Mafie in Veneto, Salemi (CpV) e Sbrollini (IV): “500 milioni alle aziende per sottrarle all’usura”

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«Cinquecento milioni di euro per le aziende, per salvare economia e lavoro contro la pressione delle mafie e una struttura di coordinamento regionale contro l’usura in Veneto» questa la proposta contro la diffusione della lanciata dalla consigliera regionale veronese Orietta Salemi (Civica per il Veneto), che alle prossime elezioni regionali sostiene come candidata presidente la senatrice vicentina Daniela Sbrollini (Italia Viva).

«Ho letto in questi giorni dati inquietanti sulla penetrazione delle mafie nel nostro Veneto e sulle azioni compiute dalle autorità. Una parte significativa degli interessi delle mafie in Veneto, non da oggi sappiamo essere legati all’usura e al finanziamento di imprenditori e commercianti in crisi di liquidità che non riescono ad accedere al credito delle banche. Ed è qui che deve iniziare per noi la battaglia contro le consorterie mafiose nella nostra Regione».

«Il soggetto su cui far leva sia Veneto Sviluppo, nell’ambito delle deleghe che già ha ricevuto per affrontare la crisi perché è l’Ente che ha competenze ed esperienza per erogare misure e accompagnare i piccoli-medi imprenditori potenziali vittime di fondi speculativi e di infiltrazioni criminali – spiega ancora Salemi -. Ritengo che la Regione, a fianco dello Stato, debba fare da garante pubblico per prestiti fino a 50 mila euro a imprenditore in modo da snellire la valutazione di credito da parte delle banche. Si rende necessario affiancare magistratura e forze dell’ordine e non lasciare soli gli imprenditori, in questo semplice modo: liquidità subito disponibile e uno sportello di supporto tecnico concreto per contrastare il sistema dell’usura. Due azioni concrete per ridurre i terreni di coltura delle mafie nell’economia veneta», conclude Orietta Salemi.

Un’analoga proposta arriva dalla candidata presidente di Italia Viva Daniela Sbrollini, che in un comunicato spiega: «Questo della penetrazione delle mafie in Veneto è uno dei problemi che per 25 anni la Lega (anche quando ha avuto per ben due volte un ministro dell’interno) ha lasciato rimanesse sotto traccia, sottovalutandone la portata anche in Regione – aggiunge Daniela Sbrollini – candidata presidente del Veneto per Italia Viva, PSI, civica per il Veneto. «Noi abbiamo deciso che non si può stare soltanto a guardare, servono azioni politiche concrete perché con la pesante crisi economica in atto i rischi di espansione delle mafie attraverso i prestiti e l’usura si moltiplicano».

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