In arrivo la quattordicesima a 342mila pensionati veneti, Fnp Veneto: 100mila in più del 2021, a luglio accreditato anche bonus di 200 euro

«È solo l'effetto dell'aumento del trattamento minimo. È necessario allargare la platea dei beneficiari».

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Quattordicesima pensionati
Quattordicesima pensionati

La quattordicesima quest’anno, con la pensione di luglio, arriva a 342mila pensionati veneti, 100mila in più rispetto al 2021. È la stima fatta dalla Fnp Veneto, in base all’ultimo casellario Inps disponibile, che registra sì una buona notizia, ma anche l’ennesima conferma di quanto le pensioni siano basse.

L’aumento della platea dei beneficiari, infatti, si deve alla legge di bilancio 2022 che ha elevato il trattamento minimo di riferimento da 515,58 euro al mese a 524,34: una differenza di 9 euro tale per cui, se nel 2021 232mila dei pensionati veneti avevano avuto diritto alla quattordicesima, quest’anno essi diventano 342mila, il 27% del totale dei pensionati.

«Noi vorremmo poter dire che l’aumento dei beneficiari ci soddisfa – commenta Tina Cupani, segretaria generale Fnp Venetoma, se consideriamo che parliamo di cifre lorde, la soddisfazione è solo a metà, perché è il risultato di un provvedimento, l’elevazione del trattamento minimo, che era più che dovuto. Noi dobbiamo, invece, insistere per veder riconosciuta la quattordicesima a tutte le pensioni da lavoro basse, almeno fino a 1.500 euro al mese».

 

I paletti per ricevere la quattordicesima sono così tanti che è difficile sapere esattamente quanti la percepiranno: essa è erogata ai pensionati con un reddito fino 2 volte il trattamento minimo, quindi 1.048,70 euro al mese per un reddito annuale di 13.633,10 euro (nel 2021 erano rispettivamente 1.031,16 e 13.391,68). Bisogna avere 64 anni o compierli entro l’anno (chi li compie dopo il 1° luglio la vedrà erogata a dicembre). Viene poi considerato il reddito delle sole pensioni da lavoro, le cosiddette IVS (invalidità, vecchiaia, superstiti): per questo non tutti i pensionati con reddito basso la percepiscono. L’importo erogato, infine, dipende anche dagli anni di contribuzione e da se si è stati lavoratori dipendenti o autonomi: si va comunque da un minimo di 336 euro a un massimo di 655. Essendo, poi, una prestazione integrativa collegata al reddito, si rischia anche di perderla per la burocrazia: per mantenerla, ogni anno si deve presentare all’Inps il modello RED e la procedura è solo telematica. Per compilare il modello ci si può rivolgere al Caf Cisl, mentre se un pensionato si ritrova senza quattordicesima può provvedere al recupero rivolgendosi al patronato Inas della Cisl, che attiverà la procedura di “ricostituzione della pensione”. Il numero verde per contattare patronato e centro di assistenza fiscale è 800 249 307.

Con la pensione di luglio, arriva anche il bonus 200 euro stabilito col Decreto Aiuti: in Veneto parliamo del 92% dei pensionati, cioè 1.175.470 persone. Tanti, infatti, sono gli anziani in regione con un reddito lordo annuale sotto i 35mila euro. «Noi siamo quelli del bicchiere mezzo pieno – conclude Cupani – per la Fnp ogni azione che dia sollievo ai pensionati è utile, quindi ben vengano interventi emergenziali come questo. Ma per la tenuta sociale del nostro Paese alcune riforme strutturali non sono più rimandabili, dal fisco alla previdenza. La politica dei bonus deve lasciare spazio alla politica della lungimiranza».