Navalny, la denuncia: “Non si trova agenzia funebre per i funerali”

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Molte sedi in Russia si rifiutano di ospitare la cerimonia d’addio per Alexei Navalny. La squadra del dissidente morto in carcere ha chiamato da ieri “la maggior parte delle agenzie funebri private e pubbliche, dei siti commerciali e delle sale funebri”, ha riferito la portavoce, Kira Yarmysh, dell’oppositore russo morto il 16 febbraio in una colonia penale all’età di 47 anni.

Alcuni locali affermano che i loro spazi sono occupati mentre altri si rifiutano di menzionare il nome di Navalny, ha scritto su X. “In un posto ci è stato detto che alle agenzie funebri era vietato collaborare con noi. Dopo una giornata di ricerche, non abbiamo ancora trovato la sala per la cerimonia”.

“Non ne so nulla. Non ho nessuna informazione” ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, su un presunto scambio di prigionieri che avrebbe visto coinvolto anche Navalny. E, dopo le notizie diffuse dall’entourage dell’oppositore, sulla presunta mediazione dell’oligarca russo Roman Abramovich, il portavoce del Cremlino ha invitato a chiedere direttamente a lui come riporta l’agenzia russa Interfax.

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