Manifesto per l’Autonomia, secondo Zaia presto la elaborerà la Conferenza delle Regioni

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luca zaia roberto calderoli Attilio Fontana

Un manifesto dei principi condivisi che avvicini all’obbiettivo per l’Autonomia. Secondo il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, questo sarebbe il punto saliente emerso dai lavori della Conferenza delle Regioni tenutasi oggi.

Alla riunione ha ha partecipato l’assessore al Bilancio della Regione Veneto, Francesco Calzavara, ma i commenti sono stati affidati al governatore che parla di “un altro, positivo, tassello nel percorso verso l’autonomia differenziata. La conferenza delle Regioni ha fatto propria la richiesta di elaborare un manifesto per l’autonomia, una sorta di decalogo dei principi condivisi dalle regioni.

Una proposta che ho in prima persona avanzato all’assemblea la settimana scorsa, partendo dai valori della Costituzione: ringrazio la conferenza di aver aderito all’invito. Un simile documento è fondamentale come punto di partenza comune, una base per punti, dove una volta per tutte definiamo anche le condizioni minime dalle quali partire”, ha detto Zaia che, sin dall’insediamento del nuovo Governo preme insieme ad altri esponenti della Lega, romani e non, per il raggiungumento dell’obbiettivo, ricordando la promessa fatta dal ministro Roberto Calderoli (leggi qui). 

“Il documento – prosegue Zaia – non solo darebbe compattezza al lavoro in corso, ma sarebbe un’ulteriore occasione per sollevare il grande tema del regionalismo, in un Paese dove ancora tutto il processo del federalismo e dell’autonomia differenziata non si è ancora concretizzato. Ovviamente nel rispetto della tutela di tutti.

Un documento che confermi la volontà di non creare diseguaglianze e con l’obiettivo di interpretare fino in fondo anche istanze come, ad esempio, la definizione dei Lep, che potrebbero essere uno dei punti fondamentali.

Ma anche per ribadire che l’autonomia è un percorso di riforma che non va a danno di nessuno e nulla toglie; sia alla coesione del Paese, sia all’assetto di solidarietà che deve caratterizzare la riforma, che è prevista dalla Costituzione e non è certo un’invenzione partorita in un sottoscala”, ha concluso Zaia.