MPS cede a Quaestio sgr (Atlante II) le junior notes: completata cartolarizzazione di 24,1 miliardi acquisiti in totale a 4,3 mld (17.84%)

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Con l’annuncio odierno, che pubblichiamo di seguito, assume un significato evidente la “svalutazione” al 17.5 % del valore lordo delle sofferenze delle “quatto banche” (Etruria, Carife, Marche e Chieri) imposta da Banca d’Italia e che le portò al successivo default che ad alcuni piace chiamare “risoluzione“. Quaestio, confermando la centralità per i suoi fondi Atlante (II ma anche I) del business degli NPL ha acquisito da MPS 24,1 miliardi di sofferenze lorde a 4,4 miliardi, pari al 17,84%. Preveggenza di Bankitalia o prezzo target ottenuto passo passo con il via all’addio alle 4 banche? Il direttore


Banca Mps perfeziona la cessione a Quaestio sgr delle junior notes e deconsolida il portafoglio cartolarizzato

Banca Mps comunica che in data odierna è stata perfezionata con Quaestio Capital SGR S.p.A., per conto di Italian Recovery Fund (ex Fondo Atlante II), la cessione del 95%* delle junior notes di nominali 565 milioni di euro, relative alla cartolarizzazione del portafoglio di sofferenze del Gruppo Mps.
Tale operazione, facendo seguito alla cessione del 95%* delle mezzanine notes di nominali 847,6 milioni di euro, avvenuta il 9 gennaio 2018 sempre all’ Italian Recovery Fund, segna il completo raggiungimento degli obiettivi previsti dagli accordi sottoscritti con Quaestio Capital SGR S.p.A. il 26 giugno 2017, che prevedevano l’acquisizione da parte di quest’ultimo delle tranches mezzanine e junior della cartolarizzazione del portafoglio di sofferenze del Gruppo Mps entro il 30 giugno 2018.
L’operazione complessiva rappresenta la più grande cartolarizzazione mai fatta a livello europeo e
segna un passaggio significativo nel percorso, previsto dal Piano di Ristrutturazione 2017-2021,
approvato in data 4 luglio 2017 dalla Commissione Europea, di dismissione della quota prevalente
delle proprie sofferenze da parte del Gruppo Mps. La cessione delle junior notes, in aggiunta a
quella delle mezzanine notes e alla totale esternalizzazione delle attività di recupero del portafoglio, comporta infatti in pari data il deconsolidamento del portafoglio cartolarizzato, per un valore lordo pari a circa euro 24,1 miliardi (valore netto di euro 4,3 miliardi).
Relativamente agli impatti economici della cartolarizzazione e del deconsolidamento, si ricorda che gli stessi sono stati già contabilizzati nell’esercizio 2017.
* il 5% delle note junior e mezzanine è stato trattenuto dal Gruppo MPS ai fini del rispetto della ?retention rule