Vicenza, Salone Basilica Palladiana chiuso nel ponte del 2 giugno: “Danno alla città”

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La Basilica Palladiana di Vicenza progettata nel 1546 da Andrea Palladi
La Basilica Palladiana di Vicenza progettata nel 1546 da Andrea Palladio
“A causa della chiusura del Salone della Basilica Palladiana durante questo ponte del 2 giugno, a quanto ci risulta, parecchi turisti e visitatori sarebbero rimasti contrariati”. Lo affermano n un comunicato stampa Leonardo Nicolai, consigliere comunale di Coalizione Civica per Vicenza, e Mattia Stella, di Europa Verde.
“È un fatto poco positivo per la città, sia per il turismo, sia per i cittadini e le cittadine, che in questi giorni hanno un motivo in meno per prolungare la loro visita al centro storico – continua Leonardo Nicolai -.
La mostra si è conclusa l’8 maggio e la riapertura del salone è prevista per il 7 giugno. Presenterò un’interrogazione per chiedere se sia davvero necessario tutto questo tempo per disallestire le mostre, ma soprattutto per sapere se non si possa prevedere una organizzazione utile a evitare la chiusura di spazi così attrattivi in periodo di grande afflusso a Vicenza “.
“La Basilica Palladiana è uno dei monumenti di Vicenza più rinomati a livello mondiale.-conclude Mattia Stella – Privare dell’accesso a chi decide di visitare la nostra città è grave, soprattutto considerando che il Salone è il cuore di questo monumento. Era noto a tutti che il ponte lavorativo del 2 giugno sarebbe stato occasione di particolare afflusso turistico, per cui si poteva programmare per tempo il disallestimento della mostra, anche valutando la possibilità di chiuderla con una settimana di anticipo. Un buon numero di ingressi alla Basilica può costituire fonte di introiti per la amministrazione, può essere inoltre volano per il circuito museale cittadino e per le attività commerciali del centro storico”.
La Basilica Palladiana è un edificio pubblico che si affaccia su Piazza dei Signori a Vicenza. Il suo nome è indissolubilmente legato all’architetto rinascimentale Andrea Palladio, che riprogettò il Palazzo della Ragione aggiungendo alla preesistente costruzione gotica le celebri logge in marmo bianco a serliane.