Logistica in Veneto: ecco la proposta in Consiglio regionale per il Piano strategico

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Palazzo Ferro fini (Photo Wolfgang Moroder)

A palazzo Ferro Fini è stata presentata la proposta del Piano strategico della Logistica del Veneto, per supportare la realtà produttiva regionale, caratterizzata da piccole e medie imprese, e renderla veramente competitiva per le nuove sfide di un mercato ormai globale.

L’obiettivo è rendere il Veneto una regione di eccellenza anche sotto l’aspetto della logistica.

Hanno offerto il proprio contributo il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega- LV, Elisa Cavinato, che ha fortemente voluto questa presentazione, Alessandro Peron, Segretario Generale FIAP – Federazione Italiana Autotrasportatori, e Massimo Marciani, tecnico del ministero dei Trasporti.

Il presidente Ciambetti ha sottolineato come proprio “il Consiglio regionale è la sede ideale per discutere del Piano della Logistica che, nella sostanza, è previsto dal Piano Regionale dei Trasporti, approvato dall’Assemblea legislativa veneta nel luglio del 2020”.

“Come sapete – ha precisato il presidente – il Piano della Logistica non è un piano urbanistico, anche se è necessario il confronto con il territorio, né un piano economico, anche se si fonda su progetti di natura economica, né un piano delle infrastrutture, anche se l’articolazione e l’efficienza delle reti e dei nodi infrastrutturali sono la condizione dell’esistenza stessa del sistema della logistica regionale; parafrasando la definizione che ne dà il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è lo strumento all’interno del quale le strutture logistiche, produttive e dei trasporti possano costruire, in un impegno comune e consapevole, la visione condivisa e dinamica del proprio futuro e del proprio posizionamento competitivo, finalizzando le proprie politiche, le proprie scelte di priorità e i propri  investimenti per ottimizzarne l’efficacia. In sintesi, il Piano della Logistica è un grande e importante gioco di squadra, condizione essenziale per essere competitivi nei mercati internazionali e rimanere attaccati al treno dello sviluppo; altrimenti, si finisce nella arretratezza e nella povertà, non ci sono alternative, non esiste la decrescita felice”.

“Il sistema infrastrutturale del Veneto, con i suoi 10.300 km di strade, 1.850 km di ferrovie e 135 km dell’asta fluviale Po- Fissero-Tartaro-Canalbianco (oltre ai 430 km della Litoranea Veneta), movimenta nel complesso 71,4 milioni di tonnellate di merce e 20,3 milioni passeggeri all’anno – ha proseguito Ciambetti – Aggiungiamo poi i 12,6 milioni di passeggeri degli aeroporti di Venezia, Verona, Treviso registrati per il periodo gennaio-ottobre di quest’anno e comprenderemo la massa critica dei numeri in gioco grazie al nostro sistema economico, alle nostre industrie, alla nostra agricoltura e al sistema turistico. Il Veneto si trova al crocevia di nodi primari all’interno delle Reti Ten-T a presidio dei corridoi Baltico-Adriatico, Mediterraneo e Scandinavo-Mediterraneo, nonché delle Autostrade del Mare. Lo dico con la soddisfazione di chi, all’epoca Assessore regionale ai Fondi e Programmi Europei, si batté, superando anche forti ostacoli in sede comunitaria, per il riconoscimento, a fianco di quella del Mar Baltico e della Danubiana, dapprima della macro strategia Adriatico-Ionica, e poi della macro strategia per la Regione Alpina. Pensiamo all’essere come Regione punto chiave del corridoio Baltico- Adriatico, che copre una lunghezza totale di 5.200 km di linee ferroviarie, che collegano il Mar Baltico al Mar Adriatico, coinvolgendo circa 80 terminali multimodali e porti marittimi: il PIL dei Paesi attraversati dal Corridoio Baltico Adriatico è pari a circa 2.900 miliardi di euro (fonte Eurostat, 2020) con una popolazione di circa 125 milioni di persone. Numeri impressionanti che da soli spiegano l’importanza di una riflessione competitiva e innovativa di un Piano della Logistica”.

“Il nuovo ‘Meccanismo per collegare l’Europa’ (Connecting Europe Facility – CEF2), finalizzato a promuovere gli investimenti per completare e modernizzare le reti trans-europee nei settori dei trasporti, dell’energia e del digitale, evidenzia il ruolo strategico delle sinergie e delle partnership tra attori pubblici e privati per sviluppare le suddette reti trans-europee, accelerando la de-carbonizzazione e la digitalizzazione dell’economia dell’Unione europea – ha ricordato il presidente del Consiglio – Come membro del Comitato delle Regioni europee, organismo comunitario di supporto e consulenza alla Commissione europea, sono profondamente convinto della necessità di sfruttare il Piano della Logistica come straordinario impulso di innovazione e competitività del sistema Paese; un Piano che assume un valore straordinario per chi oggi vuole ricostruire il Paese facendo quadrare il cerchio tra libertà, impresa, solidarietà fra generazioni e democrazia”.

“Ricordo che la missione della nostra terra sin dall’antichità, ben prima delle pur straordinarie epopee di Venezia e della sua Repubblica, fu proprio collegare il Mediterraneo all’Europa – ha concluso Roberto Ciambetti – E non a caso dei Veneti parlò Omero rendendoli partecipi al mito fondante la cultura greca, la Guerra di Troia, e non a caso qui il Veneto fu teatro del mito degli Argonauti, di Ercole, del Nostos e via dicendo: come dimostrano l’archeologia e la storia, il Veneto era ed è il luogo della logistica, dell’incontro di culture e popolazioni diverse e, come conferma oggi l’economia, il Veneto produttivo è lo spazio dell’interscambio, il punto di partenza di quella strada che porta al domani creando nuova occupazione, nuove opportunità di lavoro e di investimento, nuove occasioni di sviluppo nel segno dell’economia circolare e di una crescita e di servizi innovativi che devono necessariamente essere ecosostenibili”.

Elisa Cavinato è stata promotrice di questa iniziativa nella convinzione che “è molto importante comprendere tutti gli aspetti che compongono la Logistica, un settore di supporto alle aziende, alle tante piccole e medie imprese che caratterizzano il tessuto produttivo della nostra regione. FIAP ci ha spiegato le sue proposte per la stesura di un Piano della Logistica del Veneto, offrendo dati e spunti decisamente interessanti”.

Il Vicepresidente e Assessore regionale ai Trasporti, Elisa De Berti, ha spiegato che è allo studio un Documento strategico ricognitivo della Logistica in Veneto, al fine di creare una sinergia con gli operatori e i portatori di interesse, per evidenziare eventuali criticità e indicare soluzioni da adottare. Per l’Assessore la Regione deve coordinare, ponendosi in cabina di regia, questo confronto costruttivo. De Berti pensa anche a un Protocollo della Logistica del Nord Est, con il coinvolgimento delle regioni interessate. “Preciso – ha concluso De Berti – che la Regione del Veneto ha già precorso i tempi, pensando al Piano Regionale dei Trasporti, elaborato nel 2019 e approvato nel 2020, come un ‘piano- processo’, che rappresenti sì una fotografia dello stato attuale, ma che sia dinamico, ovvero adattabile facilmente alle sfide future: solo così, abbiamo potuto continuare senza particolari scossoni dopo la pandemia, che ha cambiato totalmente le prospettive di sviluppo. Un ‘piano- processo’ che supera la vecchia concezione della staticità dei piani. Dobbiamo pensare a un modello integrato di Logistica, Trasporti e Infrastrutture”.

Alessandro Peron, Segretario Generale della FIAP, ha spiegato il senso della “proposta di strutturare un Piano strategico della Logistica in Veneto, perché proprio la Logistica costituisce un asset fondamentale per l’industria. Per rendere competitive la nostra economia e la nostra industria, in un mondo ormai globalizzato, dobbiamo disporre di una Logistica più forte, più strategica, più integrata nelle politiche regionali. Basti pensare che il Veneto è al centro dei flussi logistici stradali delle merci e copre il 14% delle esportazioni nazionali; ma la qualità dei manufatti, di assoluta eccellenza, viene valorizzata solo se la consegna è organizzata in modo efficiente e riesce a portare i nostri prodotti in tutto il mondo, nei tempi e secondo le modalità richiesti dai clienti”. Peron ha fornito alcuni dati, segnalando in particolare che “oltre l’80% degli addetti alla manifattura in Italia è occupato in uno stabilimento che si trova a meno di 20 km dal casello autostradale più vicino, e che oltre il 90% degli spostamenti di camion avviene con tragitti inferiori ai 300 km”.

Il Segretario FIAP ha altresì evidenziato “l’opportunità di potenziare i valichi alpini, attraverso i quali passa un ingente quantitativo di merci, e i flussi del Porto di Venezia. Servono Politiche di supporto per incentivare le imprese virtuose e l’aggregazione e la nascita di campioni nazionali (regionali) della Logistica a supporto dell’economica veneta. Un Trasporto e una Logistica forti, al centro del Mediterraneo, costituiscono la chiave strategica per la competitività delle nostre imprese e del nostro export”.

Peron ha infine ricordato “che la Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali è una delle principali organizzazioni di rappresentanza del Trasporto e della Logistica: da oltre 70 anni lavora per la tutela e la promozione del settore. Ha 1.200 imprese associate, 280 imprese sopra i 100 addetti (35% del totale del mercato), un indotto di 10.000 imprese e 200.000 addetti”.

Massimo Marciani, tecnico del ministero dei Trasporti, che ha contribuito alla stesura del Piano Nazionale della Logistica, nel suo intervento ha indicato un “obiettivo sfidante per la Regione del Veneto con orizzonte temporale fissato al 2026, quando il Veneto sarà sotto i riflettori di tutto il mondo grazie ai Giochi invernali Milano- Cortina: portare la Logistica a un livello di sostenibilità economica, ambientale e sociale, adottando politiche di digitalizzazione e ottimizzazione. In questo modo, potremo disporre di una Logistica collaborativa a servizio delle imprese e dell’export, che è il vero fiore all’occhiello del Made in Italy e del Made in Veneto. De carbonizzazione e proprio digitalizzazione sono i due pilastri per rendere i nostri territori veramente competitivi. Bisogna costruire un processo di partecipazione e di coinvolgimento che metta al centro la logistica e la sua ottimizzazione”.