore Bottacin ci fornisce gentilmente in merito alle dichiarazioni del Governatore Luca Zaia: dunque, secondo la sua ‘traduzione’, la commissione d’inchiesta sulle RSA non dovrebbe creare intralci alla magistratura come invece accaduto per il caso Miteni? Se è questo che ci sta dicendo, Zaia, possibilmente in persona, senza incaricare Bottacin, dovrebbe dirci quali sono stati gli intralci”. Sono le parole dei Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti, Erika Baldin, Manuel Brusco e Simone Scarabel che aggiungono: “Perché quello che a noi e a tutti è chiaro è che invece sarebbe stata l’inerzia della Regione nei confronti di Miteni e sul tema dei Pfas a consentire l’avvelenamento del territorio e dei cittadini. Sono le cronache a dirci quanto si è sempre minimizzato e cercato di nascondere il problema e chi invece ha cercato di sollevarlo: ricordiamo la minaccia di denuncia per procurato allarme che arrivò a noi del Movimento 5 Stelle proprio dalla maggioranza che sostiene Zaia. Mentre il Movimento 5 Stelle depositava esposti in Procura, la Regione autorizzava Miteni a sintetizzare il GenX, altra pericolosissima molecola che ora ci ritroviamo dispersa nell’ambiente. A Bottacin, ma soprattutto ai veneti, diciamo che non permetteremo che lo stesso accada anche per le RSA”.

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