Oss abbandonati, categoria manifesterà a Roma al Ministero della Salute

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Operatori Socio Sanitari OSS abbandonati
Operatori Socio Sanitari (OSS) come gli infermieri?

Il 12 dicembre è in programma un sit-in sotto il Ministero della Salute nel corso del quale gli Oss chiederanno al ministro di non essere abbandonati.

Si tratta della seconda tappa della campagna “Salviamo la professione dell’operatore socio sanitario” promossa dalle sigle sindacali riunite nella Federazione Migep Oss e Shc Oss.

“Gli operatori socio sanitari – dicono in un comunicato stampa – vivono quotidianamente situazioni di disagio tra operatori che lavorano in diversi contesti operativi. Uniti saranno presenti sotto il Ministero della Salute, metteranno sulla bilancia temi che riguardano tutta la professione indipendentemente da dove operano, rafforzando le richieste di ognuno.

Dall’applicazione della nota 122183 del 29 marzo 2022 per gli Oss delle carceri e Rsa per strutturare in via stabile il servizio prestato, dagli stipendi sottopagati nelle Rsa, terzo settore, pubblico e privato, turni arbitrari, mobbing, problemi di sicurezza, formazione nuova figura, carenza di personale.

Saranno presentati al ministro e ai vertici della politica i punti cardine attraverso una piattaforma di riconoscimento della professione dimenticata da norme.

La scelta troppo spesso è la rassegnazione allo sfruttamento, divisione, tutto questo perché gli Oss si sentono abbandonati, con il bisogno di dare un valore alle loro attese in una sanità che si sta sgretolando a causa di una politica che sta svendendo il sistema sanitario pubblico e territoriale.

Con la campagna #Salviamo la professione dell’operatore socio sanitario, si cerca di cambiare le cose dall’alto, poiché non deve più esserci lo spazio per permettere che si verifichino gli abusi, disoccupazione, sfruttamento.

Tutto questo non è normalità, si vuole con la giornata del 12 dicembre ricordare alla politica l’importanza fondamentale della formazione professionale, un diritto di avere un posto stabile, poiché questa professione è al centro della sanità, sia nelle strutture pubbliche, private, carceri, scuole, territorio. La sua attività lavorativa è orientata al soddisfacimento dei bisogni primari delle persone e a favorire il benessere e l’autonomia delle stesse. Il peso maggiore dell’assistenza va proprio a ricadere sull’operatore socio sanitario”.