Preti pro-clandestini in chiesa? Contra Tenebras: ?blasfemia comunista?

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?Guardatevi dai falsi profeti – scrive in un comunicato l’associazione culturale Contra Tenebras – i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie uva dalle spine o fichi dai rovi? Così, ogni albero buono produce frutti buoni; ma l’albero cattivo produce frutti cattivi?. Così recita il brano del Vangelo. È da associare alla china involutiva intrapresa dalla chiesa cattolica in questi ultimi anni. 
Non è un mistero che la blasfemia comunista si sia affermata già da molto tempo anche dentro i seminari che hanno formato e che formano tuttora i sacerdoti. Solo così è spiegabile la terribile vicinanza di pensiero dei sacri muri con l?apparato politico di sinistra. La lettura del comunicato pro-clandestini, fatta in alcune celebrazioni domenicali, tra le quali quella del duomo di Malo, ne è dimostrazione, ultima solo in ordine di tempo. E nelle stesse ore in cui a Malo la polemica infuriava si è venuto a sapere che un prete veronese si è sposato alle canarie con ? il suo amico. Dunque questi sono i frutti, che sono da abbinare ai casi di pedofilia o di condotte morali incresciose che di volta in volta emergono dalle nostre parrocchie, dai nostri oratori, dai nostri patronati. Un sinistro sigillo è stato posto nella diocesi di verona che sembra proclamare il predominio della materia sullo spirito, della terra sul cielo. Ciò è apostasia, abbandono della fede. Mi aspetto un risveglio dei pochi veri fedeli e dei pochi veri sacerdoti rimasti che prendano e rimettano nella giusta corrente la direzione della Grande Nave varata da Cristo che ora si trova nella tempesta più tremenda della sua storia, sbattuta dall?idiozia post-comunista che vuole affermare il diritto alla sodomia e il diritto all?immigrazione.