Processo BpVi Sorato, per i giudici di Vicenza “non c’è impedimento”: sfrecciava in autostrada guidando una Maserati e ha mentito a periti

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periti processo Sorato BpVi Moreschi e Cinque
periti processo Sorato BpVi Moreschi e Cinque

L’ex dg della Banca Popolare di Vicenza Samuele Sorato, la cui posizione era stata stralciata dal processo principale per il crac dell’ex istituto di credito con imputati Zonin e altri ex dirigenti, non è impedito a partecipare al processo. Lo ha stabilito oggi 19 maggio il collegio giudicante composto da Chiara Cuzzi presidente, Giulia Poi e Claudia Molinaro giudici a latere, fissando già le tre prossime udienze. La presidente Cuzzi ha dichiarato Sorato “assente”, in quanto non impedito, per l’udienza di oggi. Dopo aver ascoltato di nuovo i periti prof. Carlo Moreschi, docente di Medicina Legale presso l’Università di Udine, e il dr. Antonio Cinque, chirurgo libero professionista e considerando in particolare alcuni dettagli quali il rinnovo della patente avvenuto il 13 giugno, il fatto che la guardia di finanza lo abbia visto guidare da solo la sua Maserati sfrecciando anche ai 190 Km/h in autostrada e facendo rifornimento, che abbia riferito un fatto non vero ai periti, cioè di non aver più effettuato visite mediche per paura del Covid quando invece ne ha avuta una oncologica il 18 gennaio 2021 e si è recato poi più volte in pronto soccorso, il collegio ha osservato che evidentemente i sintomi non gli impediscono di uscire e non c’è evidenza clinica di malattia. È stata quindi negata la richiesta della difesa, avvocati Pinelli e Berardi, di un rinvio per legittimo impedimento.

La cronaca dell’udienza del 19 maggio

Dopo il colpo di scena del pm Pipeschi che rivelava che Sorato era stato visto guidare l’auto a forte velocità in autostrada anche sotto la pioggia, la presidente Cuzzi aveva stabilitto che i periti ne tenessero conto e si esprimessero di nuovo. Per il prof. Moreschi per quanto riguarda la parte sanitaria non c’è nulla di nuovo, le conclusioni sono le stesse cioè l’incapacità a partecipare a tutto il processo. La partecipazione alle udienze è un problema duplice: fisico e psichico; ma il perito non esclude una partecipazione occasionale.

Secondo i periti, per quanto riguarda la sindrome da stress e deficit di attenzione, il solo fatto di guidare la macchina non dimostra di non avere questi sintomi. L’avvocato di parte civile Michele Vettore chiede se Sorato sarebbe in grado di assistere al processo da casa in videoconferenza. “Dalla parte fisica sì – rispondono i periti – dalla parte psicologica è sempre stress, ma sono elementi soggettivi.

La perizia ha avuto una cronologia criticabile secondo il pm Pipeschi perché i periti si sono basati su quanto detto dall’imputato e basta. Tesi poi contestata fortemente dall’avvocato Berardi. Secondo Pipeschi c’è stato un “problema enorme di lealtà processuale, cioè Sorato non vuole farsi processare, ha nascosto ai periti la visita oncologica del18 gennaio 2021. La situazione è imbarazzante – aggiunge Pipeschi – c’è una discrasia tra le condizioni descritte dai periti e l’attività svolta da Sorato; non c’è un impedimento assoluto: se interloquisce con i suoi avvocati e guida ai 170 in autostrada anche sotto la pioggia può anche affrontare il processo”. Per la difesa i periti hanno svolto il loro lavoro regolarmente confermando l’impedimento e l’unico elemento nuovo è la guida dell’auto, avvenuta tre volte in tre mesi. Sorato secondo Pinelli e Berardi si è messo alla guida a suo e altrui rischio e pericolo, nonostante non ne fosse in condizione, ma ciò non significa che possa affrontare un processo di tale portata.


Qui le udienze del processo Sorato


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