Influencer, nuove regole più stringenti dall’AgCom: ma non chiamatelo “Effetto Ferragni”

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Il Garante delle comunicazioni (AgCom) ha varato ieri sera nuove linee guida che impongono regole stringenti agli influencer di maggiore notorietà e seguito, equiparati a veri e propri editori.

Le nuove norme si applicano agli influencer che vantano un milione di follower sui vari social, quantomeno ventiquattro contenuti pubblicati in un anno e un buon tasso di coinvolgimento dei “seguaci”. Almeno il 2 per cento dei follower dovrà interagire con la stella dei social, a riprova della sua forza.

Come un giornale, come una radio o una televisione anche privata, gli influencer sono tenuti al totale rispetto degli interessi e dei valori della collettività e a salvaguardare i principi fondamentali scritti nel Testo unico dei media audiovisivi (la “carta costituzionale” dei media).

In sostanza, gli influencer dovranno evitare discorsi di odio e discriminazioni, non divulgheranno fake news ed eserciteranno sempre una comunicazione leale e imparziale. E ancora: il massimo pluralismo, il rispetto del diritto d’autore e della privacy, la tutela della dignità della donna e della persona. Tutto questo, con particolare riguardo verso i minori.

Ovviamente, gli influencer promuovono prodotti, consigliano acquisti, com’è naturale nel loro lavoro. Ma le comunicazioni commerciali devono essere sempre “riconoscibili”. Forme “occulte” o “subliminali” al contrario sono vietate. Per questo motivo, ogni video promozionale dell’influencer avrà in sovrimpressione la scritta “Pubblicità” (grande e in maiuscolo).

Nessun influencer, inoltre, potrà consigliare prodotti a base di nicotina, prodotti alcolici rivolgendosi ai minori, l’uso smodato di bevande alcoliche, medicinali o cure mediche, infine il gioco d’azzardo. Pubblicità irregolari, che violino simili prescrizioni, autorizzeranno il Garante a decidere sanzioni da un minimo di 10.328 a un massimo di 258.228 euro. Violazioni delle norme a protezione dei minorenni invece possono procurare multe addirittura fino a 600 mila euro.

Le regole dell’AgCom non arrivano sull’onda emotiva del caso Ferragni. Da tempo, il Garante ha avvistato il problema degli influencer e dei loro eccessi, come peraltro le autorità degli altri Paesi europei. Già a luglio di quest’anno, prima della vicenda del pandoro per beneficenza, il nostro Garante ha pubblicato un’ipotesi di regolamento. Ipotesi che ha divulgato con il meccanismo della consultazione pubblica perché chiunque potesse esprimere la sua opinione sulle norme delineate.

Adesso le norme diventano operative. Saranno infine ulteriormente precisate e aggiornate anche in Codici di condotta, con esempi pratici e istruzioni per l’uso. In modo che gli influencer, anche più piccoli, e i loro agenti non possano più sbagliare come troppe volte è successo in passato.

Le nuove norme rappresentano un passo importante per la tutela dei consumatori e per la trasparenza del mercato. Tuttavia, è importante che siano applicate in modo rigoroso, in modo da evitare che gli influencer possano continuare a sfruttare la loro influenza per promuovere prodotti e servizi senza informare adeguatamente i loro follower.