Lamorgese e Di Maio a Tunisi con due commissari UE: il tema è la gestione dell’immigrazione

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Il mare in Tunisia
Il mare in Tunisia

Il ministro degli Affari esteri italiano, Luigi Di Maio, e il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sono stati ieri a Tunisi, insieme con il commissario per gli Affari interni, Ylva Johansson, e il commissario per il Vicinato e l’allargamento, Olivér Várhelyi, per “riaffermare l’impegno comune per un forte partenariato Ue-Tunisia”. Lo scrive la Commissione europea in una nota stampa.

Lamorgese e Di Maio in visita in Tunisia
Lamorgese e Di Maio in visita in Tunisia

I ministri italiani e i commissari europei hanno incontrato il presidente tunisino Kais Saied, il capo del governo designato, Hichem Mechichi, e il ministro degli Affari esteri ad interim Selma Ennaifer per discutere “delle relazioni politiche ed economiche e di cooperazione nel campo della migrazione”.

La titolare del Viminale aveva già incontrato il 27 luglio scorso a Tunisi il presidente Said e il ministro dell’Interno Mechichi e ieri era significativa, sottolinea il Viminale, la presenza dei due commissari europei dopo che l’Italia ha sollecitato un intervento diretto della Ue nella trattativa con la Tunisia.

Per il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, l’Italia “è sempre in prima linea” nel “sostenere la Tunisia con azioni concrete”. Lamorgese, ricordando la pressione dell’immigrazione nel Paese e in particolare in Sicilia che crea una situazione di “difficoltà aggravata dall’emergenza Covid-19”, ha spiegato che in questo momento serve “uno sforzo in più”. Secondo il ministro dell’Interno “l’approccio deve essere globale” e il problema deve essere “affrontato a livello europeo”.

Ecco una sintesi delle conclusioni in base alle dichiarazioni del ministro Di Maio (fonte RaiNews)

“Rafforzare lotta ai trafficanti”
Nell’incontro con il presidente della Tunisia Saied “ho detto che è indispensabile rafforzare la lotta contro i trafficanti degli esseri umani, soprattutto nelle aree di Sfax e Madia. L’Italia è pronta a prestare tutta l’assistenza tecnica che serve”, spiega al termine della visita il Ministro degli Esteri.
“Irregolari saranno rimpatriati”
“Voglio essere molto chiaro: chi arriva in Italia in maniera irregolare non potrà usufruire di alcuna opportunità di regolarizzazione. L’unico esito di un arrivo irregolare è un rimpatrio”. “D’altra parte – aggiunge Di Maio – il fenomeno migratorio è molto complesso e crediamo che debba essere affrontato in una cornice ampia. Per questo abbiamo ribadito la massima disponibilità dell’Italia a portare avanti i negoziati per un accordo quadro in ambito migratorio che preveda forme virtuose di integrazione”.
Partenariato per lo sviluppo
“Vogliamo continuare a lavorare insieme” con la Tunisia “per rafforzare il partenariato per lo sviluppo condiviso e intendiamo proporre un grande patto per la gioventù tunisina, un piano integrato con un focus particolare sui giovani”, dice il titolare della Farnesina, avvertendo tuttavia che “il partenariato è un atto che viene portato avanti da due parti: ci aspettiamo piena collaborazione e risultati rapidi anche sul piano del contrasto all’immigrazione”. “Abbiamo ribadito sia al presidente, sia al capo del governo designato e al ministro degli Esteri che noi apprezziamo gli sforzi della Tunisia nel contrasto all’immigrazione e quindi all’emigrazione clandestina ad opera dei trafficanti”, ha poi spiegato Di Maio. “Abbiamo detto chiaramente al premier incaricato che noi siamo pronti a far ripartire i programmi di cooperazione e a potenziarli ma allo stesso tempo ci aspettiamo cooperazione piena per sgominare le organizzazioni di trafficanti e fermare le partenze irregolari”,ha precisato. “Anche la presenza dei Commissari Várhelyi e Johansson è stata preziosa perché oltre ai programmi di cooperazione bilaterali, possiamo avvalerci di tanti programmi europei. Siamo pronti a finanziare un piano, un grande piano per la gioventù tunisina, siamo pronti a fornire gli strumenti che servono per contrastare le partenze irregolari, ma ciò che posso dire è che il tempo è fondamentale e per questa ragione ci aspettiamo una determinazione immediata per intervenire contro i flussi irregolari”.
Dal Viminale fondi per 11 milioni
Fondi del Viminale per 11 milioni di euro – risparmiati sul capitolo accoglienza migranti – saranno girati alla Tunisia che li utilizzerà per rafforzare il controllo delle sue frontiere marittime. La novità – a quanto si apprende – è emersa nel corso della visita a Tunisi dei ministri dell’Interno e degli Esteri, Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio. La delegazione ha incontrato il presidente della Repubblica Kais Saied, il premier incaricato Hichem Mechichied il ministro degli Esteri ad interim Selma Enneifer. Le risorse verranno impiegate per la manutenzione delle motovedette, l’addestramento delle forze di sicurezza, radar ed un sistema informativo che allerterà tempestivamente la gendarmeria quando le imbarcazioni di migranti sono in mare in modo da bloccarle in acque tunisine.