Naclerio delegato alla Polizia Locale, Selmo e Pupillo: “spettacolo tragicomico”

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Troviamo l’ennesima nuova delega “alla Polizia Locale” conferita al consigliere Naclerio ridicola e svilente, simbolo di una maggioranza sempre più allo sbando.

È uno spettacolo tragicomico quello a cui stiamo assistendo, con il Sindaco Rucco costretto a spezzettare le aree di intervento degli ambiti amministrativi per il solo bisogno di trovare un equilibrio per provare a navigare a vista. Tutto questo con serie ripercussioni e rallentamenti pericolosi per i tecnici e gli assessorati.

Il tema della sicurezza è stato il cavallo di battaglia di questa maggioranza tanto che il Sindaco ha voluto mantenere la delega nonostante i gravosi impegni in Comune e in Provincia. Perché questo ennesimo smembramento? Perché, se si ritiene il consigliere Naclerio meritevole di fiducia, non affidare a lui l’intero incarico?

Crediamo che ormai l’unico criterio per assegnare posizioni e nomine sia diventato il tentativo di sopravvivere e di arrivare faticosamente alla fine del mandato. Ricordiamo fra l’altro il trascorso per niente limpido del consigliere, tra i protagonisti dello scandalo dei post fascisti in campagna elettorale, con il Sindaco Rucco che -imbarazzato – ne aveva chiesto le dimissioni, sfiducia poi ribadita in Consiglio Comunale dall’allora capogruppo Siotto al momento del “cambio di casacca” e del passaggio di Naclerio in FDI. Ma quindi con quale logica si chiedono prima le dimissioni di un consigliere, poi lo si accusa di essere un voltagabana per avere cambiato gruppo consiliare e infine lo si premia affidandogli il delicato compito di seguire i rapporti con la Polizia Locale?

Siamo arrivati addirittura al paradosso di creare deleghe quantomeno fantasiose come quella all’”identità veneta”, pur di provare a contenere il malcontento montante all’interno della maggioranza. Senza contare deleghe fondamentali, che in un anno e mezzo hanno visto cambiare tre (se non quattro) responsabili come la mobilità, l’urbanistica, politiche giovanili. Una situazione che si ripercuote sulle Commissioni, alcune delle quali convocate solo per votare i nuovi Presidenti a seconda del nuovo rimpasto di deleghe.

Ormai tutto risponde alla sola logica della ricompensa e dell’equilibrismo politico, fra l’altro con situazioni francamente discutibili come quelle recentemente rese pubbliche sulle nomine in SVT e in IPAB, dove il discorso si allarga anche ai rapporti di amicizia personali della Giunta.

Ormai sembra quasi di essere in una brutta copia di alcune serie tv di successo, come l’americana House of Cards o l’italiana 1994. E’ invece, purtroppo, è soltanto la tristissima realtà dell’amministrazione vicentina.

Giovanni Selmo e Sandro Pupillo, consiglieri comunali di “Da adesso in poi”

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