Marco Bortolan (FdI Vicenza) ci trasmette un appello “anti immondizia” del comitato della zona di Via Scalcerle, ignorata da GdV e Tva

335

_Caro direttore, scrivo a lei, oramai unico baluardo del giornalismo libero, indipendente e pluralista, che _fa del pluralismo informativo la propria bandiera da anni oramai. Un comitato di quartiere esasperato dalla situazione di degrado e sporcizia dovuta alla cattiva gestione del servizio di prelievo rifiuti, mi ha chiesto ed io l’ho assicurato, di fare da cassa di risonanza per richiamare l’attenzione dovuta al problema. Purtroppo come lei sai benissimo il “giornalino” locale è smaccatamente schierato a sostegno di Otello Dalla Rosa, per non parlare di TVA unica assente al comizio di Giorgia Meloni l’altro giorno.

Le chiedo, quindi, per rispetto di codesti cittadini di voler in qualche modo diffondere il comunicato stampa corredato di foto, a denuncia dello stato di abbandono e di incuria in cui versano i nostri quartieri… altro che Quartieri al Centro! La ringrazio anticipatamente per quanto potrai fare. Cordialità vivissime.

Avv. Marco Bortolan

Egregio avvocato, noi siamo sempre per dare le notizie, tutte le notizie anche quelle che raccontano realtà diverse da quelle altrove narrate e a prescindere di chi, singolarmente, ne trarrà vantaggio se a guadagnarci è la comunità più ampia dei cittadini di tutta Vicenza o, in questo caso, degli abitanti del quartiere di un candidato di Fratelli d’Italia Vicenza quale lei è ma che consociamo da tempo anche per il suo impegno di denuncia dei misfatti della ex Banca Popolare di Vicenza. Chiunque vinca, sappia che VicenzaPiù sarà sempre con i cittadini a prescindere dal loro credo e colore politico.Ecco quindi assolto il suo impegno con la nostra pubblicazione dell’appello deglia bitanti della zona di Via Scalcerle.

Il direttore

L'avv. Marco Bortolan con Giorgia MeloniLa raccolta differenziata non è solo un segno di attenzione per l’ambiente, ma soprattutto è un fattore di risparmio per il Comune che ha meno costi per i rifiuti da smaltire in discarica e per il cittadino che dovrebbe vedersi diminuire la Tassa sui Rifiuti in modo inversamente proporzionale all’incremento del conferimento virtuoso.
Se però questo meccanismo si inceppa in qualche sua componente, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: cumuli di spazzatura che debordano dai cassonetti, degrado, proliferazione di ratti e odori nauseabondi specie con l’approssimarsi della stagione estiva.
In questi casi, per nascondere le inefficienze degli amministratori locali, si preferisce addossare le responsabilità sul cittadino pigro piuttosto che incivile, e si minaccia l’applicazione di salate sanzioni, inattuabile e demagogica.
Immondizia nella zona di via ScalcerleMa perché mai il cittadino dovrebbe rovinarsi l’esistenza insudiciando le vie limitrofi alla propria dimora? Per quale dovrebbe rinunciare ad una riduzione della TARSU?
E’ di queste settimane la segnalazione in varie parti di Vicenza, di situazioni al limite dell’emergenza sanitaria, per il mancato prelievo dei rifiuti da parte della locale municipalizzata addetta allo smaltimento, al punto che un gruppo di cittadini residenti nei dintorni di Via Scalcerle (nella foto di copertina immondizia in Stradella Piancoli), stanco di restare inascoltato, si è costituito in Comitato per avere più voce in capitolo, poiché tale situazione si perpetua da settimane, senza un rimedio definitivo con interventi parzialmente risolutori e a singhiozzo.
Viene da chiedersi quindi dove stia la causa del problema, senza ricorrere al comodo alibi di addossare la colpa a fantomatici trasgressori provenienti dai comuni limitrofi.
Sul sito di AIM c’è una interessante applicazione che consente di individuare il cassonetto più vicino rispetto alla propria abitazione, per tipologia di rifiuto da conferire, consultando la quale si giunge alla seguente conclusione: i cassonetti sono dislocati in maniera irrazionale e in numero insufficiente, con alcune tipologie distanti anche diverse centinaia di metri dalla propria casa, e tutto ciò è un grosso disincentivo alla differenziata, a cui si aggiunge un prelievo da parte degli addetti che deve essere necessariamente razionalizzato.