Tav e Vicenza, la versione aggiornata di sinistra e destra

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Una volta di sinistra era difendere l’ambiente e pensare a uno svillupo sostenibile, mentre la destra pensava solo ai soldi e agli affari dei “padroni”. Oggi leggiamo due frasi sul progetto Tac Tav a Vicenza dopo la richiesta dell’amministrazione Rucco di rivederne alcuni passaggi. La prima dice: «(Abbandonare la corsia dedicata al filobus)… significa mettere in discussione 19 milioni già deliberati per l’acquisto di nuovi mezzi ma più complessivamente sono più di 44 i milioni destinati allo sviluppo della linea di mobilità elettrica dedicata. Senza contare il resto del progetto Alta Capacità che vale per Vicenza più di 800 milioni ma anche tanti lustri di lunghe e faticose discussioni…»

La seconda afferma: «…ci sta a cuore procedere, ma con consapevolezza e, magari, con la possibilità di verificare se ci sono ancora spazi di manovra per assicurare il più possibile le tutele ambientali e strutturali che un’opera così imponente potrebbe mettere a rischio. La domanda che ci siamo posti è se sono state considerate tutte le possibilità per contenere al minimo l’impatto sulla città…».

Se ancora non avete deciso cosa è di sinistra (la città?) e cosa è di destra (gli affari?) sappiate, prima di tirare le vostre conclusioni, che la prima frase è di Otello Dalla Rosa a nome della sua coalizione, la seconda di Francesco Rucco, a nome della maggioranza che, sarà un caso?, sottolinea le sue «preoccupazioni che sono, soprattutto, di tutela della città che ha deciso di cambiare rotta»…