Morte di Davide Rebellin, Sbrollini (Iv) interroga il ministro Salvini

570
Davide Rebellin morte schiacciato dal camion
Davide Rebellin

La morte di Davide Rebellin è oggetto di una interrogazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. A firmarla è la senatrice vicentina Daniela Sbrollini di Azione-Italia Viva.

“Si chiede al ministro – è scritto nel testo – di sapere se nel luogo in cui è avvenuto l’incidente mortale di Davide Rebellin le telecamere situate nella zona sono state in grado di filmare adeguatamente il fatto e se la viabilità era adeguata per un traffico normalmente intenso, se la segnaletica era ben posizionata”.

E ancora: “Se non ritenga urgente una modifica del codice della strada, proposta da numerose organizzazioni, sulla scorta dell’esempio di altri Paesi, per imporre la distanza minima di 1,5 metri per il sorpasso laterale di un ciclista, che potrebbe limitare fortemente sia l’incidentalità sia le vittime”.

Le ultime richieste della interrogazione attengono prettamente a questioni infrastrutturali: “Se non ritenga necessario rifinanziare, anche per ragioni di sicurezza, il programma per la realizzazione di piste ciclabili urbane cancellato dall’esecutivo”.

Nella sua interrogazione, la senatrice Sbrollini premette che la tragedia che ha provocato la morte di Rebellin a Montebello Vicentino lo scorso 30 novembre ha delle forti analogie con quella in cui, nel 2017, perse la vita un altro famoso ciclista italiano, Michele Scarponi, morto a Filottrano mentre si allenava per il Giro d’Italia.

La Sbrollini, inoltre rimarca come per quanto fin qui emerso dalle indagini, l’autista avesse coscienza di quanto avvenuto, come avevamo riportato in un nostro resoconto sull’incidente (leggi qui).

Ma la questione è, in via generica, questa, secondo la senatrice: “Nel 2021, sulla base dei dati forniti dall’Aci, sono stati 15.771 gli incidenti che hanno coinvolto i ciclisti sulle strade italiane, con 207 vittime. Nella legge di bilancio presentata dal Governo al Parlamento risulta definanziato per 94 miliardi il fondo per la realizzazione di piste ciclabili urbane“.