Piazza de Gasperi, Giardini Salvi e Campo Marzio: chiamate così quei tre luoghi della città, come ha fatto ieri, Francesco Rucco, e l’amico – suo, mio e della città di Vicenza – Luciano Parolin si pentirà là dove ora riposa di aver speso così tanto tempo della sua vita a ricostruire invano storie e origini dei nomi della toponomastica cittadina.
Gliene ha dato ampio motivo ieri, 20 maggio, Rucco, sindaco attuale della città che prova a vincere al ballottaggio inatteso (dal suo staff) con Giacomo Possamai per continuare a gestirla per altri 5 anni, nel video prodotto dal suo staff, che l’ha girato cortesemente ai media e che pubblichiamo in copertina (oltre che sul nostro canale YouTube LaPiù Tv e sull’app omonima scaricabile gratuitamente dagli store Android e iOs) e in cui illustra il bel progetto di “rigenerazione” della piazza subito fuori Porta Castello, che partirà l’11 giugno.
Se il futuro è il tempo che più piace al sindaco uscente, questa la critica più frequente del suo avversario, a cui ha fatto anche pubblicità gratuita visto che al primo turno il “futuro” era centrale nello slogan di Possamai, “Vicenza, Ora il futuro“, c’è da dire che il progetto e il suo rendering sono veramente ben studiati (perciò guardate il video e ascoltatelo) per abbellire la piazza e rendere meglio fruibili i luoghi nei suoi pressi.
Ma, ecco il ma che, se fosse ancora vivo, avrebbe fatto morire di dolore Luciano, il sindaco per 5 anni di Vicenza, oltre che cittadino e politico da decenni di Vicetia, da ben prima che nel 1992 la scoprissi anche io, nel video (riascoltatelo ora, non nel futuro) ha chiamato Piazza quello che è, invece, Piazzale de Gasperi, Giardini Salvi il Giardino Salvi e Campo Marzio quel Campo Marzo per il cui nome esatto “l’ultimo menestrello di Vicenza“, come lo ha ricordato il fratello Massimo, si è battuto per decenni, ma, sembrerebbe, invano.
A meno che il primo cittadino, che rappresenta ancora la città e meglio di tutti, per migliorarla, in futuro, dovrebbe ben conoscerla, così ci vuole far capire per ridargli la fiducia per altri 5 anni, nel rigenerare Piazzale de Gasperi di fronte al Giardino Salvi e dove, tramite il rinnovato, in futuro ovviamente, viale Roma si fermeranno ammirati i “viandanti”, locali o foresti, passando da campo Marzo non abbia pronto un altro rendering in cui ci mostrerà che, nei suoi primi nuovi 100 giorni, cambierà anche denominazione a quei tre luoghi. Ora, non nel futuro, ignoti anche nel nome?
N.B. 1 Sul sito del Comune di Vicenza, da quando esiste, i suoi vari collaboratori, tra cui quelli dei vari uffici stampa che si sono succeduti, incluso l’ultimo sanzionato da Agcom per i comunicati con l’occhiolino per invitare, magari inconsciamente, alla riconferma del sindaco, hanno scritto correttamente 608 volte piazzale de Gasperi, 1.530 volte il più famoso e antico Giardino Salvi e addirittura 4.310 volte Campo Marzo.
N.B. 2 Sindaco Francesco Rucco spero che non me ne vorrà anche lei per un po’ di sana satira (il buon Achille, anche se senza esito, se ne ebbe a male una volta per un “quaquaraquà” di troppo, secondo lui). Se non altro perché, da amico e in tempi non sospetti, le avevo spiegato in una lettera e dandole in pubblico il “tu” che usiamo, ancora?, in privato, dove stava sbagliando per (non) farsi rieleggere. Ora che le menti del suo staff stanno quasi riuscendo nell’impresa di farla tornare nel suo studio legale, per favore, glielo dico un’altra volta da amico, non ci aggiunga del suo, addirittura con dei nomi banali anche da “googlare”, in caso di amnesia (sua e del suo staff che non ha controllato a modo), sennò, se la fine non sarà quella da lei sperata, Dio non voglia, magari consigliato dall’offeso Luciano, neanche potrà mandarli definitivamente dove magari vorrebbe averli mandati già dal 15 maggio sera…
N.B. 3 Ieri ero particolarmente impegnato e, le confesso, neanche avrei visto e ascoltato il suo video, se, come richiesto dalla redazione e promesso da chi riceve e invia le sue mail, avessimo ricevuto il comunicato sulla conferenza stampa sulla rigenerazione di quella parte di Vicenza. Ma, a redazione giustamente chiusa, e volendo informare i nostri lettori sul suo progetto, l’unico modo per farlo era ascoltare i contenuti del suo video. E a quel punto come si fa a non scrivere il bene, dell’idea, e il male, della mancata conoscenza (memoria?) dei nomi di luoghi così importanti da meritare, come lei ha ricordato nel video, investimenti a carico del Comune e del PNRR?
