Movimento 5 Stelle dice addio al capo politico: per i prossimi 3 anni la guida sarà il comitato direttivo composto da 5 persone

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Vito Claudio Crimi nella sua audizione sull'editoria presso la Commissione cultura della camera dei deputati
Vito Claudio Crimi nella sua audizione sull'editoria presso la Commissione cultura della camera dei deputati

Gli iscritti alla piattaforma Rousseau hanno dato il loro via libera definitivo alla nuova governance collegiale del Movimento 5 Stelle, dicendo addio alla figura del capo politico. Oggi alle 12 si è conclusa la votazione sul nuovo statuto, che ha visto prevalere i ‘sì’ nella misura dell’80% dei votanti, in particolare sulla introduzione di un Comitato direttivo composto da 5 membri, che avrà la durata di 3 anni e al cui interno, a rotazione annuale, sarà individuato chi svolgerà le funzioni di rappresentante legale.

La composizione di questo organo – così come stabilito dallo Statuto e dal regolamento di candidatura – prevede che ciascun genere sarà rappresentato per almeno i due quinti e che il numero dei portavoce presenti sarà limitato. Ad esempio, si legge in un post pubblicato sul Blog delle Stelle, “tra i principali requisiti di candidatura è previsto che potranno essere presenti all’interno del Comitato direttivo, oltre che esclusivamente gli iscritti prima del 30/06/2020, un massimo di due componenti per i parlamentari nazionali, un massimo di due membri di governo tra esponenti parlamentari ed extra parlamentari ed anche due parlamentari europei e/o due consiglieri regionali e/o due consiglieri comunali sui cinque membri, questo nell’ottica nella maggiore collegialità tra tutti gli organi istituzionali del Movimento 5 Stelle”. Inoltre i parlamentari nazionali, europei e i consiglieri regionali per candidarsi dovranno aver ottemperato agli adempimenti relativi alle rendicontazioni e le restituzioni previsti dal rendiconto. Sui 6 quesiti in media sono state espresse 11.514 preferenze.

La modifica approvata dagli iscritti elimina dallo Statuto del Movimento 5 stelle la figura del capo politico che ha visto negli anni in questo ruolo Luigi Di Maio prima e Vito Crimi poi come reggente e istituisce un nuovo organo di guida chiamato Comitato direttivo, che dovrà essere composto da 5 personalità scelte dall’assemblea degli iscritti per guidare il Movimento per i prossimi 3 anni. Da oggi dunque termina la reggenza della figura del capo politico e si avvia il percorso per la creazione di un organo collegiale che avrà il compito, come stabilito dalle modifiche dello Statuto, di definire la linea politica del Movimento 5 stelle insieme all’assemblea degli iscritti, oltre che amministrare le attività quotidiane del M5s, come la certificazione delle liste, la definizione delle candidature del Movimento in occasione delle consultazioni online su Rousseau prima di ogni tornata elettorale e decidere se modificare o meno l’attuale organizzazione territoriale del Team del Futuro”.

Lo si legge in un post firmato dall’associazione Rousseau e pubblicato sul Blog delle stelle al termine della votazione odierna sul cambio di statuto del M5s.

“In questa fase di transizione delicata e importante lavoreremo, quindi, come Associazione Rousseau per consentire agli iscritti di poter eleggere il prima possibile questo organo collegiale e definire così una guida politica legittimata dal basso che possa assumere le decisioni politiche e associative necessarie nell’immediato e fondamentali per consentire al MoVimento di poter costruire la sua strada per il futuro”, si legge in conclusione.

Fonte Public Policy