È un’indagine condotta dai carabinieri della Stazione di Marostica, scaturita dopo la denuncia presentata da un imprenditore della ditta Comalat che lamentava continui ed inspiegabili furti di prodotti caseari.
Gli inquirenti, conducevano le indagini a 360 gradi, in modo da non escludere alcuna pista, sia interna che esterna alla ditta. Quindi, nel svolgere approfondimenti sul personale della ditta, i sospetti si concentravano su A.G., italiano cl. 68. Venivano a tal punto svolti servizi di pedinamento ed osservazione e ben presto, si capiva che qualcosa, non quadrava.
Per fare chiarezza sulle indagini, si decideva di sottoporre il sospettato ad una perquisizione veicolare, durante il tragitto di ritorno a casa al termine del lavoro. Intimato l’alt ed ultimato il controllo dei documenti, si chiedeva all’uomo di mostrare cosa ci fosse nel portabagagli della sua autovettura. Nascondendo a fatica la preoccupazione di tale richiesta, mostrava ai carabinieri alcune forme di formaggio. Non convincendo i militari con le spiegazioni fornite, si decideva di eseguire una perquisizione domiciliare nel suo domicilio di Marostica.
L’esito di tale attività di polizia giudiziaria, consentiva il rinvenimento di ulteriori 70 forme di formaggio, per un peso complessivo di circa 320 kg. A questo punto, vista la residenza lombarda del fermato, si delegava la perquisizione ai carabinieri competenti, che rinvenivano altre 33 forme di formaggio, per un peso di 100 kg circa. Il valore della merce recuperata si aggira sui 5.000 euro e presto, verrà riconsegnata al legittimo proprietario, che si è definito felice per il problema risolto.
L’uomo, veniva quindi denunciato in stato di libertà per furto aggravato e ricettazione.