“Le più grandi invenzioni della storia”: la stampa dalla prima Bibbia ai giorni d’oggi

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L’invenzione della stampa moderna è stata attribuita ufficialmente a Johannes Gutenberg, orafo e tipografo tedesco. Il 1455 è l’anno di pubblicazione della cosiddetta Bibbia di Gutenberg, il primo libro di una certa importanza ad essere stampato con la tecnica dei caratteri mobili. Da questo punto in poi, l’intera Europa entrerà in contatto con una tecnica rivoluzionaria.

Bibbia di Gutenberg

Per la prima volta, fu possibile riprodurre libri in modo veramente veloce ed economico. La diffusione dei libri, delle notizie, e della cultura iniziò a farsi più veloce, ma a questi risultati ci si arrivò attraverso un processo lento e graduale. 

La storia della stampa

Nell’Estremo Oriente questa ingegnosa tecnica esisteva già da secoli.

Al cinese Bi Sheng (990-1051) è riconosciuta l’invenzione di caratteri mobili in argilla, mentre i primi caratteri mobili in metallo (rame, per la precisione) sono ideati in Corea nel 1403.

L’invenzione della stampa e la fabbricazione della carta da fibre vegetali e stracci hanno consentito la produzione in massa di libri e la conseguente diffusione della cultura, promuovendo uno dei più rivoluzionari cambiamenti nella storia umana.

Durante il Rinascimento cresce la domanda di libri. L’industria del libro prometteva ottime possibilità di guadagna ma bisognava innovare la tecnica di produzione.

Ci si arrivò gradualmente. All’inizio venne inventata la xilografia: l’impressione di una tavola di legno imbevuta d’inchiostro tramite una pressa. Si trattava di una tecnica nata in Cina, che arrivò in Europa intorno al 1300. Nella prima metà del ‘400 venne utilizzata sempre più spesso, in particolare per riprodurre immagini su carta, ma talvolta (non prima degli anni ‘30) anche testi.

Nel 1455 è stato Gutenberg ad inventare la stampa a caratteri mobili, il primo metodo rapido di trascrizione in grado di superare a piè pari la copiatura a mano. Il macchinario utilizzato prevedeva un sistema di lettere intercambiabili in grado di stampare intere pagine di testo, velocizzando esponenzialmente il processo di trascrizione a penna.

Macchina da stampa

Dopo Gutenberg, il primo libro con caratteri a colori della storia è il Salterio di Magonza, stampato il 14 agosto del 1457 da Johann Fust e Peter Schöffer, quest’ultimo un ex collaboratore di Gutenberg.

Salterio di Magonza

La rivoluzione della stampa

L’industria della stampa inizierà a decollare soltanto a partire dal 1470, anno in cui si diffuse rapidamente prima in Germania, e poi in Italia, e da lì gradualmente in tutta Europa.

La figura più importante nella storia della stampa italiana è sicuramente Aldo Manuzio, un umanista che iniziò a stampare a Venezia nel 1494, realizzando meravigliose edizioni di stampe di classici latini, greci ed italiani, ma anche testi pensati appositamente per la stampa, come l’incredibile Hypnerotomachia Poliphili (1499) un romanzo scritto in una lingua inventata che dimostrò come la tipografia poteva essere una vera e propria arte.

All’inizio i primi stampatori vedevano la stampa, molto semplicemente, come un modo più efficace di copiare i testi. Gradualmente però, un po’ come sta succedendo oggi con Internet, la stampa iniziò a cambiare il mondo, a cominciare dal modo in cui leggiamo e pensiamo. Ecco alcune conseguenze dell’invenzione della stampa: i libri divennero progressivamente un bene meno elitario, ed accessibile ad un pubblico più ampio.

Se i primi avvisi a stampa sono già della fine del ‘400, nel XVII secolo compaiono i primi giornali.

Il primo giornale con un’impaginazione a colonne, come i giornali moderni, fu l’Oxford Gazette (poi London Gazette) nel 1665. Il primo giornale con avvisi pubblicitari fu La Gazette di Parigi (fondata nel 1631). Il giornale più antico tuttora esistente è la Gazzetta di Mantova, fondata nel 1664.

Il più recente sviluppo della stampa nel suo processo evolutivo è la stampa digitale. La stampa digitale si basa su una tecnologia che permette la stampa direttamente dall’invio di file digitali dal computer alla macchina da stampa, senza l’utilizzo di lastre o forme da stampa (matrici), proprio come fosse la stampante del proprio ufficio.

La stampa ha dato accesso alla conoscenza ad una gamma più ampia di lettori. Cesare Cantù affermava: “Ad accelerare ed assicurare i progressi dello spirito umano valse un’invenzione suprema di questo tempo, la stampa”.


Le più grandi invenzioni della storia

di  LUCA FUSARO

La storia dell’umanità è ricca di scoperte memorabili, nate dall’ingegno, dalla casualità o da una combinazione dei due fattori. Alcune hanno cambiato il corso della storia e plasmato il mondo intero; difficilmente potremmo immaginare il nostro stile di vita di oggi, senza di esse. In questa serie di articoli vedremo quali sono le invenzioni e le scoperte più grandi e più utili di sempre, considerando la loro storia e l’impatto che hanno avuto sulla società moderna.

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