Aborto RU486, Aduc: liberi o insipienti, tra Usa e Italia

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Aborto con RU486 semplificato in Usa
Aborto con RU486 semplificato in Usa

Il governo americano ha tolto le restrizioni per accedere alla pillola abortiva (RU486) – si legge nel comunicato sui viaggi all’estero che pubblichiamo dell’Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –. La decisione della Food and Drug Administration, l’agenzia federale, permetterà di riceverla per posta dopo un consulto in video chat, senza presentarsi nello studio medico o in ospedale. Questo accade In Usa dove, per esempio, in Texas hanno vietato l’aborto e, spesso, in altri Stati si discute come e se liberalizzare o restringere di più il ricorso all’aborto.

In Toscana, regione a suo tempo pioniera dell’aborto farmacologico, a giugno 2020 la Giunta approva una delibera per la somministrazione della RU486 negli ambulatori, quindi semplificazione ed economicità. Ad oggi la delibera non è stata attuata e, sollecitata da mesi, la Regione non risponde. Il tutto in un contesto nazionale in cui, ricorrere all’aborto, è molto difficile a causa la diffusione dell’obiezione di coscienza da parte del personale sanitario, con regioni anche totalmente scoperte (1). Situazione in cui caratteristica dominate è quella di istituzioni insipienti di fronte a reiterate richieste da parte dell’utenza e di diverse associazioni.

Usa e Italia. Entrambi Paesi ufficialmente liberi ma, mentre nel Primo la libertà di dispiega in dibattiti, confronti e azioni anche cruenti, nel Secondo prevale l’insipienza, con muri di gomma, silenzi, non considerazioni.

Guardando questi comportamenti dalla parte dell’utenza di questo diritto/servizio, non sappiamo se sia più utile la certezza Usa, per quanto possa talvolta negare il diritto ad abortire, o la realtà Italia di non avere una controparte. Eppure in Italia la legge è chiara, si deve poter abortire e, visto il regime del servizio sanitario, spetta alle Regioni provvedere… che non provvedono ma che, invece di mettersi contro la legge nazionale (non possono farlo) hanno trovato il metodo surrettizio per farlo: ospedali e regioni dove è impossibile abortire e, in quelle dove la situazione è ufficialmente migliore (es. Toscana) si ignorano le possibilità per farlo meglio e con meno spesa.

1 –  https://www.aduc.it/notizia/aborto+indagine+ass+coscioni+legge+inapplicata_138257.php