“Le più grandi invenzioni della storia”: la ruota, la prima che ha segnato la storia umana

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La Ruota

La ruota, attorno al V millennio a.C., è stata la prima delle grandi invenzioni che hanno segnato la storia umana e resta tuttora importantissima: gran parte degli attuali mezzi di trasporto e dei più comuni meccanismi ne sfrutta il principio.

Purtroppo nessuno sa chi l’abbia inventata e non si è neppure certi dell’epoca e dell’area geografica della sua comparsa.

Sono stati i Sumeri i primi a trasmetterci un’immagine di una ruota, ma non furono loro a inventarla. Molti studiosi ipotizzano che sia stata messa a punto nel corso del V millennio a.C. in Mesopotamia o nelle steppe dell’Asia centrale, due zone geografiche i cui antichi abitanti avevano già addomesticato mammiferi di grossa taglia: la presenza di questi animali avrebbe stimolato l’invenzione dei primi rudimentali carretti da traino per il trasporto di grossi pesi. Nell’America precolombiana, gli animali da traino non esistevano e la ruota fu ideata non come mezzo di trasporto, ma per costruire giocattoli e oggetti cerimoniali.

Probabilmente l’idea nacque dall’osservazione che oggetti circolari come i tronchi d’albero rotolano con facilità. La vera innovazione fu però quella di inserire nel centro di un disco pieno un perno intorno al quale farlo ruotare.

È improbabile che la ruota abbia avuto un singolo inventore: è molto più probabile che la ruota come la conosciamo, nelle sue innumerevoli varianti, sia nata dalla lenta e progressiva evoluzione di una prima, rudimentale e ‘anonima’ idea.

Ruote e trasporto

Le prime ruote rudimentali ricavate da tronchi d’albero erano poco resistenti, perché il legno era usato trasversalmente alla direzione delle fibre. Si passò quindi a ruote composte di più pezzi assemblati insieme, ma per aumentare le velocità era necessario alleggerirle. Per passi successivi si arrivò quindi alle ruote costituite da un disco esterno collegato all’asse centrale per mezzo di raggi, di cui si hanno testimonianze fin dal secondo millennio prima di Cristo. Per preservare le ruote dal logoramento dovuto all’attrito sul terreno si realizzarono nel corso dei secoli rivestimenti in metallo, in pelle e infine in gomma.

Più o meno dal 1870, il materiale d’eccellenza per costruire le ruote diventò il metallo e per il rivestimento si iniziò a usare un disco di gomma piena che ammortizzava leggermente gli urti. Nel 1887 un veterinario inglese di nome John Dunlop trovò un sistema per ridurre i sobbalzi e le vibrazioni a cui un veicolo era sottoposto e applicò per prima cosa la sua invenzione… al triciclo del figlio. Per rendere più scorrevoli le ruote Dunlop aveva rivestito i cerchioni con tubi cavi di gomma riempiti d’aria. Il risultato fu sorprendente. Nel 1888 l’invenzione fu brevettata: era nato il pneumatico.

Da allora a oggi i mezzi di trasporto si sono sempre più differenziati e così le loro ruote, tanto che ormai per ogni mezzo si possono scegliere più tipi di ruota, a seconda delle condizioni climatiche e delle prestazioni che si vogliono ottenere.

Non solo per il trasporto

Viene spontaneo associare l’idea di ruota a quella di trasporto, ma la ruota ebbe fin dalle epoche più antiche anche impieghi molto differenti. Si pensi alla ruota utilizzata per la lavorazione dell’argilla (ruota del vasaio); alla ruota del frantoio, usata per spremere le olive e ricavare l’olio; alla ruota della macina, per ottenere la farina dai chicchi delle Graminacee; a quella del mulino, per trasmettere alla macina il movimento rotatorio.

La ruota degli esposti
La ruota degli esposti

Una ruota del tutto particolare era invece la ruota degli esposti. Si trattava di un cilindro ruotante intorno al suo asse verticale e dotato di una apertura laterale; il cilindro era inserito nei muri perimetrali di ospedali, ospizi o conventi per mettere in comunicazione l’esterno con l’interno. Chi voleva abbandonare un neonato illegittimo o indesiderato rimanendo nell’anonimato deponeva il bimbo nell’apertura posta all’esterno: la ruota veniva girata e il piccolo era accolto all’interno. Nata verso la fine del 15° secolo, divenne tristemente famosa e, pur essendo aspramente criticata, fu utilizzata fino alla fine dell’Ottocento. Molte di queste ruote sono ancora visibili presso diversi ospizi o antichi conventi.

Evoluzione della ruota

Evoluzione della ruota
Evoluzione della ruota

Da primitiva a tecnologica:

  • 4000 a.C.

Ruota monoblocco in legno

  • 3000 a.C.

Disco composito in legno

  • 2500 a.C.

Disco cerchiato in rame

  • 1500 a.C.

Ruota a 4 raggi

  • 1700 d.C.

Ruota a 8 raggi con cerchione rinforzato in acciaio

  • 1900

Ruota con pneumatico, cerchio e raggi in acciaio

  • 1980

Ruota con pneumatico e cerchio in ferro

  • 2000

Ruota con cerchio in lega a più razze

  • 2005

Copertone in gomma, raggi in poliuretano, mozzo in acciaio.


Le più grandi invenzioni della storia

di  LUCA FUSARO

La storia dell’umanità è ricca di scoperte memorabili, nate dall’ingegno, dalla casualità o da una combinazione dei due fattori. Alcune hanno cambiato il corso della storia e plasmato il mondo intero; difficilmente potremmo immaginare il nostro stile di vita di oggi, senza di esse. In questa serie di articoli vedremo quali sono le invenzioni e le scoperte più grandi e più utili di sempre, considerando la loro storia e l’impatto che hanno avuto sulla società moderna.

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