“Quando tutto è perduto, tutto è possibile” – scrivono nella nota sulla linea Tav Tac che pubblichiamo Ciro Asproso e Leonardo Nicolai di Coalizione Civica Vicenza per Possamai sindaco -. Questa frase di uno scrittore americano, mi è tornata alla mente dopo aver appreso dall’ultima trovata di Cicero: una bretella ferroviaria che si stacca dalla Vicenza- Schio e sottopassa la A 31 per poi ricongiungersi nei pressi di Lerino.
Che il vulcanico Claudio ne sforni a getto continuo non stupisce più nessuno, ma che il sindaco Rucco e persino il ministro Salvini gli diano credito, è il segno più evidente del loro grado di disperazione.
Anche ammettendo che RFI accetti di inserire Vicenza tra i nodi ferroviari (cosa sempre negata fino ad oggi) restano da capire un bel po’ di cosette: qual è il costo della nuova bretella, come si inserisce la galleria in’area a elevata pericolosità idraulica, come si convincono gli amministratori di Torri di Quartesolo e, non da ultimo, come si ammansiscono i proprietari dei terreni? Poiché un conto è l’esproprio lungo l’asse della ferrovia, altro è l’attraversamento delle aree rurali, come ci insegna il mancato prolungamento di Via Aldo Moro.
Insomma, noi pensiamo che il sindaco uscente non possa comportarsi come un dilettante alla Corrida e che non sia ammissibile, per chi ricopre un ruolo istituzionale, avanzare una nuova ipotesi progettuale prima di interpellare IRICAV DUE, a cui è affidata la progettazione e realizzazione dell’infrastruttura Tav/Tac.
A due giorni dal voto si rischia di cadere nella farsa, poiché un sindaco uscente dovrebbe appellarsi alla bontà del lavoro svolto, invece di gettare fumo negli occhi dei possibili elettori.
Ciro Asproso
Leonardo Nicolai
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