Futuro Fondazione Roi, CorVeneto: (ri)valuta se procedere contro Gianni Zonin

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Il futuro nelle mani di tre enti ormai (pare) definiti e la strada intrapresa verso un’eventuale azione di responsabilità nei confronti dell’ex presidente, Gianni Zonin, che avanza. La Fondazione Roi affronta un periodo delicato. Entro le prossime settimane l’ente di contra’ San Marco scioglierà le riserve in merito ai tre enti che sostituiranno l’ex-Banca popolare di Vicenza nello statuto per la nomina di tre componenti del cda (con potere di cooptazione di altri 3, più il direttore scientifico di Palazzo Chiericati che è membro di diritto). 
La strada sembra ormai tracciata e va verso la conferma di Diocesi, Fai (Fondo ambiente italiano) e Accademia Olimpica come enti per la nomina e in questo senso mancherebbe solo l’ufficialità: «Attendiamo le ultime verifiche con gli enti interessati e anche un parere da parte della Regione – spiega il presidente della Roi, Ilvo Diamanti – ma entro una settimana conto di avere tutte le informazioni necessarie e dunque poter deliberare». Nel frattempo, mentre si guarda anche all’approvazione dell’ultimo bilancio consuntivo della gestione Diamanti, avanza il percorso di verso un’eventuale azione di responsabilità che potrebbe essere promossa dalla Roi nei confronti del suo ex-presidente Zonin. L’iniziativa era stata annunciata dallo stesso Diamanti un anno fa, quando il cda della Fondazione aveva dato mandato a 2 studi legali di verificare la fattibilità di un’eventuale azione di responsabilità nei confronti dell’ex-cda del periodo 2009-2014 «ovvero quando – spiegava il vicepresidente della Roi, Andrea Valmarana – si verificarono i più importanti investimenti in termini di compravendita di azioni dell’istituto di credito (l’exBpVi guidata allora dallo stesso Zonin, ndr)». Quella strada avanza, tanto che in contra’ San Marco sono arrivati i pareri dei due studi legali: «Documenti molto utili – spiega Valmarana – che stiamo analizzando e che ci hanno posto anche alcuni paletti. Ora stiamo cercando della documentazione che manca all’appello, dopodiché a fare le proprie valutazioni sarà il Cda». Cda che entro fine mese tornerà a riunirsi con l’approvazione del bilancio che sancirà, a tutti gli effetti, la fine dell’era-Diamanti alla guida dell’ente.
Nel frattempo, ieri è stato presentato l’ultimo volume dei cataloghi scientifici del museo civico di Vicenza, ovvero il «Legato Pozza Quaretti», finanziato dalla Roi e che entra a far parte della collezione di otto volumi. L’ultimo tomo è stato curato dal direttore onorario del Chiericati, Giovanni Villa, e si aggiunge quelli pubblicati dal 2003 al 2015. «Sono contento – dichiara Diamanti di aver contribuito, in qualità di presidente della Fondazione, alla crescita del museo civico di Vicenza».
di G.M.C. dal Corriere del Veneto