Le sfide aperte della ricerca del personale

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Ricerca di personale
Ricerca di personale

Ricerca e selezione del personale: uno dei settori più in evoluzione in questo periodo.

I non addetti ai lavori e chi non è in ricerca attiva di una nuova occupazione potrebbe non averlo percepito, ma il settore del recruiting sta vivendo un periodo di rinascita, con tutti i dolori e le gioie tipici delle fasi di transizione. Perchè sta accadendo e cosa cambia per tutti i lavoratori?

Ognuno di noi vive, seppur passivamente, gli effetti dell’innovazione del mondo del lavoro: chi è in ricerca attiva di occupazione ha la visione più chiara, ma anche chi semplicemente vive quotidianamente un’azienda, o ha familiari che la vivono, può capire come un ufficio HR all’avanguardia faccia la differenza valutando almeno tre elementi:

  • apertura verso lo smart working e le nuove tecnologie;
  • richiesta di feedback dall’azienda ai collaboratori;
  • attenzione estrema verso l’esperienza quotidiana di ogni collaboratore.

Vediamo nel dettaglio.

  • Apertura mentale. Di questo infatti si tratta quando si parla di affrontare il cambiamento con entusiasmo e il giusto senso critico ma senza rifiuto e timore. L’ufficio HR è il primo che può portare dentro l’azienda il giusto mindset, facendo da trait d’union tra proprietà o CEO, manager, team, candidati e ogni altro stakeholder. Ma non è sempre stato così. Questo ruolo chiave delle Risorse Umane è una tendenza molto forte nella nostra epoca, che non vede più l’HR impegnato solo in ricerca e selezione del personale, paghe e altra burocrazia, ma in un processo di change management tutt’altro che banale. Difficilmente lo smart working o l’utilizzo quotidiano di tool avanzati si diffonderanno in un’azienda se l’HR non se ne fa primo portavoce. E’ per questa causa che si batte R-Everse, società di recruiting che affianca gli HR Manager in questo nuovo stimolante ruolo, con processi digitalizzati e consulenziali.
  • Feedback, feedback, feedback. In passato solo col passaparola, oggi anche con strumenti digitali, quel che è certo è che l’opinione del nostro pubblico è fondamentale per migliorarci. Tutto ciò non è entrato velocemente nelle dinamiche delle aziende, ma ormai ce l’ha fatta ed è realtà: ogni business sano necessita di feedback costanti dai propri collaboratori e clienti, oltre che da candidati, fornitori e ogni altro attore con cui si entri in contatto. Può sembrare qualcosa di semplice e immediato ma invece necessita di un minimo di strategia: a chi chiedere il feedback, quando, con quale frequenza, con quale strumento digitale, dove immagazzinare i dati raccolti, come interpretarli e che conseguenze trarre. E’ fondamentale infatti dare seguito alla richiesta di feedback attuando modifiche concrete e reali che vadano incontro ai desideri e alle lamentele emerse, pena l’effetto boomerang di tutta l’attività.
  • Employee experience: oggi nelle aziende convivono tre generazioni con un approccio al mondo del lavoro e delle aspettative completamente diverse, quindi non è un’impresa semplice per le aziende soddisfare tutti, ma è la sfida più importante da vincere. Chi riesce a unire l’esperienza dei senior con la forma mentis e la velocità dei giovani ha un’arma vincente e potentissima. Le principali difficoltà stanno nella diversa aspettativa verso l’azienda: i giovani cercano nel proprio lavoro un’esperienza di vita, e non più solo una fonte di denaro. Cercano una realtà che si prenda cura di loro a 360 gradi e di cui possano andare fieri. L’aspetto valoriale infatti è sempre più importante: i Millennials e le generazioni più giovani desiderano che la propria azienda incarni i valori in cui loro credono, desiderano che il CEO o il Presidente sia una persona da ammirare e prendere come esempio, desiderano essere orgogliosi dell’azienda a cui dedicano le loro energie.

Un approccio chiaramente molto diverso da quello della maggior parte dei lavoratori del passato.

Alla luce di tutto ciò è evidente come l’evoluzione delle risorse umane, partendo dall’attività di ricerca e selezione del personale per arrivare al change management, sia di vitale importanza per lo sviluppo dei business in tempi incerti come quelli che viviamo.