Permessi retribuiti per amministratori locali: Consiglio Veneto approva Progetto di legge

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Nicola Finco dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta

Permessi retribuiti per i componenti degli organi esecutivi degli enti locali: ok oggi dal Consiglio veneto al Pdl statale.

Nel corso della seduta odierna il Consiglio regionale del Veneto ha infatti approvato all’unanimità il Progetto di legge statale n. 8, primo firmatario e relatore in Aula il Vicepresidente dell’assemblea legislativa Nicola Finco (Lega-LV) – correlatore, il Capogruppo del Partito Democratico Giacomo Possamai – volto alla modifica del TUEL, il Testo unico degli Enti locali, ovvero il D. Lgs. n. 267/2000, in materia di permessi e licenze a beneficio degli amministratori locali.

In particolare, come ha ricordato anche il Vicepresidente Finco, la proposta di modifica mira a introdurre un nuovo comma all’art. 79 del TUEL e a modificarne l’art. 80, e ciò al fine di estendere ai Consiglieri comunali, circoscrizionali e di municipalità i permessi retribuiti dei componenti degli organi esecutivi degli enti locali.

Nel dettaglio, e in sintesi, sarebbe riconosciuto il diritto del Consigliere di astenersi dal posto di lavoro (prevedendo la retribuzione delle assenze dal servizio) per 3 ore al mese fino a un massimo di 12 ore per ogni delega affidatagli dal sindaco con decreto, che si aggiungerebbero alle 6 ore che verrebbero riconosciute nel caso in cui lo stesso Consigliere ricopra i ruoli di Vicepresidente del consiglio comunale, Presidente di Commissione oppure Capogruppo consiliare.

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Nicola Finco dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta

“Molto impegno e responsabilità, minima retribuzione e sempre meno tempo a disposizione da far coincidere con il lavoro e la famiglia. Nei Comuni sono sempre meno le persone che desiderano fare gli amministratori locali. La buona volontà e il senso civico a volte non basta, di questi tempi è anche difficile far coincidere gli impegni con il lavoro quotidiano. Per questo motivo ho deciso di presentare un progetto di legge per concedere tre ore di permesso al mese ai Consiglieri comunali dei piccoli Comuni che hanno una delega dal sindaco, così da permetter loro di svolgere le funzioni di mandato. Auspichiamo che la proposta legislativa che è stata votata all’unanimità dal Consiglio regionale venga accolta all’interno della modifica del Testo Unico degli enti locali”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Nicola Finco dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, che commenta il progetto di legge di cui è primo firmatario.

Nessuna maggiorazione di indennità o gettone di presenza, ma un bene prezioso per chi vuole fare attività pubblica e lavorare bene per i propri cittadini: un po’ di tempo. In questo modo si vuol dare la possibilità agli amministratori comunali di svolgere al meglio il proprio lavoro, in base alle proprie deleghe e funzioni. E’ infatti sotto gli occhi di tutti – spiega il vicepresidente – cosa sta accadendo nei Comuni: sono sempre meno le persone che intraprendono la carriera di amministratori, e non perché manchi la passione. Molte responsabilità, minima retribuzione e infinito impegno di tempo richiesto. Questo vale per soprattutto per i consiglieri comunali, che percepiscono un minimo gettone di presenza in Consiglio e nelle Commissioni, irrisorio, con strutture di supporto sottodimensionate, così il tempo libero non basta all’esecuzione delle loro funzioni.

Proprio i consiglieri comunali – aggiunge il consigliere – spesso si vedono assegnare deleghe che per mancanza di tempo non riescono a seguire adeguatamente. Il tutto esponendosi a critiche, cittadine e mediatiche. Il rischio concreto è che tra qualche anno nessuno voglia più avere incarichi nei Comuni. Per questo motivo ho ritenuto doveroso permettere che i consiglieri comunali possano dedicare del tempo alle proprie deleghe, all’attività per la quale sono stati eletti democraticamente dai cittadini. Il progetto di legge riconosce il diritto del Consigliere comunale e circoscrizionale di assentarsi dal posto di lavoro per un massimo di 3 ore al mese per ogni delega conferitagli dal sindaco tramite decreto, fino ad un massimo di 12 ore mensili. Nel caso in cui lo stesso consigliere ricopra l’incarico di: vicepresidente del Consiglio comunale, presidente di Commissione oppure di Capogruppo consiliare, sono previste altre sei ore al mese, per un totale massimo di 18 ore mensili”, conclude Finco.

La proposta di modifica del TUEL potrebbe supportare in maniera concreta chi si affaccia per la prima volta sul mondo dell’amministrazione locale, in particolare le giovani generazioni che molto spesso devono affrontare ulteriori difficoltà concernenti la ricerca di un’occupazione, motivazioni che sono state appoggiate, con sfumature diverse, anche dal correlatore Possamai, dal Consigliere di Lega-LV Stefano Giacomin, dalla Capogruppo de il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel, dal Consigliere del Partito Democratico Jonatan Montanariello, dal Consigliere di Forza Italia Alberto Bozza, dal Capogruppo di Fratelli d’Italia Enoch Soranzo e dal collega Lucas Pavanetto, che ha proposto, rispetto al testo originario, l’estensione dei permessi in argomento alle municipalità; la Capogruppo del Movimento 5 Stelle Erika Baldin, inoltre, ha auspicato il costante monitoraggio dell’iter parlamentare relativo alle Proposte di legge statali approvate dal Consiglio veneto.