Scontro su serre di Parco Querini diventa “lotta” di genere, Simona Siotto: non parli Colombara che è uscito da commissione e Tosetto e Asproso rispettino le donne

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Gentile Direttore, in relazione alla seduta di Commissione Cultura di giovedì 11 ottobre, all’intervento del presidente Valerio Sorrentino, alla risposta del consigliere Raffaele Colombara, sono rimasta esterrefatta dalla risposta del consigliere Colombara, il quale non era presente in Commissione, dalla quale si è subito allontanato, durante l’acceso dibattito: sarebbe sempre opportuno parlare di ciò che si sa per visione diretta e non utilizzare a scopi indiretti di visibilità ogni occasione, anche poco opportuna.
Da parte mia, e di tutte le donne presenti in commissione, ho apprezzato l’eleganza ed al contempo la severità con le quali il presidente del Consiglio Comunale, Avv. Valerio Sorrentino, ha rimarcato l’importanza del ruolo dei consiglieri, anche quali rappresentanti pubblici.
Sempre da donna, tuttavia, ho invece trovato inaccettabile l’aggressività e l’arroganza di alcuni consiglieri, entrambi rappresentativi dell’attuale opposizione (Ciro Asproso e Ennio Tosetto, ndr), ed uno dei due con un ben preciso ruolo nella precedente amministrazione (Tosetto, ndr), anche relativamente all’argomento trattato inerente le Serre di Parco Querini, tanto più che tale aggressività si è specificamente espressa contro due donne, e precisamente la presidente della Commissione Caterina Soprana e l’arch. Raffaella Gianello (in forza all’organizzazione comunale, ndr).
Democrazia vuol dire prima di tutto educazione, rispetto e cultura della comunicazione; vuol dire, ancora di più, rispetto dei ruoli e delle funzioni; vuol dire, ancora, considerazione delle figure femminili tutte e specificamente di quelle presenti in aula, senza travalicare in toni e modi aggressivi senza ragione.
Ho invece assistito ad uno spettacolo indegno, di voci urlate e di muscolarizzazione del confronto, in un’ottica sterile, inutile, e che certamente non contraddistingue né la sottoscritta né molte delle persone che ivi erano presenti, che mi auguro non si ripeta mai più, e che, soprattutto, non venga più difeso senza ragione.
La tutela della parità di genere parte anche da una comunicazione civile, educata e attenta all’ascolto di ogni voce, non solamente di quella più comoda e soggettiva.”

Simona Siotto
– Capogruppo gruppo consiliare Ruccosindaco.