Natale, libera nos a Dpcm: così Malo aggira i divieti e fa il mercatino

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Moreno Marsetti sindaco di Malo
Moreno Marsetti sindaco leghista di Malo sfida il Dpcm e organizza il mercatino di Natale

Sui social della pro loco di Malo, paesino del Vicentino reso noto dal grande scrittore Meneghello e oggi amministrato da un leghista musulmano, (in foto), è sponsorizzato il mercatino di Natale, dalle 7 alle 18, dal 13 al 20 dicembre. Ma non sarebbe vietato?

L’appiglio burocratico si trova a pagina 38 dell’allegato del Dpcm del 3 dicembre scorso, che regolamenta le attività di commercio al dettaglio su aree pubbliche «che si possono considerare ordinarie per la loro frequenza di svolgimento». Per il Comune di Malo, il mercatino di Natale rientra in quella casistica: «Lo facciamo ogni anno, quindi per noi è ordinario. Posso capire che sia interpretabile in diversi modi, il dubbio ce l’abbiamo, ma per noi è così». E dunque, con le parole dell’assessore alle Attività produttive del comune dell’Alto Vicentino, Matteo Golo, Malo si appresta a inaugurare quello a cui in molti, da Trento e Bolzano ma anche Verona o Vicenza, hanno rinunciato.

Le norme sono sembrate chiare a tutti nelle scorse settimane, tanto che persino nel sito del governo campeggiano tra le domande frequenti i divieti scritti nero su bianco per i mercatini di Natale considerati «attività a carattere commerciale di natura fieristica» e per questo vietati in seno ai diktat del Dpcm che causa pandemia da Covid-19 impedisce di svolgere «sagre, fiere di qualunque genere o gli altri analoghi eventi».

«Ma il nostro non è una fiera, bensì un mercato come quello settimanale – spiega l’assessore – ho letto il provvedimento del governo e abbiamo contattato tutti i responsabili di polizia locale e dirigenti comunali: non facciamo nulla che non sia previsto dalle norme. Non so quali valutazioni abbiano fatto le amministrazioni di altre città ma penso che come in molte cose c’è sempre chi parte per primo. Per noi si tratta della volontà di cercare di creare un po’ di normalità».

Dunque il mercatino, organizzato dai volontari della Pro Malo, è previsto le prossime due domeniche in piazza Zanini, dove arriveranno 15 bancarelle di espositori con gastronomia, pure il Babbo Natale e prodotti di hobbistica e artigianato locale. E anche questa è una discrimine: «Non saranno commercianti e venditori puri – afferma il presidente della Pro Malo, Giuseppe Turrone – e dunque la considero un’attività diversa dai grandi mercatini che si allestiscono altrove».

L’evento, pubblicizzato sulla pagina Facebook della stessa Pro loco, al momento è confermato, anche se dal Comune precisano che «la disdetta può arrivare da un momento all’altro, anche il giorno prima, e tutti gli espositori sono già informati di questa possibilità». Infatti in prefettura a Vicenza hanno già preso in mano il caso: «Siamo in attesa di ulteriori informazioni dal Comune – fa sapere il vicecapo di gabinetto di Palazzo Nievo, Riccardo Stabile – e poi faremo le dovute valutazioni».

Quel che è certo è che, se si farà, le misure di sicurezza saranno quelle di un classico mercato settimanale e quindi percorsi di entrata e uscita separati e monitorati, termoscanner, controllori per il rispetto delle norme anti-contagio e gel igienizzanti. «Ci siamo attrezzati al meglio – spiega Turrone – anche perché solo chi si mette in moto poi è pronto per allestire un’attività come questa. Faremo solo ciò che sarà possibile fare ma siamo fiduciosi di poter portare in piazza il mercatino».

Gianmaria Collicelli sul Corriere del Veneto