Ripresa economica: i piani della Regione per pmi, negozi, servizi, agricoltura e “Caseus Veneti”

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Protesta bar e ristoranti dopo nuovo DPCM
Protesta bar e ristoranti dopo nuovo DPCM

Di seguito le note della Regione Veneto con i dettagli sui piani per la ripresa economica

“Con questa delibera, che fa parte del nostro Piano #OraVeneto, andiamo ad aumentare di 11 milioni di euro il Fondo Regionale di Garanzia, per dare risposta alla precisa richiesta dei nostri imprenditori, offrendo loro garanzie per l’investimento anche per quelle imprese che hanno rating più bassi. È una misura essenziale per dare linfa vitale alle nostre imprese, soprattutto quelle che hanno minori mezzi e possibilità di accesso al credito, impegnate a mettere tutte le proprie energie e risorse per la ripartenza”.

Questo il commento dell’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato che annuncia l’approvazione da parte della giunta regionale della delibera che dà il via libera all’atto integrativo dell’Accordo di programma tra Ministero dello sviluppo economico, Ministero dell’economia e delle finanzia e Regione del Veneto, che ha permesso l’istituzione della “Sezione Speciale Regione Veneto”.

La delibera prevede di modificare l’Accordo, al fine di adeguare le modalità di intervento della “Sezione speciale Regione Veneto per garanzie su portafogli”, già dotata di 10 mln di euro dal novembre 2019, alle nuove modalità operative del Fondo, in relazione alle garanzie di portafogli di finanziamenti, introdotte con il decreto legge liquidità. Inoltre, alla “Sezione speciale Regione Veneto per garanzie su portafogli” vengono trasferite ulteriori risorse, per un importo complessivo di 11 milioni di euro, rinvenienti dal POR FESR 2014-2020 portando, quindi, la dotazione complessiva della sottosezione a 21 milioni di euro.

“Con questo provvedimento – spiega, inoltre, l’assessore – la citata dotazione complessiva di risorse regionali alla sezione speciale consentirà di attivare risorse statali MISE per almeno ulteriori 75.000.000 a sostegno di un portafoglio finanziamenti pari ad almeno 500.000.000 di euro. Un portafoglio che potrà essere caratterizzato da un elevato livello di rischio complessivo, così da poter includere fra le imprese beneficiarie anche le PMI più in difficoltà”.

L’atto integrativo all’accordo di programma previsto nella delibera permetterà, infatti, di uniformare la disciplina regionale a quella prevista per il Fondo centrale di garanzia per le PMI, rendendo la misura regionale complementare a quella statale ed evitando duplicazione di interventi.


La Giunta ha approvato oggi una delibera che prevede un nuovo bando a sostegno delle imprese colpite dagli effetti dell’emergenza Covid-19. Il bando, a valere sull’Azione 3.1.1 del POR FESR 2014-2020, mette a disposizione 20.630.938,85 euro ed è rivolto alle micro e piccole imprese del commercio al dettaglio, della somministrazione e dei servizi alla persona.

“Stiamo procedendo spediti con il piano Ora Veneto – spiega l’Assessore allo sviluppo economico Roberto Marcato, che ha proposto la delibera di concerto con il collega Federico Caner – con questa nuova delibera intendiamo dare risposta alle imprese dei settori maggiormente colpiti dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. Si tratta delle piccole imprese del commercio, i bar e le aziende della somministrazione, dei servizi alla persona”.

Potranno usufruire delle agevolazioni esclusivamente le imprese sospese per effetto del DPCM dell’11 marzo 2020. I contributi messi a bando hanno l’obiettivo di aiutare le imprese a coprire le spese straordinarie legate alla ripartenza, in particolare i sovraccosti legati al rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie previste dalle normative nazionali e dalle linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive recepite con Ordinanza del Presidente Zaia.

“Il nostro obiettivo è dare un aiuto concreto alla ripartenza – conclude l’Assessore – soprattutto a quelle attività più piccole che maggiormente hanno sofferto gli effetti della chiusura per il lockdown. Per questo abbiamo scelto di dare contributi a fondo perduto, per dare il maggior sostegno possibile alle nostre piccole attività che stanno cercando di ripartire. Il bando, inoltre, è stato pensato per consentire una risposta celere alle esigenze dei beneficiari e prevede modalità di partecipazione semplificate. Ci tengo a sottolineare, a tal proposito, che non si tratta di un bando a click day. Le imprese potranno accedere alla fase di prenotazione on-line dal 2 luglio 2020 al 14 luglio 2020 e il contributo verrà assegnato tenendo conto del numero di addetti e del fatturato”.

Il bando è scaricabile dal sito internet della Regione nella sezione dedicata ai bandi europei.


“In questi mesi abbiamo capito quanto l’agricoltura sia importante: agricoltori, allevatori, pescatori hanno continuato a lavorare e a produrre cibo per tutti. Ma il comparto ha sofferto la chiusura dei mercati nazionali e internazionali, di ristoranti e bar, hotel, agriturismi, mense, ristorazione collettiva scontando cali di fatturato, a seconda delle filiere, dal 30 al 90 per cento. Ci sono filiere agricole e della pesca che nei mesi di chiusura sono state completamente azzerate. Complessivamente in Veneto gli imprenditori, e in particolare quelli che producono prodotti di qualità, hanno perso circa 500 milioni al mese nel periodo del lockdown. A queste realtà produttive vogliamo dire grazie, ma soprattutto dobbiamo garantire la possibilità di continuare a lavorare e a mantenere gli standard di eccellenza” ”.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Pan, ha inquadrato così – durante il consueto punto stampa del presidente Zaia dedicato all’evolversi della pandemia – il piano di interventi a sostegno del primario messo in campo dalla Regione Veneto per contrastare gli effetti dell’emergenza creata dal Coronavirus.

“Un ottimo lavoro di squadra”, l’ha definito il presidente della Regione, sottolineando come le misure adottate diano “risposta ad un settore strategico che in Veneto vale 6,5 mld di fatturato, conta 70 mila imprese, produce un centinaio di prodotti a denominazione. Ma oltre al valore economico, l’agricoltura rappresenta un presidio identitario del territorio e delle sue comunità. Il comparto eno-gastronomico, alimentato dai nostri agricoltori, è elemento centrale dell’attrattività e della promozione turistica”.

Le risorse del regionale di sostegno al settore primario messe in campo per fronteggiare gli effetti della crisi creata dall’epidemia Covid 19 ammontano a 165,5 milioni di euro, per il 79 per cento erogate a fondo perduto. “Per valutare la consistenza della manovra veneta – ha evidenziato Pan – ricordo che il sostegno offerto del governo ammonta a 450 milioni di euro, per tutte le filiere e a livello nazionale. Un intervento del tutto inadeguato rispetto alle perdite subìte: solo in Veneto i tre mesi di lockdown hanno causato perdite al settore primario per un miliardo e mezzo di euro”.

Contributi a fondo perduto, fondi di rotazione e garanzie – ha spiegato Pan – sono i tre pilastri della manovra anticrisi a sostegno delle filiere più colpite..

I contributi per garantire liquidità alle imprese del primario ammontano a 131 milioni di euro: 8,5 milioni sono destinati alle 3500 imprese della pesca e dell’acquacoltura (fondi Feamp), 24 milioni sono erogazioni anticipate del Psr (il Programma di sviluppo rurale) per giovani agricoltori e imprese agroalimentari e agrituristiche, 23 milioni sono rimodulazioni fondi Psr a favore delle filiere più colpite della crisi, come florovivaisti, agriturismi fattorie didattiche e sociali (alle imprese della ‘zona rossa’ di Vo’ sono assicurati contributi fino a 7 mila euro) e, infine, 75,5 milioni sono misure per i giovani agricoltori, gli agricoltori di montagna e gli agricoltori destinatari di specifici bandi del Psr.

Ulteriore liquidità viene garantita attivando i fondi di rotazione presso la finanziaria regionale Veneto Sviluppo (26 milioni per le imprese agricole per finanziamenti a medio termine a tasso agevolato) e rafforzando il fondo di rotazione nazionale per la pesca con un altro milione e mezzo di euro di risorse regionali, per un totale di 3 milioni di euro di finanziamenti a medio termine.

Infine, il capitolo garanzie: tra Veneto Sviluppo e la piattaforma Agriplatform Italy Fei-Psr la Regione Veneto ha aperto un ‘ombrello’ da 20 milioni di euro, che – grazie all’effetto ‘leva’ del meccanismo della garanzia e della riassicurazione del credito -consentirà di attivare finanziamenti per un importo complessivo di 143 milioni, a beneficio delle imprese agricole e agroalimentari che hanno bisogno di liquidità a breve e medio termine o necessitano di ristrutturare il debito.

“Complessivamente – afferma Pan – saranno almeno15 mila le imprese agricole che potranno beneficiare dell’aiuto regionale, vale a dire circa una su quattro della realtà imprenditoriali dell’agricoltura veneta, alle quali si aggiungono le 3.500 imprese ittiche beneficiarie delle misure di sostegno alla pesca e all’acquacoltura”.


La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al turismo e alla promozione, Federico Caner, ha approvato il provvedimento che finanzia con 100 mila euro la realizzazione di uno degli appuntamenti più tradizionali e attesi del programma promozionale del settore primario, “Caseus Veneti”, concorso-manifestazione riservato ai formaggi veneti, evento di promozione e valorizzazione delle produzioni lattiero casearie regionali e dei territori in cui si svolgono, che si terrà a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta (Pd) il 26 e 27 settembre prossimi (salvo diversa calendarizzazione determinata dall’evolversi della situazione sanitaria legata alla diffusione del Covid-19).

Promosso dai Consorzi di Tutela e valorizzazione dei Formaggi DOP del Veneto, che hanno delegato anche per il 2020 il Consorzio per la Tutela del formaggio Grana Padano DOP all’organizzazione e al coordinamento, “Caseus Veneti” è giunto alla sedicesima edizione, segnando di anno in anno una crescita di interesse e partecipazione, tanto da richiamare un pubblico di oltre 40 mila visitatori e l’attenzione dei principali media locali e nazionali.

“Con la promozione e la valorizzazione delle nostre eccellenze agroalimentari – sottolinea Caner – puntiamo a sostenere concretamente le filiere produttive e a dare un fortissimo impulso e una preziosa visibilità al territorio, anche dal punto di vista turistico, cosa di cui abbiamo particolarmente bisogno in questa fase di graduale superamento di uno dei periodi più difficili della nostra storia. La pandemia ha creato difficoltà e incertezza tra i settori produttivi e la Regione sostiene convintamente questa iniziativa come occasione di rilancio per il settore lattiero-caseario e per tutto il sistema agroalimentare veneto, favorendo la realizzazione di una “vetrina” che esponga le produzioni tipiche e di qualità del territorio”.

Il programma di massima della manifestazione prevede, oltre al concorso, attività e iniziative quali corsi di cucina, cooking show con cuochi emergenti e degustazioni guidate. Anche quest’anno al “Caseus Veneti” saranno in gara numerosi produttori: caseifici privati, cooperative, piccole aziende di trasformazione, malghe, stagionatori e affinatori che operano nella ricerca costante della qualità e nel rispetto delle tradizioni e delle ricette regionali.