Passo avanti per l’Alta Velocità a Vicenza, ma servono i “schei” da Roma

152
Tav, treni veloci
Tav, treni veloci

“Oggi è stato fatto un passo avanti determinante per la realizzazione dell’Attraversamento di Vicenza nell’ambito della tratta Verona-Padova alta velocità ferroviaria Torino-Milano-Venezia. Mentre molti parlano, la Regione lavora cercando e trovando concretezza e facendo squadra con il territorio”. Così l’Assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Veneto Elisa De Berti commenta in un comunicato gli esiti dell’incontro, svoltosi oggi, con i Comuni di Altavilla Vicentina, Creazzo, Sovizzo, Torri di Quartesolo e Vicenza per il conseguimento della necessaria intesa sulla localizzazione delle opere nell’ambito del progetto preliminare del secondo lotto funzionale dell’Alta Velocità, denominato “Attraversamento di Vicenza”.

“Formalizzeremo questo passaggio con un atto di Giunta – sottolinea l’Assessore – necessario a sancire l’Intesa Stato-Regione in ordine alla localizzazione dell’opera, propedeutico alla chiusura dell’iter approvativo del progetto preliminare in virtù del quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti formulerà la proposta di approvazione del progetto al Comitato Interministeriale per la programmazione economica (CIPE). E’ un’opera gigantesca che sarà utilissima non solo a Vicenza, ma per tutto il Veneto – conclude l’Assessore – sulla quale, passo dopo passo, le caselle stanno andando tutte al loro posto”.

Il provvedimento del CIPE chiuderà un iter che, nel corso degli anni, ha avuto uno sviluppo procedurale e progettuale complesso, e andrà ad aggiungere un altro importante tassello al pieno e funzionale completamento della nuova linea AV/AC Torino-Milano-Venezia, infrastruttura ferroviaria strategica da tempo considerata dalla Regione del Veneto di fondamentale importanza per risolvere i problemi di mobilità del territorio, in grado di assicurare una significativa riduzione dei tempi di percorrenza, l’alleggerimento della rete ordinaria, l’incremento della qualità e dell’affidabilità del servizio offerto.

“Nello specifico – spiega la Regione –  il progetto che interessa territorialmente i comuni di Altavilla Vicentina, Creazzo, Sovizzo, Torri di Quartesolo e Vicenza definisce l’ingresso e l’attraversamento del territorio della Città di Vicenza da parte della linea AV/AC in affiancamento alla linea storica. In estrema sintesi il progetto preliminare del “2° Lotto funzionale “Attraversamento di Vicenza” contempla la realizzazione dei seguenti principali interventi: tratto di nuova linea AV/AC fino alla stazione centrale di Vicenza; interventi sulla linea storica al fine di consentire l’affiancamento della linea AV/AC; Realizzazione della nuova Fermata Fiera”  che, aggiungiamo noi, è sicuramente interessante da un punto di vista commerciale, “interventi nell’ambito della stazione centrale di Vicenza; nuova linea di Trasporto pubblico locale TPL (con bus elettrici) della lunghezza complessiva di circa 12 km dalla nuova fermata Fiera fino alla località Camisano”. Questo aspetto, aggiungiamo sempre noi, potrebbe interessare ed essere utile ai vicentini forse ancora di più del Tav in quanto tale. Insomma Vicenza e provincia vogliono salire sulla carrozza del Tav per potenziare il trasporto pubblico locale. E del resto rimane un punto cruciale che questa grande opera non serva solo per “trasportare mozzarelle”, come diceva Grillo, ma renda più facile la vita di studenti e lavoratori pendolari ed eventualmente più accessibili le tante belle zone del Veneto ai turisti.

Però c’è un però. “Il prossimo passo – ha infatti chiosato l’Assessore regionale – è che il Governo faccia la sua parte e finanzi interamente l’opera”. Insomma, noi Veneti vogliamo l’autonomia prima di subito, ma non possiamo finire il Tav senza i “schei” da Roma, circa 650 milioni da aggiungere ai 150 già stanziati per arrivare al costo finale di 805.

L’incontro è stato commentato anche dal sindaco e presidente della provincia di Vicenza, Francesco Rucco, che ha annunciato un nuovo incontro per “discutere della tratta ad est Vicenza-Padova, in modo da non perdere tempo e farci trovare pronti con le migliori soluzioni possibili”. Ma anche qua servono i schei: “il Governo deve garantire le risorse economiche necessarie oggi non previste per il tratto est”.