Monitoraggio Covid Veneto settimana al 6 agosto, Luca Fusaro: 4.466 contagi (-3,4%) pari a 1.9% da 2.1%, decessi -66,7%, dati anomali vaccinati

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Scorcio area terapie Covid commissione sul
Scorcio area terapie Covid

Il monitoraggio settimanale dell’epidemia da Covid-19 in Veneto (qui tutte le analisi di Luca Fusaro su ViPiu.it, ndr) mostra i dati aggiornati al 6 agosto 2021 ore 17:00 (dati monitoraggio epidemia) e al 7 agosto 2021 ore 06:10 (dati vaccini).

Il trend dei nuovi casi è in diminuzione: 4.466 i contagi segnalati (-3,4%).

Trend settimanale dei nuovi casi

Aumenta il numero degli attualmente positivi da 11.927 a 13.386 (+12,2%). Dal picco del 28 marzo si è passati da 39.649 a 13.386 (-66,2%).

Il 98,8% dei casi attivi è in isolamento domiciliare, l’1,1% ricoverato con sintomi, lo 0,1% in terapia intensiva.

Dr. Luca Fusaro
Dr. Luca Fusaro

Si registrano 41 ospedalizzati in più (+37 i ricoverati con sintomi, +4 in terapia intensiva). In dettaglio, dal picco del 7 aprile, i posti letto occupati in area medica sono scesi da 1.720 a 142 (-91,7%), mentre quelli in terapia intensiva, dal picco dell’8 aprile, da 305 a 18 (-94,1%). Le persone in isolamento domiciliare, dal picco del 28 marzo, sono calate da 37.806 a 13.226 (-65%).

Nella settimana 31 luglio-06 agosto i decessi si riducono da 12 a 4 (-66,7%).

Trend settimanale decessi

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • nuovi casi settimanali: da 4.621 a 4.466 (-3,4%);
  • casi attualmente positivi: da 11.927 a 13.386 (+12,2%);
  • persone in isolamento domiciliare: da 11.808 a 13.226 (+12%);
  • decessi: da 12 a 4 (-66,7%);
  • ospedalizzati: da 119 a 160 (+34,5%);
  • ricoveri in terapia intensiva: da 14 a 18 (+28,6%);
  • pazienti ricoverati con sintomi: da 105 a 142 (+35,2%).

Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID

L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti scende da 95 a 92. I posti letto occupati in area medica sono il 2,4% (142 su 6.000), in terapia intensiva l’1,8% (18 su 1.000).

Incidenza settimanale per 100.000 abitanti

Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.

Testing

Il numero dei tamponi settimanali passa da 223.671 a 240.305 (+7,4%), in media 34.329 al giorno.

Tamponi settimanali

Tasso di positività

Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.

In Veneto il tasso di positività, calcolato sui tamponi, scende da 2,1% a 1,9%.

Tasso di positività settimanale

La diminuzione dei casi settimanali da 4.621 a 4.466 (-3,4%), nonostante l’aumento dell’attività di testing del 7,4%, significa che si è ridotta la circolazione del virus, come dimostra il calo del tasso di positività da 2,1% a 1,9%. Dei 13.386 casi attivi il 98,8% è in isolamento domiciliare. Aumentano gli indicatori ospedalieri: +35,2% di ricoverati in area medica e +28,6% in terapia intensiva, ma con un tasso di occupazione dei posti letto rispettivamente del 2,4% e 1,8%.

Vaccini

Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ? 12 anni che secondo la stima dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 4.374.306.

Al 7 agosto (aggiornamento ore 06:10), il 9,71% della popolazione over 12 è in attesa della 2? dose (n. 424.855), il 63,11% ha completato il ciclo vaccinale (n. 2.760.524), il 27,23% non ha ricevuto alcuna dose (n. 1.191.084), il 72,82% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.185.379).

Coperture vaccinali per fasce di età

Gli over 60 che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino risultano 132.901 (erano 127.526 il 31 luglio ore 06:10, dato anomalo in attesa di verifiche) su 1.470.682 (9,04%), 1.339.938 (erano 1.345.503 il 31 luglio ore 06:10, altro dato anomalo in attesa di verifiche) hanno ricevuto almeno una dose (91,11%), 1.299.451 hanno completato il ciclo vaccinale (88,36%), 40.487 sono in attesa della 2? dose (2,75%).

Coperture vaccinali per fasce di età

Gli over 60 che non hanno ricevuto alcuna dose sono così suddivisi: 0% degli over 90 (n. 0), 1,55% della fascia 80-89 (n. 4.622), 8,55% della fascia 70-79 (n. 42.303) e 14,08% della fascia 60-69 (n. 85.976). Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.

Dati vaccini 07 agosto ore 06 e 10

Si evidenziano anomalie riguardo il numero di persone senza alcuna dose nelle fasce 60-69, dove aumentano da 83.186 a 85.976, 70-79, da 40.235 a 42.303, 80-89, da 4.105 a 4.622.

Nella fascia 80-89 si riduce, stranamente, il numero dei vaccinati con ciclo completo (da 287.790 a 287.609), per gli over 90 da 66.857 (dato del 31 luglio ore 06:08) a 66.795.

Da sottolineare il problema nei dati degli over 90, infatti la somma delle percentuali dovrebbe dare 100% ed invece risulta 103,21%, di conseguenza anche le percentuali totali ne risentono (100,05%). La motivazione è che il numero di persone over 90 vaccinate con almeno una dose (69.278) risulta superiore al dato della popolazione residente che, secondo l’Istat, è pari a 67.121 al 1° gennaio 2021 (stima).