Schio, scontro tra sindaco Orsi e PD Alto Vicentino sulla Tari: “vogliono aumento”. “Falso, scarica costi su altri Comuni”

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onsigliere provinciale con delega allo sviluppo della mobilità e dei trasporti su gomma e ferro, in merito alla linea ferroviaria Vicenza-Schio.
onsigliere provinciale con delega allo sviluppo della mobilità e dei trasporti su gomma e ferro, in merito alla linea ferroviaria Vicenza-Schio.

Nell’Alto Vicentino è scontro tra il sindaco di Schio Valter Orsi e il Partito Democratico locale. Oggetto della disputa è la Tari, la tassa sui rifiuti, la cui gestione è affidata ad Arera e ad Ara. Orsi accusa il PD di voler aumentare le tasse, il PD risponde che Orsi scarica l’aumento sui cittadini dei comuni più piccoli dell’Alto Vicentino.

“Il PD scledense chiede a gran voce di aumentare la Tari del 18%, quando invece ARERA, l’autority nazionale che vigila sulle tariffe dice massimo 1.6%, – scrive Orsi in un lungo post su Facebook -. Come Amministrazione Comunale stiamo dalla parte dei cittadini e respingeremo con fermezza la loro proposta; ci vuole proprio un bel coraggio in un momento così delicato chiedere sfrontatamente l’aumento delle tasse, credo che solo chi vive fuori dal mondo possa arrivare a queste affermazioni”.

“La questione tariffe TARI è argomento su cui stiamo lavorando da oltre un anno in quanto la stessa ARERA chiede di riposizionare alcuni costi che determinano la tariffa finale, ma a questo aggiunge che i parametri devono prevedere un principio fondamentale: chi più inquina più paga; cosa che ritengo giusta e tra l’altro premia gli scledensi che in due anni, grazie al nuovo sistema di raccolta differenziata, sono passati dal 66% al 76%, raggiungendo il parametro fissato dalla Regione Veneto per il 2020, siamo in pochi tra i soci di AVA che hanno centrato l’obiettivo, basta guardare i dati ISPRA. La discussione all’interno dell’assemblea dei soci di AVA è in costante proseguo e come Schio stiamo approntando un’analisi approfondita dei costi-servizi che dovranno essere poi integrati dai risultati raggiunti da ogni singolo Comune; questioni tecniche – prosegue Orsi – e molto complesse che possono sfuggire ai più, la cosa certa è che gli scledensi hanno le carte in regola rispetto a quanto determinato dall’Autority, per questo motivo, lunedì porteremo in Consiglio Comunale la proposta che parametrata da ARERA determina un aumento della TARI dello 0,26%”.

Come donne e uomini democratici siamo indignati dal post del Sindaco di Schio Valter Orsi di oggi, 24 gennaio – risponde a Orsi in una nota che pubblichiamo Giacomo Stiffan, coordinatore di zona PD scledense -. Quanto scritto da Orsi è falso. Il suo è un pessimo tentativo di scaricare parte dei costi della raccolta rifiuti di Schio sugli altri Comuni dell’Alto Vicentino, in particolare i più piccoli. Un comportamento riprovevole che per l’ennesima volta evidenzia il populismo di questo politico incapace di pensare al bene di tutti ma solo a quello di chi lo può votare, completamente disinteressato a tutto ciò che avverrà dopo l’orizzonte temporale delle prossime elezioni, a cui non potrà più candidarsi”.

“Il Comune di Schio per anni ha trattato il costo della raccolta dei rifiuti con AVA, la società partecipata che la gestisce, facendo pesare il fatto di esserne il socio di maggioranza e ottenendo condizioni particolarmente vantaggiose. Questo a scapito dei numerosi Comuni più piccoli che, a parte pochissimi casi e per motivi che esulano da questa dinamica, hanno dovuto accollarsi condizioni peggiorative per garantire il privilegio imposto da Orsi quale condizione per non far saltare la baracca”.

“Ora fortunatamente non funziona più così, è ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) a dettare le regole e ha deciso che questo non lo si deve più fare: i gestori devono applicare le stesse condizioni a tutti i Comuni a cui forniscono il servizio nell’ottica di evitare ingiuste storture come, ad esempio, nel caso scledense”.

“Da lì deriva il famoso 18%: il PD scledense non c’entra niente, è semplicemente la percentuale che dovrebbe pagare in più il Comune di Schio se venissero applicate condizioni uguali agli altri Comuni. ARERA, in una sua delibera, ha raccomandato però che questo aumento non superi l’inflazione, ovvero l’1,6% citato da Orsi”.

“E quindi la differenza chi ce la mette? La società. E chi sono i soci? I Comuni, cioè noi, i cittadini. È un cane che si morde la coda, Orsi vuole solo mantenere un privilegio a spese degli altri Comuni e di tutti i cittadini alto vicentini serviti da AVA perché non è in grado di vedere il bene comune al di la del suo orticello elettorale. Ecco qualche dato – prosegue ancora Stiffan –  di quelli che ai cittadini degli altri Comuni dovrebbero far drizzare le antenne: quanto dovrebbero pagare in meno gli altri?”.

“Tonezza del Cimone -29,9%; Posina -21,1%; San Vito di Leguzzano -19,8%; Santorso -18,3%; Valdastico -13,1%; e cosi via per la stragrande maggioranza dei soci di AVA; Schio non è l’unico Comune che dovrebbe pagare di più ma è quello che ha il privilegio di gran lunga più alto rispetto ai (pochissimi) altri Comuni a dover fare aumenti. È un problema risolvibile? Certo, il Comune di Thiene ha trovato un compormesso al 6%, tutelando la società e in accordo con gli altri Comuni. Basta sedersi a un tavolo e dialogare. Orsi invece è andato alla rottura, su questo come su molti altri temi territoriali, facendo terra bruciata intorno a se e mandando a quel paese la costruttiva armonia tra i Comuni che, prima del suo arrivo –  conclude Stiffan – faceva dell’Alto Vicentino guidato da Schio un esempio su scala nazionale di buona politica sovracomunale”.

 

 

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