Quarto Congresso nazionale di Meritocrazia Italia a Roma: video totali e spunti degli interventi dei numerosi relatori “top” intervenuti

1983

È partito oggi, 21 ottobre, alla presenza di Adnkronos e ViPiu.it, e “guidato” dal suo geniale presidente, Walter Mauriello, il quarto congresso nazionale di Meritocrazia Italia di cui proponiamo di seguito la diretta (poi trasformata in video permanenti) dalle 10 in poi arricchita con gli spunti forniti degli interventi dei numerosi e relatori “top” intervenuti: politici, imprenditori e startupper, analisti, filosofi (uno su tutti Massimo Cacciari)…

E poi molti dirigenti dell’associazione, non più solo avvocati ma figure provenienti da vari settori e molti giovani, a cui Mauriello sta “cedendo”, progressivamente (e intelligentemnte), la ribalta per non identificare il suo movimento solo con la sua “ieratica” figura.

Le sintesi scritte di quanto oggi ascoltato sono riportate al massimo possibile per il “povero” cronista che vi scrive, presente e supportato a distanza da un più che valido collaboratore, ma era impossibile citare le affermazioni, le tesi e gli spunti di tutti per cui la completezza può essere trovata solo nei singoli, interessantissimi video.

Se i relatori vorranno sottoporci i loro interventi in maniera organica me li inviino all’indirizzo (direttore@vipiu.it), vedrò di riportarne, con l’aiuto della redazione, il maggior numero possibile e, per lo meno, i più interessanti per la loro scrittura che, fin d’ora, chiedo che sia il più sintetica possibile e adatta al web.

La nostra cronaca, invece,  è stata scritta in tempo reale ed è lunga ma solo perché ha provato a riferire la giornata nel suo complesso.

Introduzione temi congressuali e 1°CORNER – ore 9:3O “Energia non distruttiva

Video in copertina

La Cultura della Partecipazione

Social…ità – virtual zone & professioni”, “Il Programma di Governo: la politica della stabilità” e Le “puntualizzazioni” del presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello

Introduzione temi congressuali

E’ toccato ad Alessandra Magnabosco, vice presidente di Meritocrazia Italia il compito di aprire il congresso 2022 dell’associazione che ha l’obiettivo della democrazia partecipativa, come deciso dal direttivo.
“La politica fatta nelle aule del parlamento non è sufficiente alla ricostruzione di una società ammalata di indifferenza. Si perde di vista la dimensione partecipativa della società: la qualità della nostra società dipende dall’impegno individuale. Non è più differibile un impegno verso le categorie in affanno e le realtà locali” ha detto la vice presidente.
“Il titolo di questo congresso parla di fallimento della politica del consenso – ha aggiunto la vice presidente Magnabosco – durante questa giornata parliamo di partecipazione, energia, professioni e incidenza dei nuovi sistemi di comunicazione sulle dinamiche lavorative e concluderemo con la politica della stabilità. E’ giunto il momento di cambiare rotta, di osare: ci aspettiamo una capacità progettuale imponente. L’analisi finale del presidente ci dirà in che direzione andremo sapendo che ciò che non ha prezzo e non comporta sacrificio, non porta cambiamento. Porteremo avanti questo progetto con la consueta modalità di studio e pragmatismo. Meritocrazia Italia è e sarà sempre la voce di coloro che rischiano di non averla. Saremo le sentinelle come siamo stati in questi anni”

Energia non distruttiva. Il corner di Meritocrazia Italia dà risposte sulla congiuntura energetica che stiamo vivendo

Tanta energia, ma non distruttiva, come recitava il titolo del primo corner, l’ha portata sul palco del palacongressi Elisabetta Scataglini accompagnata dall’ingegner Renato Ciampa, l’avvocato Paolo Del Vecchio di Arera e Giorgio Borgettino.
“Famiglie e imprese sono allo stremo – ha premesso Elisabetta Scataglini – La situazione è così drammatica?”.
Ed rispondendo l’avvocato Paolo Del Vecchio è partito dall’energia non distruttiva. “Dobbiamo riflettere sul fatto che l’energia fossile è fonte di guerre e tensioni in generale sul piano ambientale, mentre abbiamo a disposizione fonti rinnovabili, e quel cambiamento che di solito abbiamo visto compiersi in 50 anni ora lo vediamo accelerare. Gli aumenti ci saranno ma probabilmente non ci sarà quell’aumento devastante paventato. Arera collabora con il Governo ed abbiamo influito sul decreto sostegni ter per l’estrazione delle rendite da fondi rinnovabili, con un migliaio di ricorsi al Tar solo in Lombardia, ma noi abbiamo risposto che quando c’è l’utilità sociale deve prevalere rispetto all’utilità d’impresa in momenti come questi. Siamo intervenuti sul decreto legge aiuti bis sulla possibilità di variazioni unilaterali. Stiamo lavorando sul passaggio dalla tutela al libero mercato. Insomma di lavoro ce n’è per tutelare i cittadini e su questo si sta muovendo con sanzioni specifica l’antitrust.
Le autorità indipendenti fanno regolazione, sono ruoli tecnici, che intervengono in maniera quasi chirurgica anche su voci piuttosto oscure”.
Compito dell’ingegner Renato Ciampa è stato quello di inquadrare la crisi energetica e la transizione ecologica: inconciliabili o opportunità? chiedeva Elisabetta Scataglini.
“Il raggiungimento dell’equilibrio di sostenibilità è fondamentale – ha spiegato l’ingegner Ciampa – nel 1927 eravamo poco più di due miliardi di persone, ora sulla Terra ce ne sono quasi otto miliardi. L’impronta ecologica che lasciamo è troppo profonda, dato che per soddisfare in equilibrio quanto consumiamo ora ci vorrebbero altri due pianeti e mezzo. E ciò non è sostenibile. Nel 1927 si andava a lavare i panni al fiume e non c’era l’acqua corrente in molte abitazioni. Se in 8 miliardi di euro dovessimo tornare al fiume, quanto grande dovrebbe essere questo fiume?”.
La risposta è secondo l’ingegner Ciampa l’economia circolare e superare il concetto di proprietà verso un concetto di possesso.
L’accento sulla transizione ecologica e cosa significa l’ha messo Giorgio Borgettino che ha spiegato come “noi non facciamo solo analisi, facciamo anche delle proposte concrete. A volte basta cambiare di poco le regole per portare subito vantaggi a cittadini, ambiente e territorio. Ma per fare delle proposte utili bisogna avere una visione olistica degli scenari: puntare solo sull’economia porta danni ad ambiente e società. E occorre iniziare a progettare la transizione avendo una visione a breve termine ma anche a medio e lungo. Ad esempio con l’autoconsumo e l’eutoproduzione che è una delle prospettive più interessanti”.

La Cultura della Partecipazione

“La cultura della partecipazione”, sezione moderata da Daniele Rotondo (Giornalista RAI), secondo il filosofo Fusaro prevede l’oligarchia plebiscitaria. Secondo il professore Massimo Cacciari c’è voglia di nuovo, da Nord a Sud in uno scenario di Paese spaccato

“La vera seria riforma della giustizia e della sanità, lavoro ai giovani, coesione del nostro popolo sono priorità, e ce ne sono altre, che chiamano in causa lo stato di salute della nostra democrazia. Non è possibile che le partite più importanti si giochino lontano dai cittadini e vicini ai giochi di forza. Noi siamo per superare le logiche di sbarramento” ha spiegato l’avvocato Annamaria Bello, segretario nazionale di Meritocrazia Italia, aprendo il lavoro della prima sessione della mattina dedicato al tema della “Cultura della partecipazione”, sottolineando che Meritocrazia Italia è per il cambio del sistema elettorale.
Il filosofo Diego Fusaro è stato molto netto: “Sono stato subito interessato a questo tema, il merito, tema prismatico, molto poco usato in Italia. Il merito viene usato come cortina di ferro per poi agire scelte completamente opposte al merito”. Secondo Fusaro ci sono ragioni storiche per cui il merito è poco premiato in Italia. “Bisognerebbe convocare Guicciardini che parlava di particulare, e guardando a questo particolare si fa fatica ad intercettare i meriti altrui. Noi poi abbiamo uno Stato che vede il Sud trascurato dallo Stato con Cristo che si è fermato ad Eboli ed al Nord si pensa che il merito ha poco a che fare con ciò che siamo e che debbano prevalere altri criteri. Sono convinto che l’uguaglianza sia importante e che il merito è importante. Platone diceva però che rendere uguali i diversi è una forma di ingiustizia. Noi abbiamo bisogno dell’uguaglianza ma nel rispetto delle differenze.
L’Italia è un Paese che valorizza poco la cultura e la fuga dei cervelli dal nostro Paese ne è la prova. In ambito universitario si dice che il professore sceglie l’allievo più scadente perché non gli faccia ombra fino a quando il più scadente è talmente scaduto che sceglie il più bravo perché non sa riconoscerlo e quindi si rinnova il ciclo.
L’antico Esiodo parlava di invidia feconda e di invidia funesta: quella funesta prova a distruggere i meriti del competitore, e temo che questo Paese abbia imboccato questa perigliosa china”.
Sulla posizione di Meritocrazia che era contraria al taglio dei parlamentari, Fusaro si è trovato d’accordo con il presidente Walter Mauriello.
“Si fonda questo provvedimento che il risparmio coincida con il merito, ed allora potremmo arrivare a sostenere che la dittatura è il massimo risparmio perchè ne paghi uno solo. Ma non mi pare che si possa andare in questa direzione. Ridurre il numero dei parlamentari porta a ridurre lo spazio della democrazia. La politica ha prodotto un disincantamento perché si è prodotto uno iato tra popolo e rappresentanti”.
Scomoda Dante Alighieri il filosofo Diego Fusaro per spiegare che l’Italia assomiglia alla Firenze che come un malato che dopo essersi girato sulla sinistra si gira sul fianco destro. “La malattia – dice Fusaro – è il liberismo, che dà ragione solo ai mercati, e che la tua libertà vale solo in base alla tua capacità di spesa. Il liberismo vincente perchè ha portato sia destra che sinistra a rappresentarne le istanze. Non è più una antitesi tra grandi ideologie ma è semplicemente una lotta per andare al potere ed alla fine attuare ciò che desiderano i mercati. Alla fine le riforme non le decidono Giorgia Meloni o Enrico Letta, le decidono i mercati. Noi non stiamo vivendo la democrazia e per questo viviamo l’astensionismo: siamo di fronte ad una oligarchia plebiscitaria che fa riforme volute dall’alto”.
Da remoto è intervenuto ai lavori anche il professore Massimo Cacciari, che intervenendo in diretta ha spiegato le ragioni della sua analisi. “Siamo in un Paese che ha una coalizione che ha contraddizioni sempre più evidenti con difficoltà che diventano ancora più grandi se le paragoniamo ai problemi che questo nuovo Governo deve affrontare.
Abbiamo sanzioni che pesano con una disparità immensa sull’Italia anzichè su altri Pesi che rischia, assieme agli altri Paesi più deboli di pagare un prezzo più alto a livello europeo. E’ ormai un ventennio che i ceti più deboli all’interno di questi Paesi si rivolgono all’offerta politica percepita più nuova: abbiamo ampli settori dell’elettorato alla ricerca del nuovo. Il voto della Meloni si spiega anche così, specie al Nord”.
E’ un Paese spaccato secondo Cacciari: “Non solo tra Nord e Sud, quanto all’interno degli stessi territori tra i quartieri più ricchi e quelli più poveri. C’è una spaccatura economica e sociale che il voto riflette perfettamente”.
Mancano le riforme secondo Massimo Cacciari: “Bisognava semplificare e delegificare, ed invece si è parlato solo di mettere mano alla Costituzione che è l’ultimo dei problemi. Questa incapacità è dovuta da governi che cadono per debolezza interna non per una opposizione forte. Nel frattempo negli ultimi 30 anni il nostro Paese è caduto su tutti gli indicatori. Bisognerebbe fare un discorso di verità al nostro Paese. Sono tre anni che andiamo avanti a fare debiti, fino a quanto e fino a quando potremmo andare avanti così?”.
A concludere il lavoro del corner dedicato ai docenti è toccato alla professoressa Alessia Fachechi, responsabile nazionale dei dipartimenti di Meritocrazia Italia che ha spiegato quanto sia stata traballante la cultura della partecipazione. “L’astensionismo non è nemmeno il problema più grande delle ultime elezioni: è la inconsapevolezza con cui una fetta importante degli elettori si accostano all’urna elettorale facendosi sedurre da slogan, social e da una stampa che non sempre fa a pieno il proprio ruolo. Occorre trasparenza, continua ad aleggiare un senso di malaffare che mina la fiducia dei cittadini verso le istituzioni e voltando la medaglia occorre insistere sul fatto che forse dobbiamo essere più ambiziosi e più esigenti verso la classe politica. Governare è una missione difficilissima ed occorre un gioco di squadra che coinvolga anche i cittadini”.
Il senatore Francesco Urraro ha aperto la parentesi dedicata ai politici, con presenti in sala anche l’onorevole Gianfranco Rotondi (già Ministro per l’attuazione del programma di Governo FI) assieme ad Ylenia Caselli, parlamentare di FdI e Catello Vitiello (Italia Viva).

Paolo Patrizio, avvocato cassazionista, editorialista anche de Il Sole 24 Ore e Capo di Gabinetto di MI, si è “aggregato”, su indicazione e delega del presidente Walter Mauriello, al gruppo per portare la voce politica dell’associazione, che, come ha detto il suo presidente, “punta ad andare al Governo, fin da quando è nata, ma col suo sibolo.

Gli interventi politici, per la loro articolazione e per il “pepe” che ci ha messo di suo l’ottimo moderatore della mattinata, Daniele Rotondo (collega giornalista della RAI), preferiamo lasciarveli ascoltare direttamente dal video relativo, il secondo.

Il mondo virtuale sempre più reale: la comunicazione e l’importanza di arrivare per primi senza dematerializzarci  

“Il rapporto umano sta entrando sempre di più nelle tecnologie”. Rassicura tutti Marco Mistretta di U-first. “Potremo avere un rapporto umano faccia a faccia da casa propria è possibile – aggiunge Mistretta – noi non cancelliamo nulla delle persone ma le tecnologie come la nostra possono permettere di migliorare la vita di tutti”. Fino a dove può arrivare la tecnologia? Si potrà arrivare alla giustizia predittiva, la sostituzione dell’uomo nel rapporto con la legge?
“Oggi fermandomi prima di questa tavola rotonda riflettevo sul fatto che il cambiamento ha una velocità incredibile, pensate che ci sono voluti 70 per avere 50 milioni di persone che utilizzavano il telefono, 40 anni per averne altrettanti davanti alla tv, il tempo è stato ridotto a 5 anni per internet e poche ore per far scaricare agli stessi un’app – spiega Francesco Paolo Perchinunno, Presidente Nazionale di AIGA – nel 2018 organizzammo un convegno sull’intelligenza artificiale ed all’epoca il responsabile di IBM ci parlò di capacità immense di calcolo, leggere capire e analizzare un milione di libri in un secondo. Ma i ricercatori stimano che ci sono 2 o 3 punti percentuali di errore, mentre quella aumentata e cioè l’intelligenza artificiale coniugata all’esperienza dell’uomo rende il margine d’errore vicino allo zero. E’ lì che dobbiamo andare: usare l’intelligenza artificiale non come un fine per sostituire l’uomo ma come uno strumento per migliorare i processi, con l’uomo al centro”.
Tra i relatori William Nonnis premiato nel 2018 come eccellenza nel processo del Blockchain, la tecnologia che è alla base di certificazioni e monete virtuali.
“Quanto sono pronti i decisori della pubblica amministrazione a questo tipo di tecnologie? Forse al 10% – spiega l’innovatore Nonnis – c’è un problema culturale se il ministero durante la pandemia effettua l’assegnazione a fasce orarie dalle 8 alle 20 non abbiamo capito cos’è il digitale. C’è poi il problema che le professioni sono lente a cambiare anche se la categoria degli avvocati si è dimostrata in Italia la più veloce a cogliere le opportunità di business. Ma il giudice lo sa che esiste il processo telematico quando il giudice chiede le copie cartacee?”.

Tra gli esperti del panel anche Chiara Romano, responsabile social di Meritocrazia Italia, che ha sottolineato come il seguito sui social sia “un grande premio al lavoro congressuale”. Ed effettivamente sui social sono state migliaia le persone che nella giornata odierna si sono affacciati al convegno fisico di Meritocrazia Italia.
Nella seconda parte del corner sono saliti sul palco Gianluca Pizzuti (Direttore Area Giustizia MI), Luca Vullo (Coach, esperto di Comunicazione TEDx, speaker e showman) ed Emilio Orlando (Giornalista “Repubblica” e Opinionista). Luca Vullo aveva annunciato 10 anni fa che se ne andava dall’Italia perchè non è un Paese meritocratico. Quel tweet fece molto discutere. Trasferitosi a Londra Vullo ha raccontato la gestualità italiana. Senza conoscere nessuno in Uk ho potuto collaborare con le principali università britanniche. Ho collaborato con le università di Tokyo e del nord Europa, mentre in Italia solo recentemente ha collaborato con l’università Bocconi.
“In Italia c’è sempre questa mano che ti schiaccia e ti dice “ma sì cosa vuoi fare” – spiega Vullo – e nello spettacolo ho inserito mia madre, e siamo stati ospiti delle ambasciate della cultura italiana nel mondo. Gli spettatori stavano un’ora in fila per abbracciare mia madre. Abbiamo trasportato la cultura italiana in giro per il mondo, e in questo mondo credo che l’Italia abbia molto da dire e da dare. La meritocrazia l’ho toccata con mano ahimè all’estero, in Gran Bretagna, senza politica senza nessuno che ti spinge, come si dice da noi. Io ora vivo in Italia e sono felice di essere tornato qui”.

Il programma di Governo: la politica della stabilità 

Inevitabilmente nella giornata in cui a Roma il tema del giorno è la consultazione delle parti politiche da parte del Presidente della Repubblica, il tema centrale del pomeriggio di lavori del congresso organizzato da Meritocrazia Italia ha infiammato la sessione di quella che il moderatore dell’incontro Giuliano Giubilei ha definito il tema dei temi di oggi.
“Ho seguito abbastanza Meritocrazia Italia in questi anni e se chi deve comporre il Governo seguisse qualcuno dei suggerimenti di questa realtà, migliorerebbe e non di poco questo Paese. Nelle comunicazioni che mi manda il Presidente credo che ci siano molte soluzioni intelligenti”.
I nomi della prima tornata di relatori chiamati sul palco sono stati quelli di Marcello Salerno (Prof. di Istituzioni di Diritto Pubblico Università di Bari) ed Antonella Panico, garante di Meritocrazia Italia. “Sembrava una squadra di calcio quella che è andata dal Presidente” scherzava Giubilei.
“E’ evidente a tutti che Meritocrazia Italia non si pone in una posizione di critica nei confronti del Governo nascente” ha sottolineato Antonella Panico. “La critica sterile fine a se stessa non ci appartiene – ha sottolineato la garante di Meritocrazia Italia – diamo indicazioni di azione attraverso i nostri comunicati, che sono il risultato del lavoro che fanno i  ministeri ed i dipartimenti. La politica dovrebbe dimostrare a ciascun cittadino qual è il compito della politica e cioè l’interesse pubblico prima ancora dell’interesse elettorale. Noi puntiamo al confronto costruttivo ed auspichiamo una presa di posizione di tutte le forze politiche per la salvaguardia dei diritti civili ed umani; la riforma della giustizia, del CSM, del sistema elettorale richiedono una particolare analisi, attenzione e riflessione programmatica. Per non parlare della questione del cambiamento climatico: serve coraggio, serve visione e serve lungimiranza”.

Il professore Marcello Salerno ha invece tratteggiato un ritratto interessante circa la situazione attuale: “La democrazia è fatta di input, e cioè di consenso, e di output e cioè di risultati di governo. Sono i fuochi di una ellisse con al centro il cittadino e se questi due fuochi sono pari la organizzazione politica e statuale funzionano. Noi invece ora siamo focalizzati più sull’input e quindi abbiamo una situazione ondivaga, per cui i partiti politici hanno alla fine un andamento a fisarmonica, con partiti che passano dal 4 al 30 per cento e poi tornano all’8 con una velocità sconcertante. Inoltre io credo – ha concluso il professore Salerno – che sia importante introdurre il merito nello Statuto dei partiti italiani. Li ho letti tutti e pensate che la parola merito compare in solo uno Statuto. Evidentemente se manco viene citato il merito, significa che per Meritocrazia Italia c’è ancora moltissimo lavoro”.

“Saranno mesi caldi sul fronte della sicurezza del vivere civile – ha aggiunto intervenendo al dibattito l’onorevole di Italia Viva Russo – credo che dopo il periodo di Draghi siano stati presi molti impegno in modo distonico. Ecco credo che occorra guardare perchè un italiano su due in molte regioni di questo Paese non si è recato alle urne. Credo che uno dei motivi sia la distanza siderale della proposta politica rispetto alla cogenza che quella proposta politica avrebbe dovuto avere. Io mi sarei aspettato che alcuni partiti politici che hanno promesso pensioni più alte, pensioni per le casalinghe, addirittura le dentiere, poi alla fine richiedessero un impegno diretto di un loro uomo o di una loro donna al ministero del lavoro ed invece abbiamo registrato tutt’altro”.
Sul palco dopo l’onorevole Russo sono arrivati Marco Del Sorbo, tesorirere di Meritocrazia Italia ed Antonio Maria D’Amico (Financial Partner of Counsel LEXAMP), Guido Ascheri (Chartered Accountant Londra, esperto in fiscalità internazionale) e Salvatore La Bella Direttore Preziosi Food Spa. Azienda leader nella produzione di Snack e patatine. 

Quest’ultimo ha affrontato la questione spinosa del caro energia e di come esso stia attanagliando l’intero sistema industriale e produttivo italiano, chiedendo interventi urgenti da parte del nuovo governo. 

“Abbiamo stimato, il prossimo anno di passare da due milioni e ottocento a dieci milioni e ottocento di costi energetici, situazione molto simile a molte realtà del sistema produttivo italiano. Quindi ritengo che la crisi energetica sia un tema urgente da affrontare per il nuovo governo. I continui rincari dei costi energetici influiranno in maniera severa sul Pil del 2023-2024, dove è prevista una crescita a 0. Ad aggravare ulteriormente questa situazione c’è il continuo aumento dei costi di produzione, derivati da problematiche di approvvigionamento di materie prime e di listini. 

Immaginate che noi consumiamo una cisterna di olio al giorno prima aveva un valore di 35mila euro circa, oggi la stessa cisterna ci costa oltre 70mila euro. Questa è la realtà dell’industria italiana. In più abbiamo dovuto registrare una inflazione di oltre il 50% rispetto all’anno scorso. Una parte dei costi li abbiamo assorbiti noi, una parte la grande distribuzione organizzata ma il resto è andato a pesare sulle tasche dei consumatori finali. Il tema dell’energia, in questo momento diventa una priorità per la sostenibilità dell’industria e per la sostenibilità della società, il nuovo governo e l’UE devono intervenire in maniera unita e coincisa, altrimenti si rischia il tracollo dell’economia nazionale”. 

Il moderatore Giuliano Giubilei ha evidenziato il discorso dello stesso La Bella ; “ la sua è una analisi molto strutturata e dettagliata della realtà imprenditoriale e produttiva italiana, in questo contesto di forte crisi energetica, quando ci si confronta con i dati reali la nostra percezione cambia”. 

Un incontro quello moderato da Giuliano Giubilei molto partecipato e che ha poi preceduto la chiusura del presidente Walter Mauriello che è stato intervistato oltre che da Giubilei anche dal collega Daniele Rotondo.

Le “puntualizzazioni” del presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello

Mauriello lancia l’imperativo: “Premiamo la genialità, usciamo dagli schemi e con noi l’Italia vola”

Si è aperto con un siparietto con il presidente Walter Mauriello, presidente di Meritocrazia Italia l’atto conclusivo del Congresso nazionale dedicato alla Democrazia partecipativa. Il presidente non voleva salire sul palco, ma alla fine ha ceduto e chiudendo il congresso ha detto: “Meritocrazia ha fatto davvero un bel percorso e spero di continuare a coinvolgere sempre più persone in questo percorso”. Inevitabile la domanda sul governo che Giorgia Meloni sta formando in queste ore. “Non entro nell’approccio populista – ha detto il presidente Mauriello – in questi giorni di presidente in pectore ci ha fatto intravedere un presidente decisionista, e le auspico di rimanere se stessa. L’Italia può ritornare ad essere protagonista: l’Italia è l’Italia e Giorgia Meloni la deve far rispettare”. Rispondendo alle domande di Giuliano Giubilei, già direttore del TG3 Rai, il presidente Mauriello ha ringraziato poi tutti i componenti di staff, dipartimenti e ministeri per il lavoro di squadra dell’associazione in grande crescita negli ultimi anni.
“E’ un buon segnale la composizione di questa architettura – ha detto il presidente – chi sta all’estero può essere contento di avere un governo rappresentativo del popolo, e lo dico senza provocazioni, e mi auspico che questo Governo oltre ad essere politico, faccia buona politica”. E poi un filo di emozione quando ha illustrato il radicamento sul territorio: “Io non conto gli iscritti, ci seguono in tantissimi, non solo gli iscritti. E’ un movimento di popolo a cui il popolo può fare riferimento. A chi mi chiede dove voglio portare il movimento, dico che è il movimento che porta noi. Meritocrazia è una vela, bisogna trovare il vento giusto e saremo inarrestabili: il nostro è un movimento culturale e ciò che è ispirato dalla cultura non si può fermare. Premiamo la genialità, usciamo dagli schemi e l’Italia vola”.


Il programma completo del congresso di Meritocrazia Italia

La Conferenza Stampa Inaugurale di ieri, 20 ottobre, è stata moderata da Andrea Fragasso (Giornalista televisivo Direttore Terzo Millenio TV) e che ha avuto come relatori Giuliana Albarella (Presidente C.R.E.A – Scuola formaz. Politica di MI), Raffaella Capaldo (Ministro MI Impresa e Territorio), Emanuele Florindi (Ministro MI Turismo, Arte e Cultura), Antonella Galardo (Ministro MI Politiche del Lavoro e Inclusione Sociale), Nicolina Improda (Ministro MI PNRR), Maddalena Napolano (Ministro MI Economia e Giustizia), Riccardo Crocetta (Ministro MI Ricerca, Sanità e Formazione), Massimo Capra (Responsabile MI Matura), Carmen Della Ragione (Responsabile Dipartimento DisAbilità MI), Simona Matteucci (Direttore area Servizi sociali MI), Giuseppe Cataldo (Consigliere MI Campania), Giuseppe Finocchiaro (Dir. area Sviluppo territoriale e rete attività commerciali MI), Raffaella Pergamo (Dirigente MI), Sabina Morgera (Comitato scientifico MI), Luana Tassone (Consigliere MI Calabria) ed Enza Laretto (Direttore d’area Turismo e Benessere MI).

Il programma di oggi è così strutturato: 

21 OTTOBRE – ore 9:OO

Introduzione temi congressuali

Alessandra Magnabosco (Vice Presidente Nazionale MI)

1°CORNER – ore 9:3O “Energia non distruttiva”

Modera Elisabetta Scataglini (Responsabile Staff del Presidente MI)

Relatori:

Giorgio Borgiattino (Dir. Area Ambiente ed Energia MI)

Paolo Del Vecchio (Avv. dello Stato – Capo Uff. legale ARERA)

Veronica Pitea (Presidente ACEPER e international Partner WBAF for Italy) Renato Ciampa (Ing. Esperto in tutela ambientale)

Saluti istituzionali

Annamaria Bello (Segretario Nazionale MI) 

1A SESSIONE – ore 1O:3O – La Cultura della Partecipazione 

Modera Daniele Rotondo (Giornalista RAI)

Relatori:

Alessia Fachechi (Responsabie Nazionale Dipartimenti MI)

Massimo Cacciari (Filosofo e Opinionista, Prof. Emerito Università di Venezia) Nidal Thawabeh (Console Generale Ambasciata palestinese in Italia)

Diego Fusaro (Filosofo, Saggista e Opinionista)

Francesco Urraro (già Senatore della Repubblica)

Paolo Patrizio (Capo di Gabinetto MI)

Giuseppe Fioroni (Cons. Ministero difesa PD)

Michele Gubitosa (Vice Presidente M5S)

Ylenia Lucaselli (Deputato FDI)

Catello Vitiello (Deputato Italia Viva)

Gianfranco Rotondi (già Ministro per l’attuazione del programma di Governo FI) Paolo Russo (Deputato Azione)

Federico Freni (Sottosegretario MEF Lega)

Partecipa e Conclude

Walter Mauriello (Presidente Nazionale MI)

 

2°CORNER – ore 15:OO

Social…ità – virtual zone & professioni

Modera Alfonso Quarto (Socio fondatore MI)

Relatori:

Marco Mistretta (General Manager U-First) Francesco Paolo Perchinunno (Pres. Naz. AIGA) Chiara Romano (Responsabile Social MI) William Nonnis (Blockchain Developer)

Maria Masi (Presidente CNF)

Gianluca Pizzuti (Direttore Area Giustizia MI)

Luca Vullo (Coach, esperto di Comunicazione TEDx, speaker e showman) Emilio Orlando (Giornalista “Repubblica” e Opinionista)

2A SESSIONE – ore 16:3O

Il Programma di Governo: la politica della stabilità

Modera Giuliano Giubilei (già Direttore TG3)

Relatori:

Francesca Ballali (Europrogettista Internazionale Senior, Membro Unesco) Matteo Caroli (Prof. Economia e Gestione Imprese Luiss)

Bruno Spagna Musso (già Magistrato S.U. Cass.)

Marcello Salerno (Prof. di Istituzioni di Diritto Pubblico Università di Bari) 

Raffaele Bonanni (già Segretario Nazionale CISL)

Gennaro Bronzone (ex Direttore ENAC aeroporto di Napoli)

Antonella Panico (Garante MI)

Guido Ascheri (Chartered Accountant Londra, esp. in fiscalità internazionale) Marco Del Sorbo (Tesoriere MI)

Giuseppe Guida (Direttore scientifico CREA)

Antonio Maria D’Amico (Financial Partner of Counsel LEXAMP)

Salvatore La Bella (Dirigente Preziosi Food Spa) Haider A. Khan (Prof. of Economics – Univ. of Denver)

Confronto conclusivo

I giornalisti

Daniele Rotondo e Giuliano Giubilei intervisteranno Walter Mauriello (Presidente Nazionale MI)

Domani, 22 ottobre, alle 9:3O illustrerà la mozione congressuale Riccardo Crocetta.

La politica fatta nelle aule del Parlamento – si legge nella nota precongressuale – è insufficiente al ripristino degli equilibri sociali e alla ristrutturazione di una Comunità disaggregata e incerta.
Purtroppo l’indifferenza resta il male più comune. Nasce dalla convinzione che il benessere collettivo non sia nella possibilità dei singoli. Si perde di vista la dimensione partecipativa della libertà, che è conquista continua.

Senso civico, cura dell’ambiente e delle relazioni sono indici del grado di Civiltà di un Popolo, che dipende anche e soprattut-to dall’impegno individuale. Siamo responsabili dello spazio condiviso tanto quanto lo siamo di quello privato.

Da questa convinzione, l’idea di un Congresso dedicato al confronto sulle ragioni del fallimento della politica del mero consenso e sulle strategie da adottare per il ripristino di un benessere sostenibile e condiviso, in regime di piena equità sociale. L’obiettivo sarà anche quello di fare il punto su bisogni e priorità di intervento.

Nella giornata di venerdì 21, in particolare, dirigenti MI e ospiti illustri anche del panorama internazionale, rappresentanti di tutte le forze politiche, professionisti e Istituzioni saranno chiamati al libero confronto sul ruolo riservato al cittadino nell’azione politica. La prima sessione, dedicata a “La Cultura della partecipazione”, sarà moderata dal giornalista Rai Daniele Rotondo; la seconda, su “Il programma di Governo: la politica della stabilità”, sarà moderata da Giuliano Giubilei, già Giornalista Rai.

In due corner tematici sarà dedicata attenzione agli attualissimi temi della revisione dei sistemi di recupero energetico e dell’incidenza dei nuovi sistemi di comunicazione sulle dinamiche relazionali e lavorative.

Come sempre, le conclusioni dei lavori saranno affidate al Presidente nazionale Walter Mauriello, che anticipa: “Ogni cittadino può e deve essere protagonista della vita politica quotidianamente. Perché per vivere in una società migliore è indispensabile il contributo di tutti, e perché non è politica soltanto quella che si fa nelle aule del Parlamento o forti di un incarico governativo. La politica è in ogni gesto. La politica è in ogni momento di confronto, e di ascolto. La politica è nella scelta di condividere percorsi di costruzione”.

Sabato 21 verrà presentata la Mozione congressuale di Meritocrazia Italia e saranno condivise le intenzioni programmatiche di Coordinamenti regionali e Ministeri MI per il prossimo anno.

Per partecipare all’evento, è possibile iscriversi online sul sito di Meritocrazia.

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Fonte: Quarto Congresso nazionale di Meritocrazia Italia – Roma, 20-21 ottobre 2022 “2022: Obiettivo Democrazia Partecipativa”

Qui tutti i comunicati ufficiali di Meritocrazia Italia