Non visibili al pubblico le 14 opere d’arte confiscate ad Andrea Ghiotto e custodite al Chiericati

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Uno dei quadri ora al Chiericati confiscati ad Andrea Ghiotto
Uno dei quadri ora al Chiericati confiscati ad Andrea Ghiotto

Questa mattina i finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, in esecuzione del dispositivo della Corte d’Appello di Venezia, hanno trasferito 14 sono opere d’arte contemporanea (nella foto uno dei quadri) confiscate (ad Andrea Ghiotto, ndr) nell’ambito di un’indagine sulla concia, dalla caserma Fin. Attilio Pumpo, M.A.V.M., dove erano custodite, al museo civico di Palazzo Chiericati, luogo ritenuto più idoneo in attesa di indicazioni da parte dell’autorità giudiziaria.

L’iter che ha portato le opere , tra cui quadri, in custodia al museo cittadino è stato lungo e complesso, tanto che ad attenderle al Chiericati era presente stamattina il comandante provinciale colonnello Crescenzo Sciaraffa, accompagnato dal maresciallo capo Bruna Cocurullo e dal maresciallo Fabio Meta, che le ha idealmente consegnate al sindaco Francesco Rucco e al dirigente comunale del settore cultura Mauro Passarin.

Le opere e i quadri sono attribuibili ad artisti contemporanei di nota fama e la loro valutazione complessiva supera i 200 mila euro.

Si tratta tra quadri ed altre opere di: un’idropittura di Gastone Biggi, pittore romano di fama internazionale, un olio su tela di Mark Kostabi, pittore e compositore statunitense, due accumulazioni, un’inclusione e una scultura del francese Armand Pierre Fernandez, meglio noto come Arman, tre sculture dell’artista Paola Epifani, conosciuta con lo pseudonimo Rabarama, due dipinti su tela di Marco Lodola, un’opera realizzata con tecnica mista su carta di Jacques Villegré, artista francese, una serigrafia su carta di Mimmo Rotella ed infine una stampa su concessione eseguita dall’artista Dan Breus.

Le opere non saranno visibili al pubblico.